Lesione nervo linguale e recupero funzionalità

In seguito ad una anestesia tronculare ho subito un danno al nervo linguale.
Appena il dentista infilò l'ago ho avvertito una forte "scarica" sulla parte destra della lingua, nonostante gle lo dissi continuò ad inoculare l'anestetico.
Ho contattato numerosi dentisti-odontoiatri che hanno tentato di rassicurarmi dicendomi che la lesione non è permanente, che è questione di mesi e che tra mesi recupererò la completa funzionalità della lingua.

Attualmente avverto:
- sensazione di addormentamento della parte destra della lingua con occasionali lievi formicolii
- sensazione di avvertire il gusto dei cibi in maniera piu ovattata e meno intensa
- sensazione di pesantezza alla parte destra dell'occhio destro, stessa pesantezza che ho avvertito durante l'anestesia

Dopo varie opinioni chieste a riguardo ho compreso che dato che si tratta di nervi il problema è di pertinenza piu neurologica che odontoiatrica.
Mi chiedo come mai molti dentisti siano ottimisti dato che, in base alle mie conoscenze, un nervo non ha capacità rigenerative e di conseguenza ogni danno subito ad un nervo è permanente.
Sto molto giu da quando sento questa "lingua addormentata"
ho perso il gusto di mangiare, mi sento spesso triste a riguardo specie quando penso all'eventualità che tutto questo possa essere permanente, avverto ansia.
Non ho neanche lo studio che mi distrae in questi giorni.
Attendo risposte sperando che questo danno possa risolversi completamente.
Ho bisogno che qualcuno mi chiarisca le idee e ho bisogno di sapere se è possibile che io possa recuperare completamente la funzionalità della lingua.
Sono ormai passati 3 giorni dal giorno dell'anestesia e della lesione.
Grazie in anticipo per le risposte e per la pazienza.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, la lesione del nervo linguale in sede di anestesia tronculare é una complicanza sfortunata totalmente imponderabile , nel senso che il dentista non la può evitare in nessun modo, se non contando sulla sua bassissima incidenza: ovviamente quest'ultimo aspetto (la bassissima incidenza) consola poco quei pochissimi pazienti che hanno la sfortuna di cadere nel problema.
Per fortuna, come le é stato detto, si tratta di un disturbo che tende a regredire spontaneamente: tale regressione , però, deve poter contare su tempi tendenzialmente lunghi, non certo su soli 3 giorni!
Non ci pensi per un paio di mesi, e si accorgerà dell'avvenuta remissione: ovviamente é un augurio, ma confortato dall'alta percentuale di evoluzione positiva di questi incidenti. Cordiali saluti ed auguri.

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com