Malessere da sindrome ansioso depressiva

Buondì,come da storia dei miei consulti ho sofferto di varie patologie e sono stato curato dal 2010 al 2011 (con successo e remissione) con citalopram e successivamente escitalopram per attacchi di panico e sindrome ansioso depressiva che mi aveva costretto a domicilio per diverso tempo con sintomi gravi e invalidanti, ripetuti interventi dei paramedici ed una serie interminabile di esami.
A dicembre 2013 a causa di gonfiore ai linfonodi del collo con febbricola persistente feci esami che evidenziarono mononucleosi/linfoadenopatia. A marzo 2014 iniziai ad avvertire fastidio per l'allergia,non marcata oculorinite ma piuttosto cefalea e gonfiore addominale, e iniziai ad essere spesso confuso e molto debole,la sensazione di febbre (soprattutto la fronte calda)persisteva ma la temperatura non è quasi mai oltre i 36,5,sintomi ben diversi da quelli subiti in passato,fino a quando a fine aprile dopo uno sforzo mi venne una tachicardia con dispnea,sudorazione e addome gonfio e chiamai i paramedici,che sopraggiunti constatarono un lieve miglioramento;il curante mi ha così ordinato altri esami(ormonali,ematochimici),tutti negativi se non una leggera diminuzione della funzionalità renale,e mi invio da un neurologo che non ritenne dover iniziare una nuova terapia,nonostante ammisi che, senza aver consultato nessuno,a marzo avevo tentato di riprendere con escitalopram (avevo ancora due flaconi intatti),temendo si trattasse nuovamente di sindrome depressiva,ma a cui seguì insonnia con incubi e risvegli in bagni di sudore e calore eccessivo. Dal momento che è stato riconosciuto che sono vittima di mobbing sul lavoro,prima della visita del caso,mi sono stati prescritti altri esami(feci,di cui attendo esiti,e colonscopia per perdurare di un dolore area dx addome e feci sfatte,e rmn encefalo per cisti aracnoidea asintomatica ma che si ritiene da rivalutare,dal momento che fu scoperta con rmn senza mdc ed ora, dovendo ottenere documentazione precisa in merito ad eventuali patologie fisiche oltre che psichiche,si richiede con mdc).I sintomi sono:fronte calda e spesso brividi(no febbre, debolezza costante e lieve ripresa se molto riposo ma sintomi che riesplodono con tachicardie,affanno,sensazione di svenimento dopo sforzi talora anche lievi,e pressione che diventa poi repentinamente bassa(fino al 2013 era in media 120-85, ora 110-70),e perdita di peso(da 78 kg di dicembre a 71 ora).Lo specialista che mi ha visto di recente ha chiesto se leucemia etc fossero esclusi,il mio curante ritiene che da emocromo,pcr,ves risulterebbe ed avrei sintomi più gravi,ma ora sono invalidato a casa nuovamente da più di un mese,avevo anche ripreso sport e se ci provo sto male,sarei prossimo ad un nuovo tentativo con citalopram che il curante,che mi ritiene comunque ansioso,mi aveva prescritto,ancora prima di avere gli ultimi esiti,ho preso gli antistaminici anche psicoattivi(zirtec,ma non miglioro e non pare l'allergia),è una buona idea?Chiedo anche altri eventuali suggerimenti,grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

in attesa che Le risponda il neurologo (se vuole può postare anche in Psichiatria la Sua gentile richiesta), provo a risponderLe da un punto di vista psicologico.

Lei dice che già in passato Le è stata diagnosticata la "Sindrome ansioso-depressiva" con attacchi di panico molto invalidanti e trattati farmacologicamente.

Non Le è mai stata suggerita né prescritta una psicoterapia per trattare la problematica che ha descritto?
Infatti tante questioni che Lei qui ha descritto mi sembrano siano di attenzione psicologica/psicoterapica, ad esempio il Suo dirsi vittima di mobbing.

E' verissimo che il mobbing può essere una modalità perversa di allontanare il personale sgradito da un'Azienda, ma è anche vero che spesso che tali dinamiche aggressive e competitive non nascono a caso ma sono elicitate da particolari tipi di personalità.
Su questo aspetto uno psicologo psicoterapeuta potrebbe darLe davvero una mano a districarsi, trattando anche gli attacchi di panico che lamenta.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.ma Dott.sa Pileci,
il neurologo ha stabilito che sono depresso,non avendo gli stessi sintomi avuti in passato,ed è stata confermata la terapia con citalopram,iniziata da pochi giorni.
Sono in attesa di effettuare una colonscopia(mesi di coda)in quanto riscontrato in un campione dei tre del sangue occulto una positività,ed il neurologo ha redatto un ulteriore relazione per il mio curante,evidenziando come secondo lui non sia ancora del tutto esclusa una causa organica(avevo rifiutato il trasporto al ps nel primo episodio in seguito allo sforzo,e nonostante il mio medico,basandosi su esami del sangue e auscultazione non noti nulla,i paramedici mi dissero che avrebbero indicato di farmi svolgere un ecg,che non mi viene prescritto;inoltre ho linfonodi sempre ingrossati,è possibile che sia lo stress o che la mononucleosi non vada mai via?).
Avevo intrapreso in passato un percorso con una psicologa,che dopo poche sedute mi definì "un uomo fatto e finito", ritenendo non fosse necessario proseguire.
Riguardo al mobbing,da 11 anni(fin dall'inizio)ho a che fare con contratti di lavoro non onorati in molte loro parti in merito ai miei diritti,anni in un call center con molte irregolarità sulle quali non mi dilungo,dove su centinaia di persone che ho visto passare,pochi hanno durato come me o oltre,e molti,soprattutto lì ma anche in altre mansioni,sono stati mobbizzati e messi in terapia farmacologica,psichiatrica,per non parlare di altre scene quali colleghe invalide che si impegnavano maltrattate con omertà infinità da parte degli altri,colleghi con notevoli disturbi psicosomatici(dati dall'eccessivo lavoro o reprimere la rabbia)che arrivavano a grattarsi fino a lacerarsi la pelle,nepotismo etc,ma in questo difficile e lungo periodo non mi è stato possibile prendere la decisione di cambiare lavoro,benchè mi sia guardato intorno,e comunque visti i danni subiti non vedo perché non dovrebbe essermi riconosciuto un risarcimento,come in altri casi è accaduto,solo perché molti si limitano a subire a costo di arrivare ad ammalarsi anche fisicamente.
Ha la possibilità di indicarmi come postare in un'altra sezione la mia richiesta?
Presuppongo di dovermi limitare a copiarla come un nuovo consulto,può confermarmelo?
La ringrazio molto,e nel caso attendo anche eventuali utili consigli da parte Sua
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Può incollare la richiesta in altra area come nuovo consulto.

Che cosa ne pensa Lei della valutazione della Psicologa che aveva già contattato in passato?
[#4]
dopo
Utente
Utente
La psicologa con cui avevo iniziato la terapia,ritengo comunque sia stata attenta a vari aspetti;il primo incontro durò alcune ore e praticamente raccontai tutta la mia vita,compresi problemi che potessi aver avuto in famiglia,poi si valutarono anche le mie esperienze ai tempi della scuola,e non tralasciando quanto di bene mi sia stato fatto da molte persone,sopratutto nella mia famiglia,alle quali come è giusto sono riconoscente,e molte altre situazioni che ho vissuto;dopo la prima le sedute erano incentrate sul trovare le cause di come potevo aver reagito in questo modo a tali pressioni,cercando anche di valutare i comportamenti delle altre persone"più forti"(apparentemente?)ed eventuali possibili uscite dall'ambiente pessimo cui sono stato rilegato per troppo tempo,e su come avrei potuto versare la mia attenzione su pensieri più piacevoli;poi si valutò l'ipnosi,ma essendo io una persona molto pragmatica e un po' scettica,si preferì non insistere.
Ebbi anche dei colloqui con altri due psicologi,uno dei quali uomo,per avere un'impressione diversa nel caso una persona del mio sesso operasse un approccio da un punto di vista che non avessi considerato,ma nel frattempo avevo comunque,dopo mesi,recuperato il controllo per le situazioni che contavano(avevo ripreso il lavoro,lo sport,ed ero anche riuscito a riallacciare con qualche amico ed uscire con una ragazza,oltre a smettere di essere un peso per chi mi ha supportato e si era preso cura di me),così non si proseguì con altre sedute psicoterapeutiche con altri,anche perché,per quanto avrei anche avuto interesse nel provare ad approfondire il discorso,non mi sembrava più indispensabile né,essendo tornato ad occupare tutta la giornata,la maggior parte della quale con il lavoro che prevede rigidi e lunghi orari,ne avrei avuto possibilità senza continuare con periodi di malattia che mi sarebbero costati il posto.
Devo dire che il dovermi periodicamente controllare per il problema renale cronico,che a parere degli specialisti è leggero ma non può essere sottovalutato nel tempo,temo che mi renda incline ad aumentare sintomi di patologie organiche ma non necessariamente gravi,soprattutto dopo lunghi periodi di forte stress come quelli che avevo descritto sul lavoro;non essendo stati comunque effettuati ancora tutti gli screenings,presumo di dovermi augurare il meglio,cercherò di mantenere la calma.
Per qualunque altro consiglio, Le sarò grato
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