Ipotensione liquorale ed ematomi cerebrali
Salve
dopo due mesi di ricerca di una diagnosi per una persistente cefalea ortostatica (con acufeni, sonnolenza e altri sintomi), il 6 maggio una risonanza magnetica ha confermato l'ipotesi di ipotensione liquorale spontanea ma ha anche evidenziato un paio di piccoli ematomi cerebrali (1,3 cm max, definiti "falde" e giudicati non chirurgici dal neurochirurgo), causati proprio dall'ipotensione.
Il 7 maggio mi è stato praticato a Careggi di Firenze(bravissima equipe !) il necessario patch venoso lombare, che ha fatto scomparire la cefalea. Ho quindi cessato l'assunzione dei 3 Coefferalgan al giorno che mi mascheravano un pò il dolore.
Il 10 maggio sono stato dimesso con 30 gg di convalescenza.
Dal ricovero ad oggi ho un pò di vertigini e di sensazioni alla testa (non veri e propri dolori) ma soprattutto ho acufeni pressochè continui.
Sono in attesa delle risonanze magnetiche di controllo al cranio, alla spina e dell'angio RMN, programmate per il 9 giugno.
Nel frattempo vorrei sapere se il decorso di riassorbimento degli ematomi è normale, se è normale che ci siano gli acufeni e se c'è qualcosa che posso fare per agevolare e velocizzare la ripresa ed il riassorbimento degli ematomi.
Grazie mille !!
dopo due mesi di ricerca di una diagnosi per una persistente cefalea ortostatica (con acufeni, sonnolenza e altri sintomi), il 6 maggio una risonanza magnetica ha confermato l'ipotesi di ipotensione liquorale spontanea ma ha anche evidenziato un paio di piccoli ematomi cerebrali (1,3 cm max, definiti "falde" e giudicati non chirurgici dal neurochirurgo), causati proprio dall'ipotensione.
Il 7 maggio mi è stato praticato a Careggi di Firenze(bravissima equipe !) il necessario patch venoso lombare, che ha fatto scomparire la cefalea. Ho quindi cessato l'assunzione dei 3 Coefferalgan al giorno che mi mascheravano un pò il dolore.
Il 10 maggio sono stato dimesso con 30 gg di convalescenza.
Dal ricovero ad oggi ho un pò di vertigini e di sensazioni alla testa (non veri e propri dolori) ma soprattutto ho acufeni pressochè continui.
Sono in attesa delle risonanze magnetiche di controllo al cranio, alla spina e dell'angio RMN, programmate per il 9 giugno.
Nel frattempo vorrei sapere se il decorso di riassorbimento degli ematomi è normale, se è normale che ci siano gli acufeni e se c'è qualcosa che posso fare per agevolare e velocizzare la ripresa ed il riassorbimento degli ematomi.
Grazie mille !!
[#1]
Egregio signore,perchè è stato necessario il patch lombare(aveva fatto una puntura lombare,un'anestesia spinale?)?.
Questi due piccoli ematomi(immagino sottodurali ed uno per parte)una volta che è stata tolta la causa dell'ipotensione è facile che si riassorbano e tutto ritorni in ordine.
Il decorso può anche essere come lei descrive.
Mi faccia sapere, se le fa piacere,le ulteriori evoluzioni(gli acufeni e quei piccoli disturbi soggettivi piano piano andranno a sparire e lei dovrebbe star meglio in posizione declive).
Cordialmente
Questi due piccoli ematomi(immagino sottodurali ed uno per parte)una volta che è stata tolta la causa dell'ipotensione è facile che si riassorbano e tutto ritorni in ordine.
Il decorso può anche essere come lei descrive.
Mi faccia sapere, se le fa piacere,le ulteriori evoluzioni(gli acufeni e quei piccoli disturbi soggettivi piano piano andranno a sparire e lei dovrebbe star meglio in posizione declive).
Cordialmente
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Grazie dottore, anche della rapidità della risposta.
Per quello che ne so adesso, da paziente, il patch venoso è l'unica terapia attiva per l'ipotensione liquorale spontanea, a parte la guarigione spontanea.
Avevo programmato una rnm spinale per accertare il sito preciso di perdita del liquor ma credo che il neurochirurgo abbia deciso di intervenire subito in zona lombare per l'insorgenza degli ematomi (subdurali come giustamente Lei ipotizza ed uno per parte), ma non so.
Come prescritto sto facendo più riposo che posso ma appena faccio un minimo di attività fisica (salire una rampa di scale, qualche piccola mansione di casa) mi affatico molto, aumentano gli acufeni e si riaffaccia un prodromo di dolore alla testa. Eppure son convinto che stare fermo troppo a lungo (lo sono dal 6 di marzo) mi farebbe poi insorgere qualche altro problema di salute.....
Ho chiesto questo consulto per essere rincuorato sul fatto che i sintomi sono effettivamente compatibili con la fase di riassorbimento degli ematomi e che non siano una reinsorgenza dell'ipotensione, cosa di cui ho paura ma che credo in questo momento di non avere.
Il neurochirurgo mi ha consigliato un caffè al giorno (poi m'è venuto il dubbio se si tratta di limite massimo o minimo, perchè credo che la caffeina abbia un ruolo nell'aiutare) ed anche una dieta un pò salata.
Forse devo solo avere più pazienza...
Grazie ancora e le farò sapere.
Per quello che ne so adesso, da paziente, il patch venoso è l'unica terapia attiva per l'ipotensione liquorale spontanea, a parte la guarigione spontanea.
Avevo programmato una rnm spinale per accertare il sito preciso di perdita del liquor ma credo che il neurochirurgo abbia deciso di intervenire subito in zona lombare per l'insorgenza degli ematomi (subdurali come giustamente Lei ipotizza ed uno per parte), ma non so.
Come prescritto sto facendo più riposo che posso ma appena faccio un minimo di attività fisica (salire una rampa di scale, qualche piccola mansione di casa) mi affatico molto, aumentano gli acufeni e si riaffaccia un prodromo di dolore alla testa. Eppure son convinto che stare fermo troppo a lungo (lo sono dal 6 di marzo) mi farebbe poi insorgere qualche altro problema di salute.....
Ho chiesto questo consulto per essere rincuorato sul fatto che i sintomi sono effettivamente compatibili con la fase di riassorbimento degli ematomi e che non siano una reinsorgenza dell'ipotensione, cosa di cui ho paura ma che credo in questo momento di non avere.
Il neurochirurgo mi ha consigliato un caffè al giorno (poi m'è venuto il dubbio se si tratta di limite massimo o minimo, perchè credo che la caffeina abbia un ruolo nell'aiutare) ed anche una dieta un pò salata.
Forse devo solo avere più pazienza...
Grazie ancora e le farò sapere.
[#3]
Egr. Signore,
il collega che mi ha preceduto Le aveva chiesto se aveva fatto in precedenza delle punture lombari o,aggiungo io, un intervento chirurgico in sede lombare.
Lei non ha risposto a quelle domande e quindi, interpretando anche la curiosità del mio collega, Le chiedo: il patch venoso che cos'è? Le è stato applicato,immagino, chirurgicamente in sede lombare, ma che cosa è stato fatto? questo patch (credo di dura liofilizzata) è stato applicato sul plesso venoso lombare peridurale? non credo, non avrebbe senso! Le è stato applicato sul sacco durale, come credo che sia? Allora significa che è stata individuata in quella sede una perdita di liquor. Perdita dovuta a che cosa? L'ipotensione liquorale idiopatica (non causata da apparenti cause) si caratterizza di solito con cefalea in stazione eretta ed è dovuta probabilmente a un <difetto> funzionale dei plessi corioidei, situati nel cervello, che producono liquor e quasi mai provoca gli ematomi subdurali.
Tali ematomi invece si possono produrre, nel tempo (cronici, appunto) se vi è una perdita di liquor che, tanto per usare termini più accessibili, riduce la pressione della colonna liquida,necessaria per sostenere < a galla> il cervello.
Cordialmente
il collega che mi ha preceduto Le aveva chiesto se aveva fatto in precedenza delle punture lombari o,aggiungo io, un intervento chirurgico in sede lombare.
Lei non ha risposto a quelle domande e quindi, interpretando anche la curiosità del mio collega, Le chiedo: il patch venoso che cos'è? Le è stato applicato,immagino, chirurgicamente in sede lombare, ma che cosa è stato fatto? questo patch (credo di dura liofilizzata) è stato applicato sul plesso venoso lombare peridurale? non credo, non avrebbe senso! Le è stato applicato sul sacco durale, come credo che sia? Allora significa che è stata individuata in quella sede una perdita di liquor. Perdita dovuta a che cosa? L'ipotensione liquorale idiopatica (non causata da apparenti cause) si caratterizza di solito con cefalea in stazione eretta ed è dovuta probabilmente a un <difetto> funzionale dei plessi corioidei, situati nel cervello, che producono liquor e quasi mai provoca gli ematomi subdurali.
Tali ematomi invece si possono produrre, nel tempo (cronici, appunto) se vi è una perdita di liquor che, tanto per usare termini più accessibili, riduce la pressione della colonna liquida,necessaria per sostenere < a galla> il cervello.
Cordialmente
[#4]
Utente
Caro dott. Migliaccio, grazie dell'interesse ad un caso che, ho capito in questi mesi, è piuttosto raro.
Le rispondo dal basso della mia posizione di paziente che però si è documentato cercando di capire meglio le cause della sofferenza.
Le segnalo innanzitutto il link ad una relazione scientifica sulla sindrome che ho avuto e su cosa si intende per patch venoso: http://syllabus.neuro.it/pdf/2005/117.pdf
Su tale studio appoggio le mie poche convinzioni sul mio caso, oltre ovviamente alle conferme datemi da Neurochirurgia di Firenze e di Siena.
L'ipotensione che mi ha colpito non ha avuto cause note ed è stata classificata come spontanea, ipotizzando una fuoriuscita a livello spinale. Prima di questa in tutta la mia vita (39 anni) non ero mai stato ricoverato nè avuto alcun intervento di sorta.
L'intervento (che intervento non è stato) è consistito nel prelievo di mio sangue dal braccio che, previa aggiunta di qualcosa che non ho capito, mi è stato immediatamente iniettato in ambito epidurale nella spina a livello lombare. Il tutto in corsia e, purtroppo, senza anestesia.
Dal giorno di tale intervento la cefalea ortostatica è, come previsto dalla letteratura, effettivamente cessata restando solo i sintomi che ho descritto nel primo messaggio.
L'interesse principale mio è quello di capire come gestire questa fase di riassorbimento degli ematomi e se i sintomi (soprattutto gli acufeni) che ho erano correlabili a tale fase di riassorbimento o se invece potevano essere indice di una non perfetta guarigione dell'ipotensione.
Grazie davvero dell'attenzione.
Le rispondo dal basso della mia posizione di paziente che però si è documentato cercando di capire meglio le cause della sofferenza.
Le segnalo innanzitutto il link ad una relazione scientifica sulla sindrome che ho avuto e su cosa si intende per patch venoso: http://syllabus.neuro.it/pdf/2005/117.pdf
Su tale studio appoggio le mie poche convinzioni sul mio caso, oltre ovviamente alle conferme datemi da Neurochirurgia di Firenze e di Siena.
L'ipotensione che mi ha colpito non ha avuto cause note ed è stata classificata come spontanea, ipotizzando una fuoriuscita a livello spinale. Prima di questa in tutta la mia vita (39 anni) non ero mai stato ricoverato nè avuto alcun intervento di sorta.
L'intervento (che intervento non è stato) è consistito nel prelievo di mio sangue dal braccio che, previa aggiunta di qualcosa che non ho capito, mi è stato immediatamente iniettato in ambito epidurale nella spina a livello lombare. Il tutto in corsia e, purtroppo, senza anestesia.
Dal giorno di tale intervento la cefalea ortostatica è, come previsto dalla letteratura, effettivamente cessata restando solo i sintomi che ho descritto nel primo messaggio.
L'interesse principale mio è quello di capire come gestire questa fase di riassorbimento degli ematomi e se i sintomi (soprattutto gli acufeni) che ho erano correlabili a tale fase di riassorbimento o se invece potevano essere indice di una non perfetta guarigione dell'ipotensione.
Grazie davvero dell'attenzione.
[#5]
Egr. signore,
non avendo Lei specificato la procedura che Le è stata praticata, ovvero l'iniezione del Suo sangue (sangue autologo)nello spazio epidurale, non riuscivo a capire che, parlando di patch venoso, Lei intendesse il patch di sangue (blood patch).
Infatti, nelle riparazioni chirurgiche di fistole durale, si usa un "patch" di membrana durale liofilizzata per la sutura della breccia sul sacco durale.
Mi rimane non molto chiaro il fatto che, senza individuare la perdita di liquor, sia stata effettuata la "riparazione" un po' alla cieca, pur se, al momento sembra che il Suo problema sia stato risolto.
Molto cordialmente
non avendo Lei specificato la procedura che Le è stata praticata, ovvero l'iniezione del Suo sangue (sangue autologo)nello spazio epidurale, non riuscivo a capire che, parlando di patch venoso, Lei intendesse il patch di sangue (blood patch).
Infatti, nelle riparazioni chirurgiche di fistole durale, si usa un "patch" di membrana durale liofilizzata per la sutura della breccia sul sacco durale.
Mi rimane non molto chiaro il fatto che, senza individuare la perdita di liquor, sia stata effettuata la "riparazione" un po' alla cieca, pur se, al momento sembra che il Suo problema sia stato risolto.
Molto cordialmente
[#6]
Utente
Gentilissimo dott. Migliaccio
effettivamente non è facile per me parlare di cose delle quali fino a pochi mesi fa non sapevo assolutamente nulla, per fortuna... Mi scuso dunque per le imprecisioni.
Effettivamente anche io, nella mia ignoranza, mi aspettavo un blood patch mirato, tant'è che era stata preventivata una rnm alla rachide, ma poi l'intervento è stato fatto lombare senza aspettare tale esame, forse per l'urgenza relativa agli ematomi riscontrati.
Forse proprio per questa incertezza ho temuto per il successo dell'intervento.
Voglio però essere positivo, anche a seguito di questo consulto, e, in attesa degli esami previsti per il 9 giugno, addebitare tutti gli attuali sintomi (acufeni, leggere vertigini, lievi sensazioni nella testa) alla fase di riassorbimento degli ematomi stessi.
Grazie ancora e buon lavoro.
effettivamente non è facile per me parlare di cose delle quali fino a pochi mesi fa non sapevo assolutamente nulla, per fortuna... Mi scuso dunque per le imprecisioni.
Effettivamente anche io, nella mia ignoranza, mi aspettavo un blood patch mirato, tant'è che era stata preventivata una rnm alla rachide, ma poi l'intervento è stato fatto lombare senza aspettare tale esame, forse per l'urgenza relativa agli ematomi riscontrati.
Forse proprio per questa incertezza ho temuto per il successo dell'intervento.
Voglio però essere positivo, anche a seguito di questo consulto, e, in attesa degli esami previsti per il 9 giugno, addebitare tutti gli attuali sintomi (acufeni, leggere vertigini, lievi sensazioni nella testa) alla fase di riassorbimento degli ematomi stessi.
Grazie ancora e buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 21.9k visite dal 24/05/2009.
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