Possibile sclerosi?

Salve dottore, le espongo il mio caso in attesa di una sua opinione a riguardo.
Tutto è cominciato due settimane fa, a seguito di una crisi respiratoria ( vie aeree libere ma mi sentivo in carenza di ossigeno) mi reco al pronto soccorso, ossigenazione ottima ma battito cardiaco a 170, rx torace e analisi del sangue, responso: lieve bronchite. Dalle analisi risultano alterati: glicemia: 137 e potassio: 3.0. Vengo dimesso, ma il battito resta al di sopra dei 90bpm. Per 5 giorni prendo antibiotico mattina e sera + bentelan per 3 giorni. Per 5 giorni prendo anche una compressa al dì di kcl per il potassio. Mi consigliano di effettuare a breve scadenza analisi del sangue per il potassio e per controllare lo stato della tiroide. Il battito resta accelerato ( anche di notte) e decido di recarmi privatamente da un cardiologo, che mi rassicura sull'ottimo stato del cuore. A questo punto i battiti restano sugli 80 al minuto ma cessano le palpitazioni. Dopo qualche giorno però avverto un nodo alla gola e una certa spossatezza, il nodo in gola sparisce dopo qualche giorno ma la spossatezza peggiora notevolmente. Ad oggi sento i muscoli del collo tesissimi, faccio persino fatica a piegare del tutto il collo all'indietro ( cosa che avvertivo anche di ritorno dal ps), le gambe sono costantemente pesanti ed affaticate, 20 minuti di camminata sono sufficienti per procurarmi crampi e sensazioni simili a pizzichi ai polpacci ( in particolare dietro ai polpacci), lievissime e sporadiche vertigini. Il battito resta alquanto accelerato (80bpm). La stanchezza continua ad affliggermi ma non in maniera debilitante. Purtroppo da buon ipocondriaco 19enne ho cercato i miei sintomi su internet e la sentenza è stata: sclerosi, ho avuto come un pugno allo stomaco e da allora sono alla strenua ricerca dei sintomi di sclerosi nel mio corpo. Crede debba preoccuparmi e prenotare d'urgenza una visita presso un neurologo? Negli ultimi giorni soffro anche di insonnia (prendo sonno ma ho continui risvegli con palpitazioni e sudore). Crede che la carenza di potassio posso in qualche modo influire? Per quale motivo dovrei preoccuparmi dello stato della mia tiroide? La ringrazio in anticipo e resto in attesa di una sua risposta. Cordiali saluti!
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
La impressione visto da qui ovvero in un consulto a distanza che pertanto va preso per quel che è e che soprattutto non può sostituirsi ad una vera visita medica che le consiglio prevalentemente per sua tranquillità, la impressione le dicevo è che vi sia una elevata quota di ansia su tratti personologici ipocondriaci. C'è poi scarsa informazione.
Ad esempio 80 bpm sono una frequenza cardiaca normalissima. Pertanto è lei che attribuisce un significato patologico che non ha così come confermato dal collega cardiologo. Circa la SM: non mi sembra di ravvisare alcun sintomo patognomonico della malattia. Andrebbero cercati ed eclusi i segni clinici. Pertanto si faccia visitare da un neurologo: servirà a chiarire i suoi disturbi ed a trattare l'ansia comunque presente.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Buongiorno dottore, la ringrazio per la risposta veloce e rassicurante.
Riguardo alla questione dei battiti mi ha profondamente rassicurato e sono convito che se non riscontrerò più problemi di carattere cardiaco. Essendo impossibilitato al momento ad effettuare una visita neurologica, pur tenendo presente i limiti di un consulto online, volevo chiederlo: da qualche giorno avverto i muscoli delle gambe piuttosto rigidi, e camminare mi risulta alquanto difficoltoso. Inoltre previ camminate mi procurano fitte ai polpacci e alle gambe, soprattutto in prossimità delle ginocchia. Non avverto cali di forza, equilibrio o altro ma sono comunque preoccupato che possa trattarsi di sm. Avverto inoltre una certa tensione alla cervicale, crede che i problemi alle gambe possano essere riconducibili ad una sofferenza della cervicale ? Si sente di rassicurarmi riguardo la sm o crede che degli accertamenti a riguardo vadano fatti repentinamente?
In attesa di una sua risposta, la ringrazio anticipatamente.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Mi spiace ma quelli che lei riferisce sono sintomi (pertanto soggettivi) mentre per fornirle un parere adeguato chi le scrive o un altro neurologo ha necessità di confermare o escludere segni (ovvero oggettivi).

La "impressione in generale" ma solo di impressione a distanza si tratta è che i suoi sintomi poco abbiano a che fare con una ipotesi di lavoro circa la SM, ma le ripeto una valutazione clinica neurologica appare indicata per le ragioni già menzionate al precedente contatto.

Cordialmente.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
La ringrazio dottore per la professionalità e la velocità della risposta, le faccio un ultima domanda garantendole che non la importunerò ulteriormente. Quali sono i segni che lei ricercherebbe per escludere la patologia in discussione? Mi rendo conto che si tratta di una domanda inusuale e di difficile risposta ma le sarei davvero grato se riuscisse a darmi delle indicazioni a riguardo. (Perdoni la mia insistenza ma mi sono appena trasferito, non ho un medico di base ne la possibilità dunque di prenotare alcuna visita specialistica). Grazie per l'impagabile pazienza e professionalità.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Se io le rispondessi Lei inizierebbe a tentare di effettuare su sè stesso un esame obiettivo neurologico: cosa assolutamente non possibile pertamto, mi scuso, ma non le fornirò questo mezzo per torturarsi ulteriormente nei suoi dubbi.
Spero non la prenda a male ma le assicuro come sia meglio così. Lasciamo ad ognuno la propria professione.
Circa la prescrizione di visita neurologica (mi sembra di aver compreso attraverso SSN) può occuparsene un qualsiasi medico di medicina generale convenzionato con l'SSN verosimilmente previa il pagamento di, ritengo, un a piccola somma a fronte della prescrizione medesima.

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