Sindrome neurologica

Buongiorno...
Scrivo per papà, che, purtroppo, in questo momento non è nelle condizioni di poterlo fare.
Il 1 luglio, nel pomeriggio, papà ha accusato un mal di testa da lui stesso definito feroce. Ne ha sempre sofferto. Sin da quando ero piccolo, ricordo i mal di testa di papà. Duravano qualche giorno. Mediamente due/tre giorni. Erano sempre associati a "blocchi digestivi". Infatti accusava sempre anche un serio rallentamento della digestione. Con l'avanzare dell'età, questi episodi sono diventati sempre meno frequenti. Specifico che papà soffre di ernia iatale ed è in terapia con lansoprazolo. Il 1 luglio pensavamo ad uno di questi episodi. Il medico curante, dopo averlo visitato a domicilio il 3 luglio, ha ipotizzato un colpo di calore (pur in mancanza di esposizione al sole il 28-29-30/06 e 1/07). Non erano presenti sintomi neurologici. Visto l'aggravarsi dei sintomi e la compersa dei primi sintomi neurologici (rallentamento del linguaggio) l'ho portato al Pronto Soccorso nella notte. La TAC ha escluso ischemie e altre patologie cerebrali macroscopiche in atto. Alle 11,00 del 4/07 è stato dimesso. Purtroppo nel pomeriggio la situazione si è aggravata. Papà non riusciva più a muovere le gambe (se non a scatti e con molta rigidità) e parlava con serie difficoltà. Chiamato il 118, alle 20,00 del 4/07 eravamo di nuovo al Pronto Soccorso. Una nuova TAC ha confermato la precedente. L'analisi del liquor ha escluso la meningite, ma ipotizzarono un'encefalite (visto che papà, seppur in presenza di un rallentamento interpretato da noi familiari come fisiologico, non ha mai avuto difficoltà motorie e/o cognitive). Trasferito in altro ospedale - reparto malattie infettive - è stato sottoposto a RMN che ha escluso l'origine infettiva del problema e evidenziato un invecchiamento dell'encefalo su base trofica e vascolare e una serie di ischemie di modesta entità accumulatesi nel tempo e, probabilmente, asintomatiche. Ipotizzarono una vasculite cerebrale. Terapia: antivirale (Acyclovir) e cortisonica (Decadron). Traferito nel reparto di neurologia dopo una settimana. Dopo tre settimane, le analisi del sangue e del liquor (ulteriore lombare), hanno dato esito positivo (Virus Toscana nel sangue e non nel liquor). L'EEG ha evidenziato un rallentamento. I neurologi ipotizzarono, piuttosto rapidamente, una forma di demenza senile. Fino al giorno prima, papà non ha mai avuto problemi motori, mai scordata la strada "di casa", guidava, mai avute difficoltà nel gestire denaro; sempre buon orientamento. Qualche dimenticanza. Più lento, come un anziano. C'è stato un tracollo delle facoltà cognitive. Stato confusionale serio, con episodio di non riconoscimento dei cari. Una nuova RMN mostra una situazione stabile. Recupero di quelle motorie piuttosto rapido. Grazie a Dio, papà migliora. Riconoscimento dei cari e conoscenti stabile da 12 gg. Linguaggio più fluido e frasi di senso compiuto. Pranzo/Cena autonomi. Ancora una certa confusione. Cos'è successo ? Grazie.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Non:
-ischemia,
-emorragia,
-meningite,
-encefalite,
-neoplasie,
-ecc,
pertanto o uno stato confusionale iatrogeno (da farmaci incongruamente prescritti o assunti) o una "causa medica generale" (transitoria insufficienza renale o epatica, transitorio squilibrio idro-elettrolitico, dismetabolismo, ecc).

Comunque reversibile.

La cosa importante è come il trend clinico sia in importante miglioramento.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.le Dr. O. Poli, le sue parole mi confortano. Martedì 5/08 papà è stato dimesso. In effetti - due mesi prima rispetto all'evento descritto - papà accuso un forte dolore sottosternale. Su consiglio della guardia medica, lo portammo al P.S.. I livelli di tropomina erano maggiori di zero. Venne ipotizzato un lieve infarto. In realtà, poi, dopo il monitoraggio in cardiologia per 4 gg, è stato escluso. Papà non ha mai sofferto di pressione alta, ha solo da pochi anni un livello di colesterolo totale lievemente alto, non ha mai bevuto (se non il classico bicchiere di vino durante i pasti), non ha mai fumato. Ha delle placche nelle arterie carotidee, ma non emodinamiche e, ad oggi, ritenute non meritevoli d'intervento. I cardiologi prescrissero un beta-bloccante e un farmaco per fluidificare il sangue (credo). Le indagini ecografiche, invece, evidenziarono il pessimo stato della colecisti (piena di grossi calcoli e - ritenuta ). I chirughi ritennero di operare. Colecistectomia open. Tornando ad oggi, i referti delle TAC e RMN sembrerebbero delineare una situazione pregressa piuttosto seria, più seria di quel che avessi compreso confrontandomi con i neurologi che lo hanno seguito. Papà, però, sembrerebbe mostrare la stabilizzazione dei miglioramenti.
Grazie, Dr. Otello Poli.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Sono io che la ringrazio anche a nome di Medicitalia.
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dopo
Utente
Utente
Gent.le Dr. O. Poli, se possibile, gradirei qualche illustrazione in merito al referto della prima TAC cerebrale che fecero a papà. Il referto recita: focolaio rotondeggiante di ipodensità di verosimile natura liquorale in sede lenticolare sinistra da riferire a pregresso evento ischemico in fase cronica; riduzione dei valori di attenuazione dei centri semiovali e della SB periventricolare come da deficiti cronico di circolo. La seconda TAC conferma la prima.

Grazie, con l'occasione le auguro un buon 15 agosto.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Beh, se parliamo di TC cranio, tradotto letteralmente "il focolaio ipodenso a natura liquorale" starebbe ad indicare la presenza di un esito rotondeggiante il cui contenuto sembrerebbe essere liquor (ovvero il liquido che normalmente circola a livello delle'Encefalo e del Midollo Spinale) che è andato a riempire il focolaio dove è avvenuta la morte di cellule neuronali lasciando una cavità a seguito di una pregressa ischemia cerebrale.
Ciò a livello nel nucleo lenticolare sinistro (struttura a localizzazione profonda) appartenente ai così detti "nuclei grigi della base".
A ciò concomiterebbe una cerebrovasculopatia cronica nella regione circostante i ventricoli laterali ed i centri semi-ovali di entrambi gli emisferi encefalici.

E' disagevole da spiegare più sinteticamente e meglio a chi non conosce la anatomia dell'encefalo.

Link: http://www.fisiokinesiterapia.biz/NewDownload/TC.pdf

Altro link (il nucleo lenticolare è l'insieme del globo pallido e del putamen): https://info-radiologie.ch/it/nucleo-lenticolare.php

[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie, Dr. O. Poli. Perdoni il mio ritardo. Molto interessante il materiale che mi ha indicato. Le trasmetto anche il referto della RMN encefalo (datata 9-7-2014): "numerosi focolai cerebromalacici biemisferico-cerebrali prevalentemente sottocorticali; alterazione paracapsulare anteriore sn a segnale di tipo liquorale con alone ipointenso sulle immagini pesate in T2 e T2* da pregresso evento emorragico; aree di basso segnale in T2* rilevabili inoltre in regione p-O destra in rapporto alla presenza di materiale a suscettibilità magnetica ( emosiderina ? ); non segni RMN di meningo-encefalite, nè abnormi potenziamenti di segnale dopo somministrazione di mdc".
Il refertante specifica, però, anche che l'esito è condizionato da artefatti dovuti al movimento del paziente. Specifica anche che l'esame è stato eseguito con tecnica SE, FLAIR, FFE, e di DWI, senza e con mdc.
Il 24-7-2014 è stata ripetuta la RMN encefalo, coinvolgendo un collega anestesista che grazie una blanda sedazione ha assicurato "che papà stesse fermo".
Il referto: "confermata la presenza di multiple aree di alterato segnale prevalentemente sottocorticali più verosimilmente riconducibili ad esiti di encefalopatia multinfartuale; nelle sequenze atte alla detenzione dei prodotti di degradazione dell'emoglobina si confermano alcune areole di basso segnale in regione parieto-occipitale destra; tuttora assenti segni di meningoencefalite e di alterazione della barriera ematoencefalica dopo mdc; invariati i restanti reperti".
Se ho ben compreso la seconda RMN encefalo avrebbe evidenziato come i numerosi focolai cerebromalacici sottocorticali siano più verosimilmente, invece, esiti di una encefalopatia multinfartuale.
Comunque, chiedo a lei, se ne ha modo e tempo, di illustrarmi le differenze tra i due esiti. Inoltre, gradirei capire se è più attendibile una TC o una RMN encefalo.
Grazie...
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Non potendo osservare le immagini non posso che astenermi da "considerazioni di merito".
Circa il quesito circa affidabilità diagnostica strumentale sicuramente molto più affidabile un RM che una semplice TC.
Già espresso al primo contatto e successivamente confermato come il quadro clinico potesse dipendere da una sofferenza cerebrovascolare cronica multi-infartuale con possibile presenza di componente ematica pregressa "...nelle sequenze atte alla detenzione dei prodotti di degradazione dell'emoglobina si confermano alcune areole di basso segnale in regione parieto-occipitale destra..." (cfr. ultimo referto RM).
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