Ischemia midollare

buonasera:

scrivo per un parere in merito ad una diagnosi di ischemia midollare paziente donna 66 anni.

mia madre lo scorso anno dopo un episodio acuto di dolore al rachide e perdita di forza alle gambe effettua un rm cmd dalla quale viene fuori una lesione midollare c2 c3. il neurochirurgo che la visitò ci disse che poteva trattarsi o di un tumore o di un problema vascolare, facendole fare subito un ciclo di cortisone ed una nuova risonanza. dopo cortisone netto miglioramento dei sintomi ed alla nuova risonanza la lesione sembrava ridotta. escluso il tumore ci siamo concentrati sulla parte vascolare e neuroligica abbiamo eseguito tac per studio osseo e tutta la batteria di potenziali evocati (negativi) dalla tac invece è risoltato solo un lieve restringimento dei forami ma che a detta dello specialista di poco conto.
la diagnosi è stata ischemia midollare secondariamente emorragica a causa di sostottante connetivite.
mia madre ha sofferto in passato di vasculite di horton quindi abbiamo fatto un ricovero a jesi in clinica reumatologica dove hanno esclusa una ripresa della malattia.
altra risonanza estesa a tutta la colonna e celebrale dalle quale è emerso che la lesione era del tuttto sparita oltre ad alcune ernie ed a piccoli esiti di ictus celebrali.
ora che sta meglio cammina è autosufficente abbiamo intrapreso una cura per il colosterolo e per adesso di aspirinetta gli unici sintomi rimasti sono delle forti senzazioni di calore nella parte sinistra del corpo.
vorrei per cortesia un vostro parere in merito se ci siamo mossi nella direzione giusta... e si puo fare qualcosa per evitare ulteriori attachi.
in attesa di un vostro gentile riscontro porgo distinti saluti.
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Dr.ssa Sara Gasparini Neurologo 33 2
Gentile Utente,
credo che abbiate seguito il corretto iter diagnostico e terapeutico. La terapia antiaggregante con acido acetilsalicilico è senz'altro indicata ed è il cardine della prevenzione di ulteriori ischemie. Una buona riabilitazione neuromotoria potrebbe inoltre aiutare Sua madre a recuperare sempre maggiore autonomia nel cammino.

Dr.ssa Sara Gasparini

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dopo
Utente
Utente
la ringrazio per la tempestiva risposta e le porgo i miei più cordiali saluti