Emicrania ad aura

Mi chiamo Elena e sono una ragazza di 30 anni.
Da circa 5 anni mi hanno diagnosticato, tra le varie tipologie di emicranie che mi affliggono (oltre che a sinusite cronica per la quale mi sono sottoposta anche all'intervento per correggere la deviazione del setto nasale) , anche quella con aura.
Pare anche che esista una correlazione tra la pillola anticoncezionale che assumo e tale emicrania.
Infatti, avendo le ovaie leggermente policistiche, sono "costretta" ad assumere la pillola anticoncezionale ma ogni volta (e con 7-8 tipi di pillole diverse e di varie "generazioni"), dopo circa un anno di assunzione, mi si ripresenta un aumento notevole delle emicranie "normali" e di quelle con aura.
Da circa un anno, attualmente, assumo la pillola Belara (le micro-policisti mi avevano causato acne-cisti in viso) e nell'arco dell'ultimo mese quasi ogni giorno sono dovuta ricorrere ad ibruprofene (moment) e quella ad aura è comparsa con una frequenza di 4-5 volte.
Mi hanno consigliato di sospendere l'uso della pillola per almeno 6 mesi.
Cos altro posso fare? E' reale questa correlazione?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Elena,

se il Suo ginecologo è d'accordo, una sospensione della pillola sarebbe consigliabile sia per l'eventuale associazione con l'emicrania in genere che per l'aumento del rischio per malattie vascolari per la forma con aura. Se fuma le consiglio caldamente di smettere.
Sarebbe pure opportuno, data l'elevata frequenza degli attacchi, effettuare una terapia preventiva.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la veloce risposta. Cosa intende per cura preventiva? I medici non me ne hanno mai parlato...
Io credevo che l'emicrania non si potesse "curare" se non tramite analgesici o antidolorifici la momento dell'attacco.
La ringrazio nuovamente.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Elena,

una volta posta la diagnosi del tipo di cefalea e se gli attacchi sono frequenti (più di 3-4 al mese) è opportuno iniziare una terapia con farmaci che possano ridurre il numero e/o l'entità degli attacchi. Esistono numerosi farmaci che potrebbero essere impiegati a tale scopo e andrebbero effettuati a cicli di alcuni mesi.
Ne parli al neurologo.

Cordialmente