Dolore urente all'abduzione del braccio

Salve a tutti i gentili medici di questo sito.
Premetto di essere un collega, sebbene da pochi mesi, per cui noterete che mi sono permesso di avanzare delle ipotesi sul mio problema. Spero che questo non risulti supponente nei vostri confronti.
Da qualche giorno avverto un senso di bruciore improvviso ed urente sulla superficie volare e laterale dell'avambraccio, nel momento in cui abduco l'intero arto superiore specialmente in extrarotazione. La zona interessata da questa sensazione sembrerebbe essere il territorio di innervazione del nervo cutaneo-laterale dell'avambraccio (ramo del muscolo-cutaneo) e caratteristicamente il dolore è del tutto assente a braccio addotto o flesso o comunque non nella suddetta posizione (per capirci la posizione che evoca il dolore è quella che si assume per pagare ad un casello autostradale). Facendo delle ricerche mi è parso di capire che una possibile causa potrebbe essere un intrappolamento del nervo, probabilmente tra tendine del bicipite e muscolo brachiale, che probabilmente risulta compresso tra queste due strutture nel momento in cui assumo quella posizione. Non capisco però quale potrebbe essere la causa di queste comparire improvviso della sintomatologia, non ho fatto sforzi eccessivi, né avuto traumi, né faccio sollevamento pesi o discipline simili; può essere stata una postura anomala assunta durante la notte? Un altro aspetto che mi preoccupa è che ho già avuto lo stesso identico problema al braccio controlaterale circa due anni fa, risoltosi dopo circa un mese; all'epoca pensai si trattasse di un processo infiammatorio a carico di un ventre muscolare o di un tendine dell'avambraccio. Come sarebbe giustificabile in questo caso la bilateralità del problema? Una particolare predisposizione anatomica?
Al momento sto tentando di evitare di sforzare il braccio interessato e sto applicando piroxicam in schiuma specie al punto in cui emergerebbe il nervo interessato, ma finora (ho iniziato da due giorni) non ho avuto sollievo. Avreste altri suggerimenti in merito?
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte e vi saluto cordialmente.
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Dr. Luigi Stella Anestesista, Algologo 266 15 10
Caro Collega,
quello che tu descrivi è tipico del dolore neuropatico periferico (dolore urente).
Senza visitarti non posso esprimermi sulla struttura nervosa sofferente.
Avendo avuto lo stesso problema , nel recente passato, anche sull'arto controlaterale, penso che sia poco probabile un intrappolamento periferico bilateralmente. E' più probabile che il problema sia a livello del rachide cervicale. Per questo mi sembra opportuna una RNM del rachide cervicale.
Quanto alla terapia che può alleviare i sintomi (ovunque sia la soffrenza nervosa periferica) devi orientarti verso i classici farmaci attivi su tale forma di dolore (antiepilettici e antidepressivi).
Se non hai esperienza di dolore neuropatico fatti aiutare da un collega terapista del dolore o da un neurologo.

Saluti e tanti auguri per la tua futura attività di Medico

Dr. luigi stella
Specialista in Anestesia e Rianimazione - Terapia del dolore.

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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
La ringrazio per la risposta e per gli auguri.
In verità avevo pensato ad compressione a livello cervicale, ciò che mi aveva portato ad uscludere questa possibilità era sia il fatto che il dolore fosse localizzato alla zona di interesse di un solo nervo, appunto il cutaneo laterale, senza dolore in altre zone del braccio né diminuzioni della forza muscolare, sia il fatto che il dolore fosse evocato solo da quella particolare posizione del braccio. Effettuerò comunque come consigliatomi una rmn del rachide.

Saluti