Esito risonanza colonna vertebrale
GENTILE DOTTORE HO APPENA RITIRATO LA RMN, DONNA 41 ANNI 1,65 ALTEZZA E PESO 57, RMN CERVICALE: ALTERATO ALLINEAMENTO, SPONDILOSI CON OSTEOFITI MARGINALI IN C5 C6 C7 CHE PROTRUDONO POSTERIORMENTE NEL CANEL VERTEBRALE E RIDUZIONE DEI RELATIVI SPAZI E DISIDRATAZIONE DEI DISCHI INTERSOMATICI. RIDOTTO LO SPAZIO C4 C5 E RIDOTTA IDRATAZIONE DEL DISCO CHE PROTRUDE IMPRONTANDO IL SACCO DURALE. BULGING AD ESTENSIONE FORAMINALE BILATERALE IN C5 C6 CON IMPRONTA SUL SACCO DURALE, FOCALITA' ERNIARIA INTRAFORAMINALE SINISTRA CHE OSTRUISCE IL FORAME DI COMNIUGAZIONE E IMPRONTA L'ERMERGENZA SUL NERVO. BULGING AD ESTENSIONE FORAMINALE BILATERALE CON IMPRONTA SUL SACCO DURALE IN C6 C7 E FOCALITA ERNIARIA PARAMEDIANA SINISTRA. CANALE VERTEBRALE DI DIMENSIONI RIDOTTE IN C4 C5 C5 C6 SENZA EVIDENTE SOFFERENZA MIDOLLARE (ESCLUSIONE O DESCRIZIONE DI UNA MIELOPATIA). RMN RACHIDE LOMBO SACRALE: IMMAGINE COMPATIBILE CON ANGIOMA INTRASOMATICO IN L3, NODULO DI SCHOMORL DELLA LITANTE SUPERIORE DI L2, INFERIORE DI L4. IN L1 L2 L2 L3 RIDUZIONE DELLO SPAZIO E DELLA IDRATAZIONE DEL DISCO CHE PROTRUDE CON FOCALITA ERNIARIA SOTTOLEGAMENTOSA PARAMEDIANA SINISTRA. IN L4 L5 BULGING AD ESTENSIONE FORAMINALE BILATERALE PIU MARCATA A SINISTRA CON OBLITERAZIONE PARZIALE DEL FORAME DI CONIUGAZIONE, IMPRONTA SUL SACCO DURALE. IN L5 S1 BULGING AD ESTENSIONE FORAMINALE BILAT. E FOCALITA ERNIARIA MEDIANA SOTTOLEGAMENTOSA CHE IMPRONTA IL SACCO DURALE. CANALE VERTEBRALE DI DIMENSIONI LIEVEMENTE RIDOTTE IN PARTICOLARE IN L4 L5 SU BASE MISTA PER ACCORCIAMENTO DEI PEDUNCOLI, IPERTROFIA DELLE FACCETTE ARTICOLARI E DEL LIGAMENTO GIALLO. LE CHIEDO GENTILMENTE DI SPIEGARMI CIO' CHE HO, E SE E' IL CASO DI RICORRERE AD UN CHIRURGO, LA RINGRAZIO DISTNTI SALUTI.
[#1]
Gentile signora,
dovrebbe essere Lei a spiegarci "che cosa ha" , ovvero quali sono i Suoi sintomi e perchè ha fatto una RM,praticamente dalla testa ai piedi.
L'utilità di tale esame è quasi nulla se non si sa qual'è il sospetto diagnostico.
Premesso questo, Le posso dire che dalla trascrizione del referto si può dedurre la presenza di una patologia artrosica della colonna sia cervicale che lombare.
Per poter, però, indicare una terapia (medica, fisoterapica o chirurgica) è indispensabile e imprenscindibile lo studio diretto del paziente che consiste di
1) conoscere la storia clinica dello stesso
2) eseguire un accurato esame clinico
3) visionare gli esami clinici e strumentali eventualmente già eseguiti
4) valutare la necessità di ulteriori approfondimenti
5) indicare la terapia più idonea
E' essenziale visionare le immagini della RM perchè non tutto ciò che il radiologo, giustamente e correttamente, descrive può avere rilevanza clinica.
L'indicazione al trattamento terapeutico deve scaturire dalla valutazione della congruità della sintomatologia con quanto si evidenzia agli esami strumentali e/o di laboratorio.
Se, per es,. un'ernia lombare è silente, mentre una a livello cervicale non lo è, sulla scorta dei dati anamnestici e clinici, si decide la terapia.
Spero di esser stato abbastanza esauriente, ma in ogni caso resto disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti.
Con cordialità
dovrebbe essere Lei a spiegarci "che cosa ha" , ovvero quali sono i Suoi sintomi e perchè ha fatto una RM,praticamente dalla testa ai piedi.
L'utilità di tale esame è quasi nulla se non si sa qual'è il sospetto diagnostico.
Premesso questo, Le posso dire che dalla trascrizione del referto si può dedurre la presenza di una patologia artrosica della colonna sia cervicale che lombare.
Per poter, però, indicare una terapia (medica, fisoterapica o chirurgica) è indispensabile e imprenscindibile lo studio diretto del paziente che consiste di
1) conoscere la storia clinica dello stesso
2) eseguire un accurato esame clinico
3) visionare gli esami clinici e strumentali eventualmente già eseguiti
4) valutare la necessità di ulteriori approfondimenti
5) indicare la terapia più idonea
E' essenziale visionare le immagini della RM perchè non tutto ciò che il radiologo, giustamente e correttamente, descrive può avere rilevanza clinica.
L'indicazione al trattamento terapeutico deve scaturire dalla valutazione della congruità della sintomatologia con quanto si evidenzia agli esami strumentali e/o di laboratorio.
Se, per es,. un'ernia lombare è silente, mentre una a livello cervicale non lo è, sulla scorta dei dati anamnestici e clinici, si decide la terapia.
Spero di esser stato abbastanza esauriente, ma in ogni caso resto disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti.
Con cordialità
[#2]
Utente
GENTILE DOTTORE PURTROPPO SONO COSI' DA 10 ANNI.... IN QUESTO MOMENTO STO SOFFRENDO DI DOLORI ALLE GAMBE, NON RIESCO A STARE IN PIEDI PIU' DI 10 MINUTI, DEVO ASSOLUTAMENTE SEDERMI E POI RICOMINCIARE.... SPESSO MI VIENE COME UNA PRESSIONE ALLA TESTA, POI UNO SBANDAMENTO, NON VADO PIU' IN BAGNO... LA NOTTE DEVO FARE' LA PIPI' PIU' VOLTE, SI RIEMPIE SENZA AVER BEVUTO CHISSA' CHE... DEBOLEZZA GENERALE, DOLORE AI RENI (SE SONO I RENI)... QUESTI SONO I SINTOMI.... SONO STATA OPERATA ALLA CERVICALE NEL 2004 CON METODO NUCLEOPLASTICA, STESSA COSA ALLA LOMBARE NEL 2008..... FACCIO UN LAVORO PESANTE CHE COMPORTA CONTINUI SOLLECITAZIONI ALLA COLONNA, PIU' CHE ALTRO CHIEDE PER FAVORE SPIEGAZIONI IN MERITO ALL'ANGIOMA IN L3, AL NODULO E L'ULTIMA RIGA DELLA LOMBARE GRAZIE INFINITE...
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.6k visite dal 18/10/2013.
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