Ernia discale

Salve, mi chiamo Antonio, sono stato operato il 18/04/19 per una ernia discale espulsa l5 s1 con migrazione caudale, mediana e paramediana sn, con compressione del  sacco durale e della radice nervosa sn, tramite discectomia microchirurgica.
A 13 giorni dall'intervento inizio ad avere qualche piccolo dolorino sciatico alla tibia con leggero intorpidimento del piede, inoltre ho come la sensazione di avere il femorale della coscia sinistra rigido e mi è già capitato alcune volte di sentire come un ago che mi si conficca ( la stessa sensazione che avvertivo prima dell'intervento ma di durata minore) ed un po di dolore nella parte alta del gluteo e nella zona sacrale.
Ho anche un po di gonfiore nella zona del taglio che sto trattando con Reparil e quando mi siedo avverto dolore alle natiche, se sto alzato mi si stanca la schiena ed ho la necessità di sedermi.
Ho contattato il neurochirurgo che mi ha operato e mi ha detto di prendere Dicloreum 150 per 5 giorni.
Premetto che la mia convalescenza la sto passando tra il letto ed il divano, senza effettuare alcun tipo di sforzo.
La mia domanda è:
è realmente normale questo decorso/reazione del mio corpo oppure devo iniziare a preoccuparmi per una recidiva?
Tra quanto posso fare una nuova risonanza magnetica?
Grazie
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.6k 258
Un intervento eseguito a cielo aperto, come la microdiscectomia, e, nel Suo caso, con ampia espulsione erniaria, può comportare una convalescenza anche di questo tipo, senza che ci si debba già cominciare a preoccupare che le cose non siano andate per il verso giusto.
Segua le indicazioni del Neurochirurgo, assumendo antireattivi e praticando il riposo da attività fisicamente impegnative. Magari aggiunga l'uso di un corsetto semirigido durante la stazione eretta e risentiamoci fra 2-3 settimane.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
La ringrazio, la terrò informata.
Segnala un abuso allo Staff
Utente
Utente
Buongiorno dottore, volevo informarLa che dopo 6 settimane dallo'intervento non ho più grossi fastidi, fatta eccezione per dei dolori sopportabili e non invalidanti al piriforme che interessano anche la zona inguinale e pubica ed al femorale ( a volte mi sento un po pungere quando piego il ginocchio) inoltre spesso ho come degli spasmi al gluteo ed alla coscia.
Lei pensa che questi fastidi possano essere dovuti a dei residui erniari non rimossi? oppure sono del tutto normali e passerano nei prossimi mesi?
Grazie.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.6k 258
Penso che potrebbero essere il prosieguo di una convalescenza nei limiti di norma dopo un intervento a cielo aperto.
Cordialità.
Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
buongiorno dottore, a distanza di quasi due mesi dall'intervento ho rifatto una risonanza per capire il motivo di questi "fastidi", che nn sono invalidanti, ma danno solo fastidio e stanchezza lombare.
il referto di questa dice:
Lieve scoliosi destro-convessa. Rettilineizzazione del rachide lombare. Disidratazione del disco intersomatico L5/S1, da processo degenerativo, con presenza di recidiva di ernia espulsa postero-laterale sn, con emigrazione caudale, con massima ampiezza di mm 12,2 e con compressione della radice nervosa di S1 di sn.
Non si evidenziano altre discopatie.
Normale ampiezza del canale rachideo;
ho contattato il neurochirurgo che mi ha operato e questi mi ha risposto dicendomi che se il fastidio non è eccessivo devo solo aspettare.
il fastidio non è eccessivo, il dolore è sopportabile e va e viene.
secondo lei cosa devo fare, necessito di un nuovo intervento?
Ho già prenotato una vacanza a 6 ore di auto da dove vivo, secondo lei posso affrontare questo viaggio, anche facendo più fermate?
Grazie
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.6k 258
Se i disturbi soggettivi (sono presenti solo quelli, giusto?) sono lievi e sopportabili, magari anche incostanti, riterrei accettabile il suggerimento del Neurochirurgo Operatore.

Sei ore di automobile non sono poche; tuttavia, se c'è un secondo guidatore disponibile, alla bisogna, affronterei il viaggio (in autostrada o statale a scorrimento veloce).
Cordialità.
Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile

Altri consulti in neurochirurgia