PSA crescente e RMN PI-RADS 2: biopsia obbligatoria o ci sono alternative?

Buongiorno, ho 53 anni e dal 2022 controllo la prostata.
il PSA negli anni è andato in crescendo da 5 a 13, con un rapporto da 21% a 14%.

Ogni anno la visita digitorettale con esito negativo (marcata disomogeneità della ghiandola centrale per adenomatosi con piccole cisti da ritenzione e calcificazioni parenchimali, nn mostrante alternazioni della ghiandola perfierica); ecografia negativa; a Novembre 2024 RMN (con/senza contrasto) con esito PI -RADS 2, in questo caso hanno segnalato un area di 1cm ipervascolarizzata e compatibile con flogosi acuta.
Il volume prostatico da 75 ad 85cc.
La cura in corso da agosto 2025 è Omnic&Leviaprost.
Questo anno senza RMN e altre visite per i soli valori relativi al PSA mi consigliano fortemente una biopsia, direi quindi come se fosse certo (altamente probabile) un tumore e non una IPB.
Non mi hanno prescritto/suggerito altri esami.
E' l'unica strada?
o è invece corretto prima fare altri accertamenti/visite/cure etc.
Grazie
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.6k 109
Lei ha descrtitto dettagliamente ogni cosa tranne i vqalori del PSA totale e libero negli anni ed importante conoscerli per poterLe rispondere adeguatamente.
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

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Utente
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Intanto la ringrazio per la pronta risposta.
Di seguito quanto richiesto:
2022 psaT 5.01 psaL 1.08
2023 psaT 7.8 psaL 0.95
2024 psaT 7.1 psaL 1.2
2025 psaT 13 psaL 1.83

Grazie
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.6k 109
L aumento del PSA,in particolare in assenza di sintomatologia infiammatoria prostatica e la RMN fanno pensare che sia meglio procedere con biopsie mirate .Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

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Bene, allora mi rassegno e farò la biopsia.
Vorrei solo aggiungere che la sintomatologia infiammatoria prostatica ne ho a periodi alterni.
Senza uso di Omnic/Leviaprost avevo difficolta iniziale ad urinare e frequenti urgenze di urinare. Da quando le prendo non ho piu difficoltà di urinare, ma ci sono giorni che devo andare in bagno spesso. A volte specie se bevo spesso anche a distanza di 30 minuti due o tre volte di seguito. Come dolori anche queste compaio alle volte, di tipo sia pelvico sia perinale. Quando capitano, ignaro, uso una borsa acqua calda dando la colpa a freddate.
Nessuno ha commentato su questi fastidi, ne altri accertamenti se ne dovessi fare.
Non so se queste informazioni posso aggiungere qualche cosa per avere un quadro piu completo.
Grazie
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.6k 109
È probabile che si tratti solo di flogosi,ma la flogosi non esclude la neoplasia
La biopsia si esegue ambulatorialmente e soprattutto può stare più tranquillo.

Dott.Roberto Mallus

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Utente
Dott. la ringrazio per le risposte.
Con certezza eseguirò la biopsia. La mia reticenza nel farla sono gli effetti collaterali e non per quelli a breve termine ma quelli potenziali a lungo termine; perche leggendo, purtroppo, trovo spesso problemi di incontinenza, per non parlare di impontenza/erezione ma che metto in questa situazione come ultimo dei miei problemi.
Aggiungo TUTTI gli esami PSA:
Oggetto PSA totale PSA free
20-lug-22 4,854 1,048
21-apr-23 7,8 0,95
05-mag-23 5,2 1,06
09-ott-23 4,982 1,078
28-giu-24 7,168 1,275
02-lug-25 10,265
26-set-25 17,22 2,2
11-ott-25 13,56 1,74
16-nov-25 13,04 1,83
Approfitto, ma visto che nessuno mai mi ha parlato di flogosi dovrei in parallelo, nel mentre che aspetto, fare dei test per confermare o meno la flogosi ?
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.6k 109
Non ha alcuna necessita di eseguire esami per dimostrare una prostatite.
I disturbi da Lei riferuti ( fastidi perineali etc), laRMN che riferisce di piccole calcificazioni protatiche ( esito di vecchie infiammazioni) lo dimostrano .
La prostatite puo' essere asintomatica o portare al PS per violenti dolori sovrapubicio inguinali o perineali (area di irradiazione del fastidio prostatico)e spesso ci si convive senza accorgesene.
Inoltre le biopsie spero lo confermeranno.
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

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Utente
E' stato chiarissimo e gentilissimo.
Speriamo bene.
Saluti
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 742 41
Buongiorno,
l'aumento del PSA totale e' un indice di allarme da verificare per la presenza di un carcinoma prostatico ma anche una crescita progressiva dell'adenoma benigno prostatico puo' determinare questo aumento.
In questo particolare caso , l'aumento del PSA totale e' associato ad un volume prostatico importante e riportato in aumento da 75 a ben 85 cc.
In questi casi la risonanza magnetica multiparametrica permette con efficacia di distinguere un aumento del PSA totale legato ad un nodulo neoplastico, classificato come PIRADS 4-5, rispetto ad un aumento del PSA totale legato al volume dell'adenoma prostatico di 85 cc, classificato come PIRADS 2.
Come sempre diciamo pero', la risonanza magnetica multiparametrica e' un esame molto dipendente dall'operatore e la sua accuratezza e' elevata solo in centri ad alta esperienza.
Un altro punto da considerare e' che una biopsia eseguita non sotto guida della risonanza ma random e' tanto meno affidabile quanto piu' elevato e' il volume della prostata.
In una prostata di ben 85 cc, anche un numero di prelievi molto elevato ( e quindi con maggiori possibili effetti collaterali) superiore a 14, rimane poco affidabile.
Nel nostro centro ci comportiamo in questo modo:
- la risonanza magnetica multiparametrica viene ripetuta ed aggiornata se eseguita da piu' di 12 mesi affidandola ad un operatore esperto
- se persiste un referto PIRADS 2, quindi basso rischio di neoplasia, ed un volume prostatico elevato , non si procede a biopsia prostatica
- il paziente viene sottoposto a terapia con dutasteride per 6 mesi e verificato il valore del PSA totale a 3 e 6 mesi di terapia.
La dutasteride e' una terapia che blocca la crescita benigna della prostata e quindi riduce i valori del PSA totale se dovuti alla crescita benigna, di circa il 50% a 6 mesi. Al contrario, in caso di neoplasia della prostata, il PSA non scende nonostante la terapia.
- se il PSA totale scende a 3 e 6 mesi , e' una verifica della sua associazione con il voluminoso adenoma benigno della prostata.

Un saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
httos:/7alessandrosciarra.it

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Utente
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Buongiorno,
la ringrazio per il suo intervento: chiaro, puntuale, che rimette in discussione quali passi dovrò eseguire. In tutta onestà il Vs approccio è piu vicino al mio pensiero/speranza originale: perseguire altre strade prima della biopsia.
Inoltre mi fa molto riflettere il tema dell'importanza dell'operatore/del centro dove si esegue l'RMN.
Dato che è oramai passato anno potrei nel mentre che aspetto (e rifletto ulteriormente sulla biopsia), ripetere la RMN; che tempi ci sono in media?

Se posso chiedere, leggendo quanto ho documentato sopra, secondo la sua esperienza, quanto è piu probabile una prostatite/infiammazione piuttosto che un tumore? È chiaro che solo successive visite lo potranno definire con certezza, ma se dovessimo definirlo per quanto noto ad oggi/ora?
Grazie
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