Aneurisma cerebrale non rotto
Buonasera,
Sono una ragazza di 36 anni fumatrice con pressione bassa.
Ho scoperto con una risonanza magnetica angiografica di avere un" aneurisma sacciforme lungo la parete mediale del tratto sovraclinoideo del sifone carotidale dx di 4mm con colletto 2 mm" ho anche effettuato un angiografia cerebrale qualche giorno fa...ma il parere dei medici non mi e' tanto chiaro...e' operabile ma devo decidere io perché essendo piccolo posso anche tenerlo sotto controllo...pero' l'età e le condizioni di salute sarebbero ottimali...facendo il colloquio con la neurologa per la preospedalizzazione mi ha detto di toglierlo, soprattutto perché ho intenzione di avere a breve una gravidanza, ma secondo loro la posso comunque avere pregando che non mi venga la gestori e con parto cesareo.
Ho le idee molto ma molto confuse e non so cosa fare.
Vi ringrazio anticipatamente
Sono una ragazza di 36 anni fumatrice con pressione bassa.
Ho scoperto con una risonanza magnetica angiografica di avere un" aneurisma sacciforme lungo la parete mediale del tratto sovraclinoideo del sifone carotidale dx di 4mm con colletto 2 mm" ho anche effettuato un angiografia cerebrale qualche giorno fa...ma il parere dei medici non mi e' tanto chiaro...e' operabile ma devo decidere io perché essendo piccolo posso anche tenerlo sotto controllo...pero' l'età e le condizioni di salute sarebbero ottimali...facendo il colloquio con la neurologa per la preospedalizzazione mi ha detto di toglierlo, soprattutto perché ho intenzione di avere a breve una gravidanza, ma secondo loro la posso comunque avere pregando che non mi venga la gestori e con parto cesareo.
Ho le idee molto ma molto confuse e non so cosa fare.
Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Gentile ragazza,
il problema degli aneurismi non rotti, ovvero il loro riscontro casuale in accertamenti per altri motivi, non è semplice da affrontare soprattutto da parte del paziente che ne il portatore.
Vi sono molte variabili su come affrontare tale problema (l'età, le condizioni fisiche, se affrontare o no una gravidanza ecc.), ma soprattutto l'aspetto psicologico di chi deve decidere se risolvere definitivamente la patologia sottoponendosi all'intervento e ai suoi rischi o se rimandare la decisione sottoponendosi a seriati controlli clinici e strumentali.
Come vede non c'è una linea di comportamento standard uguale per tutti.
Detto questo devo dirLe due cose importanti:
1) La Sua giovane età e l'intenzione di una o più gravidanze consiglierebbe senz'altro di intervenire per escludere l'aneurisma che, una volta operato, non creerà alcun problema di sanguinamento .
2) Le moderne metodiche prevedono l'esclusione dell'aneurisma con metodica non invasiva, ovvero attraverso la cosiddetta embolizzazione per via femorale retrograda, evitando così di accedere all'aneurisma attraverso l'apertura (seppur minima) della scatola cranica.
Ovviamente la scelta delle due metodiche dipende anch'essa da molte variabili, quali le dimensioni e la forma della sacca aneurismatica, la presenza o meno del colletto, la sede anatomica.
E' quindi opportuno che Lei consulti un neurochirurgo esperto in tale chirurgia il quale a sua volta si consulterà con un neuroradiologo interventista.
Entrambi decideranno quale procedura sia praticabile.
Comprendendo l'inevitabile stato d'ansia e la difficoltà di una decisione, per tranquillizarLa posso dire che, in mani esperte gli insuccessi sono praticamente vicini allo zero.
Con i miei migliori auguri
il problema degli aneurismi non rotti, ovvero il loro riscontro casuale in accertamenti per altri motivi, non è semplice da affrontare soprattutto da parte del paziente che ne il portatore.
Vi sono molte variabili su come affrontare tale problema (l'età, le condizioni fisiche, se affrontare o no una gravidanza ecc.), ma soprattutto l'aspetto psicologico di chi deve decidere se risolvere definitivamente la patologia sottoponendosi all'intervento e ai suoi rischi o se rimandare la decisione sottoponendosi a seriati controlli clinici e strumentali.
Come vede non c'è una linea di comportamento standard uguale per tutti.
Detto questo devo dirLe due cose importanti:
1) La Sua giovane età e l'intenzione di una o più gravidanze consiglierebbe senz'altro di intervenire per escludere l'aneurisma che, una volta operato, non creerà alcun problema di sanguinamento .
2) Le moderne metodiche prevedono l'esclusione dell'aneurisma con metodica non invasiva, ovvero attraverso la cosiddetta embolizzazione per via femorale retrograda, evitando così di accedere all'aneurisma attraverso l'apertura (seppur minima) della scatola cranica.
Ovviamente la scelta delle due metodiche dipende anch'essa da molte variabili, quali le dimensioni e la forma della sacca aneurismatica, la presenza o meno del colletto, la sede anatomica.
E' quindi opportuno che Lei consulti un neurochirurgo esperto in tale chirurgia il quale a sua volta si consulterà con un neuroradiologo interventista.
Entrambi decideranno quale procedura sia praticabile.
Comprendendo l'inevitabile stato d'ansia e la difficoltà di una decisione, per tranquillizarLa posso dire che, in mani esperte gli insuccessi sono praticamente vicini allo zero.
Con i miei migliori auguri
[#2]
Utente
La ringrazio tanto Dottore per la sua imminente ed esaustiva risposta...come posso intravedere tra le righe Lei come me e' propenso a togliermi questa spina dal fianco anche se non le nego la paura dei rischi.
Comunque mi hanno consigliato l'intervento per via femorale perche' dal cranio dovrebbero spostare qualche ossicino visto che l'aneurisma si trova in basso.
La ringrazio ancora
Buona giornata
Comunque mi hanno consigliato l'intervento per via femorale perche' dal cranio dovrebbero spostare qualche ossicino visto che l'aneurisma si trova in basso.
La ringrazio ancora
Buona giornata
[#3]
Se neurochirurghi e neuroradiologi sono propensi per l'intervento di embolizzazione per via femorale, ritengo che sia la scelta migliore.
Lo affronti con serenità. Vedrà che non si accorgerà di nulla. L'intervento si fa da svegli (solo un po' di anestesia nella sede inguinale nel punto in cui bisogna incannulare l'arteria femorale).
Lo affronti con serenità. Vedrà che non si accorgerà di nulla. L'intervento si fa da svegli (solo un po' di anestesia nella sede inguinale nel punto in cui bisogna incannulare l'arteria femorale).
[#5]
Dipende dalla forma, dal colletto, dalla sede. Ne parli con chi La sta seguendo.
L'aneurisma potrebbe non sanguinare mai, ma per la Sua giovane età, a mio parere non deve correre questo rischio.
Se l'embolizzazione non dovesse essere possibile per le piccole dimensioni della sacca,, i rischi della chirurgia tradizionale ritengo siano comunque più bassi del rischio di una rottura.
Capisco che può essere una decisione difficile, ma questa spetta solo a Lei.
L'aneurisma potrebbe non sanguinare mai, ma per la Sua giovane età, a mio parere non deve correre questo rischio.
Se l'embolizzazione non dovesse essere possibile per le piccole dimensioni della sacca,, i rischi della chirurgia tradizionale ritengo siano comunque più bassi del rischio di una rottura.
Capisco che può essere una decisione difficile, ma questa spetta solo a Lei.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 16.7k visite dal 22/10/2016.
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