Tremori e astenia: ansia o patologia neurologica?

Salve, il 19 dicembre 2014 ho avuto il mio primo attacco di panico. E' stato così spaventoso che stavo realizzando di morire. Dal giorno dopo ero sotto shock, manifestavo evidenti problemi cognitivi: dalla difficoltà nel linguaggio alla comprensione, memoria, confusione, derealizzazione-depersonalizzazione con alcuni episodi depressivi. Anche sul fronte motorio si evidenziarono da subito delle problematiche: tremori interni, movimenti lenti a volte lentissimi, astenia, instabilità. Successivamente sono comparsi altri attacchi di panico, di misura più modesta. E' passato un mese, sto facendo psicoterapia. Tuttavia noto dei sintomi che mi preoccupano molto e mi stanno debilitando. I problemi di carattere cognitivo sono sporadici, ma ormai da diverse settimane noto che i tremori interni stanno diventano sempre più intensi da essere visibili nelle mani, sono costanti e fastidiosi. Assisto a intorpidimento (sempre mani, piedi e a volte anche alla bocca). Ho rigidità muscolare cosa che mi impedisce di fare compiti che richiedono una minuzia nell'uso delle dita come scrivere o abbottonarsi. Continuo a sudare freddo, sia nella mani che nei piedi, inoltre sono pervaso da sporadiche fasciolazioni in tutto il corpo. Fatico a volte camminare perché è come se non sentissi il passo, soprattutto nella parte destra. Il senso di astenia si ripercuote su tutto il fisico o a volte è localizzato in un solo arto.

Mi chiedo questa è solo una manifestazione di ansia o da quando ho il primo attacco di panico sto andando incontro a una malattia neurologica?

Faccio presente ai medici che in famiglia ci sono stati dei casi di malattie neurodegenerative, mio nonno aveva il morbo di Parkinson. Invece mio padre è da anni che ha sempre un tremore alle mani, che non lo reputa debilitante a quanto pare.

Grazie della disponibilità.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
La sintomatologia che descrive come attuale (eccezion fatta per le problematiche cognitive) potrebbe facilmente essere attribuita ad uno stato di ansia.

Pur tuttavia per sana "prudenza medica" e per sua serenità le consiglio di sottoporsi ad una valutazione clinica neurologica.
Eventuali esami strumentali qualora il collega che la visiterà li dovesse ritenere indicati.

Un consiglio: a consulto neurologico terminato ed esclusa qualsiasi patologia organica cercherei una visita presso un medico psichiatra.

Utile la psicoterapia, più utile la psicoterapia associata ad un trattamento psicofarmacologico per il periodo necessario al fine di uscire dalla situazione di disagio psichico il prima possibile.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottor Poli per la tempestività del suo intervento.
Aggiungo che 15 giorni fa ho fatto una visita neurologica riportando allo specialista tali sintomi, anche se i problemi riguardanti l'aspetto motorio ora sembrano essere più esasperati rispetto alla precedente visita. Riporto il referto:

"EON attuale da considerare nei limiti della norma.
Non segni clinici obiettivi di patologia neurologica centrale o periferica, a carattere evolutivo. La sintomatologia clinica riferita dal Paziente fa sospettare uno stato di ansia libera e somatizzata, con episodi di attacchi di panico, turbe della qualità del sonno. Consiglierei pertanto terapia farmacologica con Alprazolam 10 gocce mattino e sera. Controllo clinico fra tre mesi"

La terapia fornitomi dal neurologo ho deciso di evitarla convinto di potercela fare da solo senza farmaci (non avendo neanche molto simpatia per le benzodiazepine), tuttavia ammetto che a volte è veramente dura resistere! Da giorni sto pensando di iniziare la terapia e di vedere se il mio corpo risponde meglio, sperando di avere un po' di tranquillità. Cosa mi consiglia dottore? Mi potrebbe dare maggiori sicurezze / rassicurazioni sul tipo terapia consigliata?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
La prescrizione medica c'è...
...una prescrizione medica non è un ordine è un consiglio da un esperto...
...fortunatamente ognuno di noi è dotato di "libero arbitrio"...
...non credo di essere autorizzato nè moralmente nè deontologicamente a prendere una decisione che concerne il suo stato di salute...
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