Paura di sviluppare un disturbo mentale

Buongiorno,
sono una studentessa di 21 anni e sto attraversando un periodo piuttosto difficile. Non mi è mai stato diagnosticato alcun disturbo, non soffro di attacchi di panico, anche se da sempre ho avuto un umore piuttosto volubile e sin dalle superiori mi sono trovata ad affrontare periodi di vuoto e tristezza profonda che in due episodi sono effettivamente scaturiti in quelli che presumo siano attacchi di panico associati ad atti autolesionistici. Questi atti ci sono stati varie volte durante le superiori, seppur sporadici.
Adesso dopo aver fatto un anno di università e aver cambiato corso di studio (sono pertanto ancora al primo anno), a causa di un esame mi trovo a rischiare di dover ripetere un altro anno (seguo un corso di professioni sanitarie). Cosciente della cosa a settembre ero partita bene con lo studio, studiavo bene, mi impegnavo, anche se avevo paura di non passarlo (l'esame era a metà dicembre). Poi a metà ottobre di punto in bianco sono ripiombata in uno stato di profonda tristezza. Ho smesso di studiare, mi sono isolata da tutti, vedevo solo nero, ero com bloccata nel fare tutto, non solo nello studio. L'esame non l'ho passato. Ma in quel periodo ho avuto modo di riflettere sulla mia vita: ho forti problemi nel socializzare, sono molto timida, anche se non nel senso stretto della parola (ho fatto teatro per anni, non arrossisco nel parlare o simile), piuttosto faccio un'estrema difficoltà a dare fiducia alle persone. Non ho mai avuto alcuna storia amorosa e ho molta paura del rifiuto. Non so gestire la rabbia: talvolta rischio di scattare per stupidaggini, mi prende una rabbia incredibile che riesco a placare solo sbattendo la testa contro qualcosa (facendo attenzione a non farmi sentire). In questo periodo le cose sono un po' migliorate ma faccio ancora difficoltà a svolgere le attività di tutti i giorni e non riesco a stare sola. Se ciò accade torna il senso di completo vuoto, lo definirei come un rumore bianco nella testa che inibisce qualsiasi pensiero, oppure mi prende un'angoscia indescrivibile con pensieri ossessivi di impazzire. Non riesco a pensarmi nel futuro, è tutto molto triste e angoscioso. Le uniche che sanno di questa mia situazione sono le due mie migliori amiche, ho paura di dirlo ai miei genitori.
La mia domanda è: data la situazione ho capito che devo chiedere aiuto a qualcuno, ma può essere solo una crisi esistenziale o si può trattare di qualcosa di più complicato? E' meglio che chieda un consulto ad uno psicologo o direttamente ad uno psichiatra?
Vi ringrazio anticipatamente e mi scuso per la prolissità. Mi rendo anche conto che probabilmente non potrete darmi una risposta, ma ci provo. Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Gianluca Rosso Psichiatra 17 1
Buongiorno, é senz'altro utile che senta il parere di uno specialista. Andrei da uno psichiatra per avere una valutazione diagnostica completa e comprensiva anche degli aspetti medico-generali. Sarà poi lo psichiatra stesso a consegliarle, se indicato nel suo caso, di effettuare un tipo specifico di psicoterapia e quindi di rivolgersi a uno psicologo specializzato in quel tipo di psicoterapia. Cordiali saluti

Prof. Gianluca Rosso

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dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
La ringrazio Dottore per la risposta molto veloce. La disturbo per un altro dubbio...io adesso come adesso, passate 12 ore, nello "stato mentale" in cui mi trovo ora non andrei mai a chiedere un consulto. Mi spiego: ci sono dei giorni, talvolta solo una mattinata o una serata in cui mi sento così come ho descritto precedentemente. Poi per qualche motivo, vuoi che esco o che chiacchero con qualcuno o talvolta non c'è proprio motivo apparente...torno alla normalità. Mi riprendo, scherzo, chiacchero, mi sento perfettamente normale. In questo stato "normale" a rileggere quello che scrivo nei "momenti bui" mi sento stupida, melodrammatica...un'altra persona. E non sento affatto il motivo di chiedere aiuto. Ma nei momenti di down sto davvero male, non me li invento. È questo il motivo per cui non ho mai chiesto aiuto prima. È dall'adolescenza che è così. Da normale mi sembra assurdo che possano tornare quei down. Solo che poi tornano, e ultimamente sempre più spesso. Ho paura che andando da uno specialista questo mi rida in faccia o che mi dica che gli faccio perdere tempo per dei normali sbalzi d'umore. Secondo lei la situazioni è davvero tale da dover richiedere un incontro? Se così fosse devo prima passare per il medico di base o posso direttamente prendere appuntamento con un professionista?
La ringrazio ancora.
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Dr. Gianluca Rosso Psichiatra 17 1
Ci sono disturbi che hanno proprio le caratteristiche di instabilità che lei descrive. Nessun professionista sottovaluterà il suo caso. Per una visita in ambito pubblico necessita di impegnativa del mdb, altrimenti può rivolgersi direttamente a un professionista. Cordiali saluti