IperCKemia marcata

Gentilissimi Signori Medici,
ho 24 anni e OGGI godo di un ottimo stato di salute fisica.
La mia paura è che un dato clinico di laboratorio, riscontrato casualmente qualche mese fa, possa preannunciare l'esordio di una eventuale malattia.
Il CPK (insieme a qualche altro valore del sangue) risulta notevolmente aumentato fino a 100 volte i valori normali (25000 u/l) !
La domanda è: QUALI STUAZIONI POSSONO DETERMINARE, NON L'AUMENTO MA "QUESTO" VALORE COSI' ELEVATO?
Elettromiografia, risonanza magnetica muscolare e biopsia muscolare saranno esami sufficienti a individuare la possibile causa?

Lascio sul mio profilo la descrizione della mia storia clinica, dalla quale non è mia intenzione far trapelare la personalità di un paziente ipocondriaco, ma semplicemente ho cercato di elaborarla il più dettagliatamente possibile (anche con informazioni superflue!).

Infine, vi chiedo gentilmente: SAPETE INDICARMI A QUALE SPECIALISTA DELLA ZONA DI CATANIA POSSO RIVOLGERMI per effettuare con tranquillità i controlli adeguati?
Purtroppo, l'unica risposta dal medico di famiglia è stata: "stia tranquillo, il cpk è un catabolita e non penso si tratti di qualcosa di grave". Mi fa sorridere sia la definizione scientifica che l'incompetenza nel non avermi prescritto nessun altro tipo di esame.

Fiducioso nella vostra disponibilità, resto in attesa di una risposta esaustiva e porgo i miei più cari saluti.

C.P.
[#1]
Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Egregio utente,
non posso indicarLe un collega in particolare, ma appare evidente che valori di CPK di tal genere non devono essere sottovalutati.
Si affidi alla struttura ospedaliera (Neurologia ma anche Reumatologia/Immunologia), dove potranno organizzare il percorso diagnostico per intero.
Saluti,
[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Marchi,
anche se avrei apprezzato qualche informazione più dettagliata riguardo il problema esposto, la ringrazio comunque per la gentile disponibilità..
Ho indicato io stesso al medico gli esami da prescrivere, che sono così risultati: AZO, Na, K, Ca, P - nella norma. Anche AST, ALT, Ac.Urico, Amilasi, mioglobina - normali. LDH: 138 e "CPK: 78 UI/L".
Ricordo che negli esami precedenti il valore del CPK era una volta 1800 (dopo esercizio fisico) e un'altra volta 25000 (durante un'infezione gastrointestinale). Si trattava, dunque, di un riscontro casuale. Oggi, invece ho effettuato i controlli dopo sospensione dell'attività fisica (body building, non agonistico) da un mese e in condizioni di buona salute.
Mi sento, di certo, più tranquillo ma mi chiedo se sia comunque il caso di indagare sui motivi per cui, in quelle situazioni particolari, si era registrato quel valore così elevato. (Neanche nelle rabdomiolisi degli atleti in gara si innalza di >100volte!)

Porgo a Lei distinti saluti e invito i Signori medici del blog, qualora ne avessero voglia, di esporre le possibili ipotesi diagnostiche.

PS: con sottile ironia, mi chiedo: NEI CASI DI GRAVI MIOPATIE I VALORI DEL CPK RESTANO 'COSTANTEMENTE' ELEVATI? (Dunque... Nel mio caso si potrebbero escludere?) Prima di rivolgermi ai reparti specializzati, quali esami di laboratorio sarebbero utili?

Cordialmente

C.P.
[#3]
Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Prego.
La mia risposta era tesa a confermare la necessità di ulteriori accertamenti perché la Sua esposizione iniziale (sappia che le poche informazioni che ci è dato di ottenere dal Suo profilo non hanno nessuna particolare utilità) lasciava intendere un'alterazione persistente della CPK («risulta notevolmente aumentato fino a 100 volte i valori normali»; «Elettromiografia, risonanza magnetica muscolare e biopsia muscolare saranno [...] sufficienti [...]?», come se avesse avuto indicazione ad eseguirle).
Di fatto si passa da un quesito per un problema clinico reale, ad una richiesta generica di informazioni su un dato unico, peraltro evidenziato in un soggetto che pratica regolarmente attività sportiva (e non si parla del bridge: porta la CPK a 1800 U/L dopo l'esercizio) e con in atto un evento infettivo potenzialmente in grado di indurre non solo una significativa alterazione di quel dato ma anche una condizione di disidratazione. Mi pare un quadro enormemente diverso.
Con sottile ironia, verrebbe da risponderLe che - dato che si pone delle domande e che è in grado di suggerire percorsi diagnostici al Suo medico curante - potrebbe benissimo rispondersi da solo ;-)
Ma per questa volta "non vale", perché ha già ricevuto ed elaborato il mio messaggio ^___^
Saluti,
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora una volta per la risposta.... più che buona, simpatica! :)
La mia "sottile ironia" stava li scritta per dire "spero che le miopatie si possano escludere nel mio caso, visto che i valori del cpk sono adesso nella norma". Ironizzavo, dunque, sulle mie preoccupazioni.
Qualche sorriso in meno cade, purtroppo, sull' incompetenza di tanti medici che, piuttosto che farmi sentire esagerato o farmi passare per il saputello della situazione, dovrebbero imparare a fare il loro lavoro, concedendo spiegazioni dettagliate (cos'è quel dato? a cosa potrebbe riferirsi? quali altri esami sono utili? DI CHE STIAMO PARLANDO?)
Credo che tranquillizzare il paziente e sottovalutare situazioni che potrebbero essere delicate, non sia la 'cura' migliore. Inoltre, dire "se ha un problema cardiaco si rivolga al cardiologo" è un consiglio che può dare anche il vicino di casa.
Se mi sono permesso di suggerire al mio medico alcune cose, o invitare i medici di questo blog a considerare insieme il mio caso (focalizzando l'attenzione sulle miopatie) non era mia intenzione passare per quello che fa le domande e si da le risposte, nè di apparire presuntuoso... Ero spinto semplicemente dall interesse per me stesso e cercavo di ricevere le attenzioni che fino ad ora non ho ricevuto.

Dato il suo essere confidenziale, le lascio un bel 5:
- bella l'ipotesi della disidratazione, ma assente la risposta alla domanda NELLE MIOPATIE (ES. DISTROFIE) IL CPK SI TROVA COSTANTEMENTE ELEVATO? (...Dunque, nel mio caso, il riscontro di valori attuali normali, può escludere questi problemi?)

Da bravo consulente online doveva rispondere: "(...Gentile paziente, innanzitutto le suggerisco di stare tranquillo riguardo la sua condizione. Il CK è un enzima intracellulare che si libera in caso di lesione di un tessuto. Il valore in circolo può alterarsi in diverse situazioni, quali esercizio fisico, infezioni, etc..) Ma dato che è elevato di molto, le consiglio di approfondire con ulteriori esami [INDICARE ESAMI DI PRIMO LIVELLO UTILI]. In risposta all sua domanda generale, che mi auguro non riguardi il suo caso: nelle distrofie il CPK è [COSTANTEMENTE? OCCASIONALMENTE?] alterato. Ma con i dati clinici in possesso, questa considerazione non è utile al fine della diagnosi. Solleciti il medico di famiglia a ripassare la biochimica clinica o si affidi alle cure di uno bravo!" ;)

La verità è che tanti professionisti non sanno neanche di che stiamo parlando...

Per questa volta la sua risposta "non vale" perchê non mi è servita a nulla. ^____^

Arrisentirci

C.P.
[#5]
Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Voglio sperare che i medici «incompetenti» non siano davvero «tanti» come sostiene Lei.
Lungi da me cercare la polemica, ma mi permetta di dirLe che mi fa un po’ sorridere il fatto che Lei (a meno che non sia medico a Sua volta) pretenda di sapere fino a quale punto può giungere la “competenza” di un medico – poiché non esistono i tuttologi (e questo delle miopatie è argomento ultraspecialistico e interdisciplinare) – o fino a quale punto debbano giungere le spiegazioni, che il paziente potrebbe non comprendere o male interpretare, oppure ancora come io stesso avrei dovuto risponderLe. Su quest’ultimo aspetto il sorriso, mi perdoni, poiché tira in ballo anche me, diventa una risata fragorosa! :-D
Il mio parere (che era ben più di una «ipotesi della disidratazione»), così come anche quello precedente (poiché sono solito pesare le parole sugli elementi “virtuali” a mia disposizione in quel momento) conteneva informazioni più che utili; mi stupisco e mi dispiaccio (per Lei) che non sia stato in grado di coglierle. Pertanto – la chiami pure presunzione – il Suo «5» lo intendo in una scala che a 5 raggiunge il suo apice ;-)
Prima di congedarmi, Le faccio notare più direttamente che la risposta alla domanda che ha reiterato è implicita in quanto da me scritto nella replica #3.
Infine, per «escludere questi problemi», come Lei (comprensibilmente, ed è per questo che mi è simpatico) vorrebbe ma “sbagliando indirizzo”, sarebbe necessaria una valutazione specialistica (anzi ultraspecialistica) “reale” e il relativo follow-up, come indicherebbe un «bravo consulente online».
Saluti,