Dolori,parestesie

Salve,espongo il mio problema: a marzo 2007 ho iniziato ad avvertire dei dolori sordi, fastidiosi ad entrambi gli arti inferiori, siccome viaggio tutto il giorno in bicicletta ho pensato che fosse dovuto a questo.Questi dolori duravano neanche una giornata per poi magari ricomparire il giorno dopo o anche due giorni dopo, finchè ad un certo punto non li ho più avvertiti.Nel frattempo ho inziato anche a sentire un formicolio ai polpastrelli del 4 e 5 dito della mano destra che dopo qualche minuto scompariva.Tutto questo è accaduto fra marzo e aprile 2007.A maggio nulla.Ora da circa una settimana quando mi sveglio la mattina sento che parte della coscia sinistra è addormentata e che muovendola ritorna ad essere normale.Intanto sono ripresi i dolori sordi alle gambe, il formicolio si è esteso anche ai polpastrelli del 3,4 e 5 dito della mano sinistra e inoltre per circa metà giornata ho avvertito come la sensazione di una maschera al volto.Due giorni fa poi mi sono svegliato oltre che con la coscia sinistra addormentata anche con una pesantezza ad entrambe le gambe, pesantezza che è improvvisamente scomparsa nel primo pomeriggio.Continuo ad andare in bicicletta tranquillamente.Inoltre devo dire che da ieri praticamente mi sento meglio: non avverto più pesantezza alle gambe, sento solo formicolare i polpastrelli delle mani destra e sinistra, sento un po' le braccia stanche e ancora la solita parte delle coscia sinistra la ritrovo addormentata al risveglio la mattina.Premetto che faccio anche un sonnellino il pomeriggio e quando mi risveglio non sento la coscia addormentata.
Premetto ancora che 6 anni fa ho fatto il vaccino contro l'epatite B,senza fare il richiamo, e che a livello polmonare ho esiti calcifici di un vecchio processo specifico avuto in adolescenza.Lo so che dovrò fare una visita neurologica,eventualmente un'elettromiografia, potenziali evocati somatosensoriali e forse anche una RMN per rilevare qualche patologia demielinizzante, ma volevo sapere se, da quanto ho descritto si può trarre qualche conclusione diagnostica a 'favore di una sclerosi multipla', grazie.
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Dr. Michele Maletta Anestesista 15
Caro signore, ancor prima di giungere a conclusioni cosi affrettate, sarebbe opportuno effettuare una semplice radiografia del rachide in toto gli esami di laboratorio di base con l'aggiunta dei rivelatori di flogosi e di patologie reumatiche (cosa che può prescrivere il suo medico di base)...

NB nella sclerosi multipla i sintomi principali sono:
> una diminuzione della forza muscolare ad uno o ad entrambi gli arti, specie a carico degli arti inferiori;
> l'alterazione della sensibilità come intorpidimento e formicolii ad uno o a più arti;
> una diminuzione della vista ad uno o ad entrambi gli occhi;
>disturbi dell'equilibrio e/o della coordinazione nel compiere i movimenti. I sintomi secondari sono:
> la visione doppia, detta anche diplopia;
> una paralisi facciale e/o nevralgia del trigemino;
> disturbi vescicali, intestinali e/o sessuali;
> vertigini associate a nausea e vomito;
> nistagmo;
> disturbi di carattere cognitivo.
Sintomi che spesso sono presenti in una molteplicita di patologie in vario modo assortiti... quindi...
l'eletromiografia può essere utile ad evidenziare una sofferenza neuromuscolare ma non è certo dirimente per tale patologia (SM) per la quale invece, sono specifici tali esami...
> la comparsa di lesioni alla risonanza magnetica (RM);
> la dimostrazione di bande oligoclonali di IgG (BO IgG) nel liquor;
> la presenza di potenziali evocati visivi (PEV) alterati.

cordialmente

dr. Michele Maletta

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta.Le dico che per ora ho fatto solo i PES degli arti inferiori che sono risultati negativi, e che domani dovrò fare i potenziali evocati motori sempre agli arti inferiori.
Per il resto seguirò i suoi consigli: esami del sangue con indici di flogosi, reumaTest,PEV e eventualmente RMN dell'encefalo.

Controllare regolarmente la salute degli occhi aiuta a diagnosticare e correggere in tempo i disturbi della vista: quando iniziare e ogni quanto fare le visite.

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