Crisi prelipotimiche: cefalea, formicolio, astenia post-evento.

Buongiorno

Sono venuto a conoscenza di questo forum online solo poco tempo fa e ho deciso di inserire questa richiesta di consulto riportando determinate parole chiave nel titolo, con la speranza di poter incrociare una casistica simile e di poter trovare una soluzione al problema, raccogliendo il parere di più professionisti.


La richiesta è collegata a frequenti episodi prelipotimici tuttora in corso che si caratterizzano per lasciare una forte cefalea, formicolio agli arti e profonda astenia nei giorni successivi, prima di un lento recupero.


Gli episodi sono iniziati a partire dall’autunno 2024, a seguito di due isolati eventi lipotimici avvenuti nell’estate 2024.
Gli episodi sono diventati più frequenti a partire dal 2025 (circa due eventi al mese) e sono aumentati di intensità esprimendo una sintomatologia variabile nel corso del tempo.


Al netto di essere un soggetto fortemente allergico (acari) sono sempre stato in salute fino alla primavera del 2024 quando ho seguito una dieta e ho svolto un’intensa attività fisica al fine di perdere peso e rimettermi in forma, registrando un calo ponderale di circa 20 kg.


Nell’estate 2024 ho avuto il mio primo episodio lipotimico a seguito del quale mi sono recato in pronto soccorso perché spaventato dall’afasia registrata durante l’episodio e dalla forte cefalea che si protraeva nei giorni successivi.


Sempre nell’estate 2024 ho avuto il mio secondo episodio lipotimico a seguito del quale mi sono sentito subito bene e non ho avuto sintomi nei giorni successivi.


Nell’autunno 2024 ho avuto il mio primo episodio prelipotimico a seguito del quale mi sono recato nuovamente in pronto soccorso poiché spaventato dai sintomi di forte cefalea e profonda astenia con annesso formicolio nei giorni successivi.


A partire dal 2025, all’aumentare della frequenza e dell’intensità degli episodi prelipotimici su indicazione medica ho eseguito i principali accertamenti diagnostici di carattere cardiologico, infettivologico e neurologico.


Avendo terminato i caratteri disponibili elenco di seguito in ordine cronologico gli accertamenti diagnostici effettuati, in riferimento ai quali sarà mia premura riportare i risultati nella sezione dei commenti, qualora richiesto dai professionisti:

Verbali di pronto soccorso
Esami del sangue
Visita specialistica cardiologica
Ecocardiografia color-doppler a riposo
Ecografia addome completo
Ecografia tiroide e paratiroidi
Visita specialistica infettivologica
Visita specialistica neurologica
Visita specialistica otorinolaringoiatrica
Risonanza magnetica encefalo e troncoencefalo senza contrasto
Angio RMN circolo cerebrale
Test di valutazione del sistema nervoso vegetativo
Bubble test e Bubble test transcranico
Elettromiografia arti superiori
Elettroencefalogramma

Ad oggi, non è ancora stato possibile trovare la causa sottostante o un modo per contenere queste crisi rendendole meno invalidanti.


Ringrazio in anticipo chiunque mi possa fornire il proprio contributo.
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.7k 364
Gentile Utente,
il suo messaggio è molto chiaro e trasmette bene la frustrazione di chi, pur avendo eseguito un numero elevato di accertamenti appropriati, non è ancora riuscito a dare un significato unitario ai propri sintomi.
Da quanto descrive emergono alcuni elementi importanti: gli episodi iniziali di tipo lipotimico/prelipotimico, la ricorrenza nel tempo, la comparsa di cefalea, astenia marcata e parestesie nei giorni successivi, l’assenza, fino ad ora, di riscontri patologici significativi agli esami cardiologici, neurologici e di imaging.
Questo insieme di dati rende poco probabile una patologia neurologica strutturale, vascolare o evolutiva (come tumori, ictus, epilessia o malattie infiammatorie), che con la batteria di esami da lei effettuata sarebbe con elevata probabilità già emersa.
Un aspetto che ritengo rilevante nella sua storia è il calo ponderale rapido e importante (circa 20 kg) associato a intensa attività fisica nei mesi precedenti l’esordio dei disturbi. In alcuni soggetti questo può favorire una disregolazione del sistema nervoso autonomo, con episodi di presincope, sensazioni di svenimento imminente, cefalea post-critica e profonda stanchezza di recupero.
In questo contesto, quadri come sincope o presincope neuromediata, disautonomia funzionale e
forme di emicrania complessa o post-critica diventano ipotesi più coerenti rispetto a patologie gravi che giustamente la spaventano.
È importante sottolineare che in queste condizioni ancorché i sintomi possano essere molto intensi e invalidanti tuttavia gli esami risultano spesso nella norma e il recupero può essere lento, soprattutto se subentra un comprensibile stato di allerta e ipercontrollo dei segnali corporei
Il passo successivo non è tanto aggiungere altri esami , quanto rivedere con un neurologo l’insieme degli accertamenti già eseguiti e valutare il ruolo del sistema neurovegetativo e dell’assetto emicranico ed impostare, se indicato, una strategia di contenimento delle crisi (non solo farmacologica).
Capisco bene la sua preoccupazione, ma sulla base di quanto riferisce e del percorso diagnostico già svolto, il quadro appare complesso e fastidioso, non pericoloso.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.

Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
https://neurochirurgomaurocolangelo.it/

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