RMN encefalo: salienze vascolari (aneurismi): preoccupazioni?

Referto:
Motivo dell’esame.
Cefalea, vertigini e difficoltà nella messa a fuoco.

Tecnica.
Esame eseguito nei tre piani dello spazio con sequenze SE TI, TSE T2, FLAIR, ST/R T2, GE T2’, DW/, 3D T2, anpioTOF senza contrasto come richiesto.
Aspetto normale del midollo spinale cervicale visibile e della cerniera cranio-cervicale.
A livello sottotentoriale si apprezzano piccoli focolai di gliosi nel ponte. Non alterazioni di segnale patologiche a sede extrassiale tipo raccolte sottodurali. Non depositi da emosiderosi. Tonsille cerebellari in sede. Quarto ventricolo in sede di volume e morfologia normale. Spazi subaracnoidei pericerebellari di ampiezza aumentata a sinistra. Acquedotto cerebrale pervio. Canali acustici interni di calibro regolare e simmetrico ed esenti da alterazioni del segnale intrinseco compatibili con lesioni spazio occupanti endocanalari. Anse vascolari arteriose impegnano i pori acustici interni. Regolare morfologia e segnale dei labirinti membranosi e degli acquedotti cocleari e vestibolari. Asse vertebrobasilare pervio con netta dominanza vertebrale destra. Regioni pineale e parapineale nei limiti.
A livello sopratentoriale sono apprezzabili multipli focolai di gliosi aspecifica alla periferia dei ventricoli laterali, in sede sottoinsulare bilaterale, nelle corone radiate e nella sostanza bianca sottocorticale dei lobi frontali parietali e occipitali. Non alterazioni di segnale patologiche a sede extrassiale tipo raccolte sottodurali. Non si rilevano focolai di restrizione della diffusione specie da ischemie recenti. Sfumati depositi a suscettività magnetica nei nuclei lenticolari. Strutture della linea mediana in asse. Corpo calloso di spessore normale. Sistema ventricolare in sede, di volume e morfologia normale. Spazi subaracnoidei della base e della convessità di ampiezza nei limiti.
Assenti alterazioni del segnale patologiche nelle regioni sellare, parasellari e orbitarie.
Sifoni carotidei, vasi del poligono visibili e tratti cisternali delle arterie c. m. e pericallose pervi. Lo studio angiografico dei vasi arteriosi intracranici consente di identificare una salienza tipo blister a larga base con altezza di 3 mm e impiantata sulla parete laterale del segmento C3 del sifone destro e altre millimetriche salienze alle pareti dei sifoni sopracavernosi. Arterie oftalmiche ben rappresentate e di calibro robusto. Pervietà dei seni durali visibili.
Segni flogistici nei seni paranasali. Sostanziale integrità delle strutture ossee della base e della volta cranica.

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Ho già consultato un neurologo che non mi ha soddisfatto nell'approccio della parte riguardante le salienze riscontrate.
Per lui fondamentalmente me le devo tenere, posso fare una visita da un neurochirurgo, ma pensa che avrò la stessa risposta.

E' così?
E quanto mi devono preoccupare queste salienze (aneurismi).

Grazie anticipato a chi vorrà essermi d'aiuto.
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.7k 361
Gentile Utente,
il referto che riporta è complesso dal punto di vista descrittivo, ma molto meno preoccupante dal punto di vista clinico, se letto correttamente. Provo a chiarire i punti principali.
1. I multipli focolai di gliosi aspecifica descritti a livello pontino e nella sostanza bianca sopratentoriale sono reperti molto frequenti, soprattutto: in soggetti con cefalea e in chi soffre di disturbi ansioso-tensivi, in presenza di fattori vascolari minori (anche solo emicrania). In altri termini non indicano ischemie recenti né malattie neurologiche evolutive, come confermato dall’assenza di restrizione della diffusione.
2. Vertigini e disturbi visivi. Dal punto di vista neuroradiologico non emergono lesioni strutturali in grado di spiegare direttamente vertigini e difficoltà di messa a fuoco; labirinti, canali acustici interni e asse vertebro-basilare risultano regolari. Questo orienta verso una sintomatologia funzionale (emicranica, cervicogenica, vestibolare periferica o mista), più che verso una causa neurologica centrale.
3. Le salienze dei sifoni carotidei costituisce il punto che comprensibilmente crea maggiore ansia.
Le salienze millimetriche tipo blister ( 3 mm) dei sifoni carotidei: non sono veri aneurismi sacculari classici bensì sono reperti sempre più frequentemente riscontrati grazie all’alta risoluzione delle angio-RM, nella grande maggioranza dei casi hanno un rischio estremamente basso di evoluzione o rottura. In questi casi, l’approccio standard è: osservazione nel tempo, controllo clinico dei fattori di rischio (pressione, fumo, ecc.) ed eventuale follow-up radiologico programmato
4. Ha senso una valutazione neurochirurgica? Sì, può avere senso: non perché sia prevedibile un intervento ma per confermare l’appropriatezza di un atteggiamento conservativo e definire se e quando controllare nel tempo queste salienze.
Il collega neurologo, quando le ha detto che meglio tenersele , non ha dato una risposta sbagliata, ma probabilmente lei non si è sentito rassicurato.
5. Quanto devono preoccuparla? Poco, se: le dimensioni restano millimetriche e se non ci sono segni di crescita ciò indica che non vi sono fattori di rischio importanti non controllati.
In sintesi: non emerge un’indicazione chirurgica, non vi sono elementi di urgenza ed è corretto un atteggiamento di sorveglianza consapevole.
Conclusione
Il quadro radiologico non descrive una patologia neurologica grave né una situazione che richieda interventi immediati. Un confronto neurochirurgico può essere utile soprattutto per chiarire definitivamente il significato delle salienze e impostare un follow-up sereno e razionale.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
https://neurochirurgomaurocolangelo.it/

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