Capogiri e nausea ernia cervicale
Salve, sono una donna di 44 anni, normopeso.
A settembre del 2020 ho avuto alcuni episodi di giramenti di testa con forte senso di svenimento, anche se non sono mai svenuta, e nausea, oltre a malessere generale.
Come prima cosa ho fatto eaami del sangue generici in cui tutto è risultato nella norma, successivamente ho fatto visita cardiologica perché avevo riscontrato la.
pressione leggermente più alta (140/70) visita da cui non è venita fuori nessuna anomalia, in quella occasione la cardiologa mi ha controllato anche il microcircolo dell'orecchio e non ha riscontrato nulla.
In seguito ho effettuato risonanza.
magnetica di cui riporto il referto: riduzione della fisiologica lordosi.
Non si osservano lesioni a focolaio delle vertebre cervicali.
I dischi intervertebrali presentano altezza lievemente ridotta, bulging e alterazione di segnale per fenomeni degenerativi.
In sede posteriore paramediana destra del disco c5-c6 si sviluppano piccoli osteofiti somatici sporgenti nel canale vertebrale.
Essi esercitano lieve effetto compressivo sullo spazio liquorale subaracnoideo anteriore.
Piccola ernia posteriore mediana del disco c6-c7, anch'essa avente lieve effetto compressivo sullo spazio liquorale subaracnoideo anteriore.
Normale decorso e struttura del midollo spinale.
Dopo gli episodi acuti di settembre, ho fatto una terapia di circa 15 giorni con tachipirina e torecan supposte due volte al giorno.
Per un periodo di tempo sono stata bene, a novembre era quasi tutto scomparso ma a dicembre ho cominciato ad avere di nuovo problemi con capogiri e nausea, non acuti come le.
prime volte ma comunque invalidanti.
In fase acuta, tra settembre e ottobre, avevo anche dolore al braccio e al gomito sinistro, con formicolio ad entrambi i mignoli delle mani.
Dolore dietro al collo, sopratutto quando lavoro.
Emicrania ricorrente che si concentra su tutto il lato destro e prende in particolare occhio e orecchio.
Attualmente i dolori sono passati e quando ci sono sono sempre sopportabili.
Quello che mi fa stare male sono i capogiri e la nausea.
Premetto che per lavoro sono costretta a posture sbagliate perché faccio la restauratrice e infatti i sintomi aumentano quando sono applicata in modo minuzioso.
Anche l'uso del telefono e le immagini in movimento spesso mi provocano nausea.
Ho fatto anche una superficiale.
visita dall'otorino che non ha riscontrato nulla anche se mi ha prescritto esami vestibolari che non ho fatto perché nel frattempo ho fatto rm ed ho imputato tale sintomatologia all'ernia.
La mia rm l'ha vista (ma senza visitarmi) il primario del Cardarelli che mi ha prescritto muscoril e cortisone jn fiale ma io, visto che non mi ha visitato, non ho ancora fatto la cura.
Quello che mi chiedo, possono dipendere dalla situazione cervicale i capogiri e la nausea?
Posso sperare di risolvere?
Sono molto avvilita, sottolineo che soffro anche di ansia e talvolta ho preso xanax per i panico da capogiro.
Grazie mille a chi mi risponderà
A settembre del 2020 ho avuto alcuni episodi di giramenti di testa con forte senso di svenimento, anche se non sono mai svenuta, e nausea, oltre a malessere generale.
Come prima cosa ho fatto eaami del sangue generici in cui tutto è risultato nella norma, successivamente ho fatto visita cardiologica perché avevo riscontrato la.
pressione leggermente più alta (140/70) visita da cui non è venita fuori nessuna anomalia, in quella occasione la cardiologa mi ha controllato anche il microcircolo dell'orecchio e non ha riscontrato nulla.
In seguito ho effettuato risonanza.
magnetica di cui riporto il referto: riduzione della fisiologica lordosi.
Non si osservano lesioni a focolaio delle vertebre cervicali.
I dischi intervertebrali presentano altezza lievemente ridotta, bulging e alterazione di segnale per fenomeni degenerativi.
In sede posteriore paramediana destra del disco c5-c6 si sviluppano piccoli osteofiti somatici sporgenti nel canale vertebrale.
Essi esercitano lieve effetto compressivo sullo spazio liquorale subaracnoideo anteriore.
Piccola ernia posteriore mediana del disco c6-c7, anch'essa avente lieve effetto compressivo sullo spazio liquorale subaracnoideo anteriore.
Normale decorso e struttura del midollo spinale.
Dopo gli episodi acuti di settembre, ho fatto una terapia di circa 15 giorni con tachipirina e torecan supposte due volte al giorno.
Per un periodo di tempo sono stata bene, a novembre era quasi tutto scomparso ma a dicembre ho cominciato ad avere di nuovo problemi con capogiri e nausea, non acuti come le.
prime volte ma comunque invalidanti.
In fase acuta, tra settembre e ottobre, avevo anche dolore al braccio e al gomito sinistro, con formicolio ad entrambi i mignoli delle mani.
Dolore dietro al collo, sopratutto quando lavoro.
Emicrania ricorrente che si concentra su tutto il lato destro e prende in particolare occhio e orecchio.
Attualmente i dolori sono passati e quando ci sono sono sempre sopportabili.
Quello che mi fa stare male sono i capogiri e la nausea.
Premetto che per lavoro sono costretta a posture sbagliate perché faccio la restauratrice e infatti i sintomi aumentano quando sono applicata in modo minuzioso.
Anche l'uso del telefono e le immagini in movimento spesso mi provocano nausea.
Ho fatto anche una superficiale.
visita dall'otorino che non ha riscontrato nulla anche se mi ha prescritto esami vestibolari che non ho fatto perché nel frattempo ho fatto rm ed ho imputato tale sintomatologia all'ernia.
La mia rm l'ha vista (ma senza visitarmi) il primario del Cardarelli che mi ha prescritto muscoril e cortisone jn fiale ma io, visto che non mi ha visitato, non ho ancora fatto la cura.
Quello che mi chiedo, possono dipendere dalla situazione cervicale i capogiri e la nausea?
Posso sperare di risolvere?
Sono molto avvilita, sottolineo che soffro anche di ansia e talvolta ho preso xanax per i panico da capogiro.
Grazie mille a chi mi risponderà
[#1]
Gentile Paziente,
dalla sua anamnesi estremamente particolareggiata emergono più elementi clinici che, malgrado lei abbia consultato più specialisti, non sono stati ricondotti alle cause cui possano specificamente essere ascritti. Alla fine lei è portata a supporre che la patogenesi dei capogiri, il disturbo che maggiormente la affligge, possa essere riconducibile alla "piccola ernia posteriore mediana del disco c6-c7, anch'essa avente lieve effetto compressivo sullo spazio liquorale subaracnoideo anteriore". La modesta estrusione erniaria segnalata non solo non è causa del disturbo segnalato ma, così come è descritta, è del tutto asintomatica. La fenomenologia del capogiro deve essere molto analiticamente valutata, innanzitutto sotto l'aspetto anamnestico e poi con manovre semeiologiche specifiche, per ricondurne l'origine a precise strutture neurologiche. Il mio suggerimento è che si affidi ad un neurologo che proceda con uno scrupoloso esame clinico ad ampio orizzonte, includendo manovre evocative (tipo Dix-Hallpike, per rilevare eventuale responsabilità del labirinto), valutazione delle sensibilità agli arti e delle funzioni cerebellari, e che concluda con test psico-diagnostici, per escludere che non si tratti di pseudo-vertigini.
Cordialmente
dalla sua anamnesi estremamente particolareggiata emergono più elementi clinici che, malgrado lei abbia consultato più specialisti, non sono stati ricondotti alle cause cui possano specificamente essere ascritti. Alla fine lei è portata a supporre che la patogenesi dei capogiri, il disturbo che maggiormente la affligge, possa essere riconducibile alla "piccola ernia posteriore mediana del disco c6-c7, anch'essa avente lieve effetto compressivo sullo spazio liquorale subaracnoideo anteriore". La modesta estrusione erniaria segnalata non solo non è causa del disturbo segnalato ma, così come è descritta, è del tutto asintomatica. La fenomenologia del capogiro deve essere molto analiticamente valutata, innanzitutto sotto l'aspetto anamnestico e poi con manovre semeiologiche specifiche, per ricondurne l'origine a precise strutture neurologiche. Il mio suggerimento è che si affidi ad un neurologo che proceda con uno scrupoloso esame clinico ad ampio orizzonte, includendo manovre evocative (tipo Dix-Hallpike, per rilevare eventuale responsabilità del labirinto), valutazione delle sensibilità agli arti e delle funzioni cerebellari, e che concluda con test psico-diagnostici, per escludere che non si tratti di pseudo-vertigini.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.9k visite dal 04/01/2021.
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