C e da dire che non faccio pi sport da mesi per paura di complicazioni e per dispnea che causa

Salve a tutti, sono un ragazzo di 27 anni non fumatore e attivo sportivamente e vi spiego brevemente il mio problema.

A novembre 2013 a causa di forti dolori al petto vengo ricoverato in ospedale con diagnosi di pericardite senza versamento. I dolori erano come fitte lancinanti specialmente coi respiri profondi.
Passata la pericardite restano ancora delle fittarelle al torace e decido di fare controlli più approfonditi...
Cardiologia, tutto a posto
Rx torace e cranio tutto ok solo un po' di sinusite
Analisi sangue complete. Ves alta con infezione da mycoplasma pneumoniae, IGE totali più di 1800.
Ho da poco rifatto le analisi, ves rientrata, mycoplasma rientrato e inizio cura per allergie All acaro.
Il problema è che se faccio sforzi arrivano le fitte, la sera specialmente quando mi sdraio a letto, sul fianco sinistro tutto ok, se mi sdraio sul destro arrivano forti fitte per 10 secondi all altezza torace bronchi e poi passa. E' da sei mesi che provo queste sensazioni e nessuno mi ha saputo dire come sconfiggerle. C e da dire che non faccio più sport da mesi per paura di complicazioni e per dispnea che causa il tutto. Può essere causata da nevrite? Il mycoplasma c entra qualcosa?

Cordiali saluti
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Verosimilmente la pregressa pericardite batterica, patologia infiammatoria che interessa in foglietto pericardito e dintorni nonchè zona ricca di innervazione nocicettiva viscerale, ha lasciato quale esito tessuto fibro-cicatriziale che interessa/ingloba e comunque irrita le suddette fibre nervose. Alcuni del medesimi movimenti che le procuravano dolore in fase acuta continuano a essere causa di disturbo doloroso cronico a distanza di tempo.
Se partiamo dal presupposto di consideralrla una nevralgia ovvero oramai una patologia a sè stante, un vero e proprio dolore neuropatico, dovrebbe trovare sollievo con farmaci mirati al controllo di quest'ultimo (ad es: Gabapentin, Pregabalin, forse Duloxetina, ecc).
Un ruolo in positivo, seppur tardivo, potrebbe essere giocato da farmaci ad azione neuroprotettrice (es: levoacetilcarnitina, PEA sublinguale, ecc) agenti alla lunga anche sulla neuro-infiammazione.

Le consiglio una valutazione clinica diretta con uno specialista/esperto in "terapdel dolore".

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

Allergia

L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.

Leggi tutto