Sbandamenti astenia e sensazione di svenire

Salve Dottori,
Sono un uomo di 41 anni normopeso e preciso che sono circa 10 anni che soffro di attacchi di panico e per tali motivi sono in cura da uno psicoterapeuta e da uno psichiatra. Ad oggi non ho mai iniziato alcuna terapia antidepressiva, ma solo ansiolitica all’occorrenza.
Avrei bisogno di un Vostro parere riguardo una serie di disturbi che stanno influenzando la qualità della mia vita. Preciso che tali disturbi mi sono comparsi per la prima volta nel 2011 con l’alternarsi di periodi (2-3 mesi) buoni e non, ma ormai sono 5 mesi che mi sono ricomparsi: forte astenia, sbandamenti, gambe molli, vertigini, e fischi all’orecchio destro. Ho una tensione muscolare localizzata nella zona della cervicale. Ho forte difficoltà anche a camminare.
Ho effettuato una serie di esami e visite specialistiche:
Visita cardiologica con ecg e ecocardiogramma color doppler e holter cardiaco 24h
Visita Pneumologica con RX al torace
Visita Fisiatrica
Visita Neurologica
Esame del sangue (solo emocromo).
Tutto nella norma.
Una dettagliata visita fisiatrica l’ho sostenuta il mese scorso di cui riporto la diagnosi:
"Paziente a visita per disturbi generici del controllo dell'equilibrio (sbandamenti) associati ad astenia diffusa e disturbi del sonno.
L'esame neurologico funzionale del controllo del movimento e dell'equilibrio non evocano alcuna risposta anomala.
Generica e simmetrica accentuazione dei riflessi O.T
Normali le prove cerebellari e vestibolari.
Non conflitti ra??? - discali (non riesco a capire la grafia).
Apparato locomotore nella norma.
E' verosimile che i disturbi riferiti appartengano alla sfera emotiva a sfondo ansioso depressivo.
Non necessità di approfondimenti strumentali e indagini di laboratorio per chiarire la sintomatologia riferita."
Leggermente più sereno riprendo la mia faticosa vita e vado avanti, ma
un paio di giorni fa, arrivato in ufficio dopo la pausa pranzo, avverto una forte sensazione di svenire, una debolezza fortissima, mi siedo e ho l’impressione di sprofondare, appena alzavo la testa e provavo a guardare il soffitto il sintomo si amplificava, ovviamente non riuscivo a camminare, ho chiesto ad un mio collega di accompagnarmi dal mio medico di fiducia, ci sono arrivato strisciando, le mie gambe erano quasi paralizzate ed avevo sempre l’impressione di venir meno.
Il mio medico di fiducia, noto professore della mia città, mi effettua un’altra dettagliata visita (riflessi con il martelletto, test sulla stabilità, ecg…) ma anche egli non ha riscontrato nulla di significativo, sostenendo che tali sintomi sono da attribuire ad un disturbo di tipo ansioso-depressivo, e pertanto concorda con la diagnosi del collega fisiatra, inoltre mi ha consigliato di effettuare anche una visita dall’otorino e le analisi del sangue. Mi prescrive l’utilizzo di un antidepressivo e di cambiare l’ansiolitico che ultimamente sto riprendendo per fronteggiare questi stati di ansia.
Ho difficoltà ad accettarlo e pertanto chiedo un vostro parere.
Saluti.
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

dopo due visite negative seguite dalla stessa diagnosi non si può aggiungere molto da un parere a distanza. Il secondo medico che l'ha visitata è neurologo?
Da quanto tempo ha ripreso l'ansiolitico?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Salve Dottore,
innanzitutto grazie per la risposta.
il secondo medico che mi ha visitato è un cardiologo e internista, riguardo all'ansiolitico io lo uso da circa 10 anni, cioè da quando sono comparsi i primi disturbi di panico, è chiaro che ci sono dei periodi in cui non ne faccio uso, a volte anche per diversi mesi, e periodi in cui ne sento la necessita. Da luglio 2015, periodo in cui è iniziata questa astenia ho preso l'ansiolitico mediamente 3 volte a settimana, soprattutto di sera (15 gocce di lexotan), ora in questa fase acuta invece, ne sto prendendo una decina di gocce sia al mattino che di sera. Comunque intendo precisare che non ho mai avuto problemi con l'ansiolitico riguardo sospensione, dipendenza ed effetti collaterali.
Sono stato da un neurologo presso una clinica circa 8 mesi fa, sempre a seguito di questa astenia, ma anche egli sosteneva che i sintomi che riportavo erano compatibili con uno stato ansioso. Ricordo che non riteneva opportuno nemmeno farmi una visita , le mie parole e i miei discorsi gli bastarono per fare una diagnosi, solo dopo una mia insistenza mi visitò (sommariamente) e non trovò alcuna patologia rilevante.
Dottore, lei mi consiglia di fare (rifare) una visita neurologica? In base alla sua esperienza questi sintomi così marcati possono essere psicosomatici?
Non le nascondo che il mio aspetto ipocondriaco mi spinge a temere malattie anche gravi tipo SM.
Attendo un suo parere.
Saluti, A.
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

anche un neurologo l'ha visitata otto mesi fa sempre con la stessa tipologia di diagnosi, per Sua tranquillità potrebbe fare un ultimo controllo neurologico, dopodiché dovrebbe pensare seriamente ad una terapia più incisiva che non si limiti solo all'ansiolitico.
Capisco che questo farmaco non Le abbia mai causato effetti collaterali nè fenomeni di dipendenza ma assunto da luglio può ovviamente dare assuefazione, cioè diminuire l'efficacia terapeutica.
Inoltre in una situazione come quella che Lei descrive, attacchi di panico della durata di circa dieci anni, è ovvio che l'ansiolitico non possa essere l'unico farmaco da utilizzare o quello di prima scelta che possa risolvere il problema.
Ne parli allo psichiatra.

Cordialmente
[#4]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Grazie Dottore.
Riguardo la terapia farmacologica, il mio psichiatra mi ha invitato a iniziare un ciclo di antidepressivo per almeno 4 mesi (cipralex) ma io purtroppo ho paura di iniziare la cura con antidepressivi per gli eventuali effetti collaterali e le successive difficoltà nella sospensione.
Provvederò comunque a fare una visita neurologica e la terrò informato.
Grazie sempre per la disponibilità.
Saluti.
[#5]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

è tutto il contrario circa la sospensione dell'antidepressivo, questo che non causa dipendenza, al contrario dell'ansiolitico. Inoltre quattro mesi di terapia per gli attacchi di panico sono di solito insufficienti, soprattutto nel Suo caso in cui il problema si protrae da circa dieci anni.

Cordialità
[#6]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Salve Dottore,
volevo aggiornarla a seguito della visita neurologica che ho sostenuto questa mattina.
Il neurologo mi ha scritto la seguente diagnosi:
"Sindrome ansioso depressiva con associati disturbi somatoformi e attacchi di panico".
Pertanto mi ha prescritto una cura con il cipralex 20 mg con raggiungimento della dose gradualmente, poi 15 gocce al mattino e alla sera di lexotan e levobren 25 a pranzo per una ventina di giorni.
Pertanto anche egli sostiene che tali sintomi sono da associare ad uno stato ansioso.
A questo punto volevo farle un domanda, a seguito della sua esperienza può uno stato ansioso generare dei sintomi così forti e "fisici" tali da causarmi sbandamenti e estrema difficoltà a restare in piedi e a camminare?
Grazie per la disponibilità che mi ha mostrato finora.
Saluti.
[#7]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

teoricamente ed in generale è possibile, ovviamente non posso sapere se questo sia il Suo caso. Il neurologo che l'ha valutata direttamente ritiene di sì e questo è il parere che più conta.

Cordiali saluti
[#8]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Grazie Dottore per tutta la sua disponibilità.
Saluti.