Cervicale, trauma

Buona sera,
Ieri, mentre facevo pallavolo, ho fatto un salvataggio e sono caduta sulla spalla, battendo anche la parte destra della testa. Per qualche secondo non ho sentito nulla, a parte il dolore dovuto all'impatto, ma quando ho riaperto gli occhi, vedevo bene.
Riuscivo a ricordare cosa fosse successo, avevo solo una lieve sensazione di stordimento, un forte mal di testa e mi hanno fatta sedere e bere molto, per poi riaccompagnarmi a casa in macchina, per sicurezza. A casa ho messo sulla parte dolente subito ghiaccio e poi sono andata a dormire, troppo stanca.

Questa mattina mi sono alzata, con dolore al collo nella parte sinistra del corpo... Ho movimenti ridotti del collo ora come ora e, se mi siedo, devo mettere un cuscino tra testa e poltrona, altrimenti mi fa malissimo. Verso sera la situazione è peggiorata, il dolore ora si espande fino all'attaccatura dell'orecchio e la spalla. Ne ho parlato con la famiglia che mi ospita (sono in Germania a fare l'au pair) e si sono arrabbiati perché domani qui è festa nazionale e se lo avessi fatto presente che era peggiorato, mi avrebbero portata dal medico, cosa che ora non è possibile fino a venerdì.

In breve la mia domanda è: cosa posso assumere nel frattempo? Cosa potrebbe essere questo dolore al collo che si espande così tanto? In realtà spero che per martedì prossimo mi passi, così posso tornare a giocare. Ah, quando c'è stato il fatto, non sono finita addosso a nessuno, ho preso una capocciata solo contro il pavimento. Dovrei forse rivolgermi al pronto soccorso, se domani è ancora peggiorato?

Grazie per le vostre eventuali risposte.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Signorina,
non c'è alcun dubbio che Lei debba recarsi al Pronto Soccorso per effettuare quanto meno una radiografia del rachide cervicale. Il dolore è la conseguenza di un trauma distorsivo della colonna che causa una contrattura definita antalgica, che è una difesa adottata dal nostro organismo per limitare i movimenti che sarebbero dolorosi, ma che alla fine diviene essa stessa causa di dolore.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it