Psa 3.77 in uomo di 37 anni
Preciso che il marcatore PSA Totale è stato inserito nel pacchetto per far rientrare le analisi in un pacchetto scontato.
Nel referto dei risultati consegnati tali esami apparivano cosi:
PSA Totale: 3, 770 ng/ml (Valori di Riferimento: < 1, 400)
PSA Libero: 0, 553 ng/ml (Valori di Riferimento: < 1, 600)
Rapporto PSA Libero/PSA Totale: 14, 7 % (Valori di Riferimento: > 20, 0)
Ho appena eseguito la visita specialistica urologica e desidero sottoporre a voi il quadro completo.
1.
Anamnesi Familiare
Nessuna familiarità diretta.
Nonno materno (deceduto a 80 anni) potrebbe aver avuto il cancro alla prostata, ma il dato non è confermato.
2.
Dati Ecografici e Anamnesi Personale
Ecografia eco addome completo 02/12/2025: Ha evidenziato microcalcificazioni periuretrali riferibili a "esiti flogistici" e capsula integra (stessa cosa apparsa nelle ultime 2 eco addome eseguite)
Anamnesi Personale di Flogosi Cronica:
2021: Sintomi suggestivi di Prostatite/Epididimite con terapia antibiotica interrotta prematuramente.
2024: Diagnosi di Disbiosi Moderata (valore 24).
Soffro di feci non formate da circa 8 mesi problema ricorrente ogni anno e definito dal medico come diagnosi confermata di Sindrome del Colon Irritabile (IBS) con fossa iliaca sinistra contratta (riscontrata in visita gastroenterologica).
Riferisco rari episodi di fitte anali.
3.
Risultato della Visita Urologica 03/12/25
L'urologo ha eseguito l'Esplorazione Rettale Digitale (DRE) (durata circa 1 minuto) e ha concluso con la diagnosi:
Diagnosi Urologo: "Si tratta di Prostatite Subacuta.
" Prescrivendo la seguente cura: Saba 320mg caps 1 mattina per 3 mesi - Unidrox 600mg 1 cena per 7gg sosta di 15gg e ripetizione per ulteriori 7gg e ripetizione della PSA al termine del trattamento antibiotico.
4.
Quesito Specialistico
Alla luce di tutti gli elementi sopra citati (PSA alterato, rapporto basso, DRE negativa per noduli e diagnosi urologica certa di Prostatite Subacuta), la spiegazione per l'innalzamento del PSA è da attribuire al solo processo infiammatorio?
Si può stare tranquilli sul fatto che non si tratti di cancro alla prostata?
Questa cosa ieri mi ha gettato nello sconforto essendo già un soggetto ansioso a tale patologia.
Ringrazio anticipatamente per la Vostra cortese risposta.
Allegato: Dettaglio Analisi di Laboratorio (02/12/2025)
Aggiungo che tutti gli esami del sangue compresa VES (4) PCR (1. 10) SANGUE OCCULTO (Negativo) Calcprotectina (-16. 1) sono nella norma dato invece in calo anche rispetto a 7 mesi fa ACIDO FOLICO passato da 3. 44 a 2. 44 in 7 mesi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Vorrei chiederle solo tre chiarimenti per completare il quadro:
1) A suo avviso, il ruolo chiave dell’aumento del PSA può essere davvero legato ai miei lunghi anni di colon irritabile e alla disbiosi moderata rilevata nel 2024 (non ancora ricontrollata)?
2) Il mio acido folico risulta leggermente basso: è opportuno integrarlo per riportarlo nei valori ottimali?
3) La terapia prescritta dal collega (Unidrox per 7 giorni 15 giorni di pausa altri 7 giorni, più integratore fitoestrattivo per 3 mesi) le sembra adeguata per una prostatite subacuta?
La ringrazio nuovamente per il tempo che dedica ai pazienti.
Cordiali saluti.
2) Questo non è di nostra competenza.
3) Dal nostro punto di vista, la terapia antibiotica dovrebbe essere riservata ai casi di prostatite acuta febbrile oppure quando vi sia la positività inequivocabile alle colture (urina o liquido seminale). Siamo pertanto contrari alle terapie antibiotiche empiriche e prolungate.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Glielo chiedo perché ho molta paura di peggiorare ulteriormente l’intestino, ed è un punto che per me ha un peso enorme.
La ringrazio davvero per il tempo che mi sta dedicando.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
generalmente l'inzio di un controllo regolare almeno annuo con PSA totale del rischio di sviluppare un tumore della prostata, e' raccomandato da una eta' di 50 anni o una decade prima in caso di familiarita' per tumore della prostata.
In questo caso abbiamo un valore del PSA totale molto elevato a 3.7 ng/ml per una eta' molto giovane inferiore a 40 anni.
Come spesso sottolineiamo, i derivati del PSA totale come PSA libero e rapporto hanno perso valore e non aggiungono nulal di significativo alla determinazione del PSA totale.
Se come riportato la visita con esplorazione rettale e' negativa per nodulo sospetti prostatici, l'ipotesi maggiore e' quella infiammatoria che puo' determinare un aumento del PSA totale, ancor piu' se il paziente soffre di colon irritabile.
In questo specifico caso, non procederei subito ad una verifica con RM multiparametrica della prostata ma proverei a vedere se il valore del PSA torna nella norma " per una eta' inferiore a 40 anni il valore deve ritornare inferiore a 2.0 ng/ml".
Non sono molto d'accoro con la terapia proposta in questo caso.
1. il Saba e' un antiinfiammatorio naturale a base di serenoa repens, la sua capacita' di agire sull'infiammazione prostatica e' molto lenta, mesi e la riduzione del PSA dopo questa terapia e' generalmente minima
2. utilizzare antibiotici, in generale per problemi di resistenze e di terapie non adeguate, andrebbe limitata a situazioni in cui una infezione e' stata confermata all'esame colturale con spermiocoltura, determinando secondo antibiogramma quale antibiotico e' indicato
Al contrario una terapia antiinfiammatoria piu' forte per supposte ( con azione quindi piu' diretta sulla prostata) puo' avere un effetto rapido sulal discesa del PSA totale. Esempio del ketoprofene in supposte se non controindicazioni o allergie, puo' gia' in meno di una settimana determinare una discesa del PSA totale.
Il punto importante e' che, con questi dati, siamo nell'ambito delle ipotesi e probabilita'. E' piu' probabile che l'aumento del PSA sia legato ad un fattore infiammatorio.
Se il PSA totale non scende dopo un tentativo terapeutico breve, scende inferiore a 2.0 ng/ml,
sicuramente bisogna verificare con una risonanza magnetica multiparametrica della prostata per escludere o identificare precocemente una neoplasia della prostata, poco probabile ma non impossibile anche senza familiarita', a questa eta'.
Molto rari ma non nulli sono i casi che sottoponiamo a prostatectomia radicale a questa eta' e con questi valori del PSA totale.
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia urologia
Chirurgia Robotica
Gruppo Multidisciplinare della Prostata
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Attualmente non presento bruciore alla minzione, urgenze urinarie né dolore perineale persistente.
Ho comunque iniziato dal 3 dicembre la terapia prescritta.
Le confesso che, vista la mia età e il valore del PSA, la preoccupazione per una possibile patologia neoplastica mi ha creato e continua a generare in me una forte ansia. Vorrei quindi comprendere se, alla luce del quadro clinico complessivo, ritiene corretto: completare questo ciclo antibiotico già avviato
oppure valutare uno switch a terapia antinfiammatoria locale (supposte) per favorire più rapidamente la riduzione del PSA.
Le chiedo inoltre conferma che il momento corretto per il ricontrollo del PSA sia a distanza di almeno 30 40 giorni dalla fine della terapia.
La ringrazio molto per la disponibilità e per l’attenzione.
nel rileggere con attenzione la mia storia clinica mi sono ricordato un dettaglio importante che non avevo inizialmente riportato.
Circa un anno fa (non ricordo le date precise), ho avuto più episodi di eiaculazione con odore particolarmente sgradevole, diverso dal solito. Inoltre, alcuni mesi fa, in 2 3 occasioni, ho avvertito un leggero bruciore all’interno del meato uretrale (foro del pene) subito dopo l’eiaculazione.
Questi sintomi si sono poi risolti spontaneamente e non li ho più avuti di recente.
Le chiedo se, alla luce di questi episodi, il quadro del PSA elevato possa essere ancora più compatibile con una prostatite/vescicolite pregressa o cronica piuttosto che con cause oncologiche.
Mi permetto di aggiungere, con sincerità, che sto vivendo una fortissima ansia e un vero e proprio terrore per l’ipotesi tumore, per questo vi prego gentilmente di rispondermi: la vostra opinione per me è davvero molto importante in questo momento.
Vi ringrazio di cuore per il tempo che mi dedicherete e mi scuso per l'insistenza ma riconosco di essere un soggetto molto ansioso per eventuali patologie tumorali e questo esame da me nemmeno richiesta mi ha gettato nello sconforto da martedì sera.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
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