Integrazione nootropica per concentrazione, memoria e affaticamento mentale

Vorrei fare un'integrazione per aiutare le funzioni cognitive, in particolare concentrazione e memoria, nei periodi in cui sono più stanco, dando per scontato che nulla può sostituire una buona qualità e quantità di sonno, una alimentazione varia ed equilibrata, attività fisica regolare e il controllo dello stress.

Questa è la tabella giornaliera cui ho pensato:

- 2 grammi (2 capsule) di olio di pesce titolato in Epa (40%) e Dha (20%). Acidi grassi essenziali omega 3.

- 200 mg di fosfatidilserina (una capsula) di estrazione vegetale. Un fosfolipide che sembrerebbe utile per le funzioni cognitive ma anche per abbassare i livelli del cortisolo, l'ormone dello stress.

- 1400 mg di lecitina di soia (una capsula). Contiene percentuali di fosfatidilcolina, fosfatidilserina e altri fosfolipidi.

- 250 mg di DMAE bitartrato (corrispondenti al 40% di DMAE). Un precursore della colina. In alternativa c'è la centrofenossina (meclofenoxate o centrophenoxine) che è una forma di DMAE potenziata. Il DMAE (deanolo) faceva parte del farmaco Rischiaril in fiale da bere, poi tolto dal commercio, ma è un integratore in tutto il resto d'Europa.

Periodicamente:

- 250 mg di Citicolina o CDP-colina. Contiene colina e citidina, quest'ultima si trasforma in uridina, un neuroprotettore contenuto anche nel farmaco Centrum.

In alternativa 500 mg di acetilcarnitina, un neuroprotettore.

Cosa ne pensate di questa integrazione, è utile contro l'affaticamento mentale e psicofisico, e per la concentrazione, o è un inutile spreco di soldi?

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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Il potenziamento cognitivo è cosa da professionisti in questa specifica attività.

E' interessante che Lei formuli una domanda iniziale e poi fornisca anche una risposta alla medesima.
Non sembra anche Lei?

Personalmente ho molto apprezzato l'incipit ovverosia "... nulla può sostituire una buona qualità e quantità di sonno, una alimentazione varia ed equilibrata, attività fisica regolare e il controllo dello stress...".

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ho fatto quella premessa per intendere che non considero un'integrazione come questa come una sostituzione di quelle che sono regole basilari, e con questo voglio intendere che la considero un'aggiunta e non una sostituzione.

Non si tratta di "potenziamento cognitivo", perché il potenziamento cognitivo ha a che vedere con farmaci, ad esempio nel mondo degli appassionati, o fissati, che dir si voglia, con i nootropici, che è una realtà soprattutto negli USA, vanno molto di moda i "racetams", cioé piracetam, oxiracetam, aniracetam, noopept ed altri.

In questo caso si tratta di integratori, al massimo vi si può dare l'etichetta di "nutrienti cerebrali", anche se fondamentalmente sono sostanze naturali attive in tutto l'organismo (gli omega 3 svolgono un'azione pure riguardo i trigliceridi nel sangue e il cuore, e la colina per il fegato).

Io ho una diagnosi di distimia e una di apnee del sonno, quindi ho una mente pigra e mi affatico facilmente, per questo ho pensato a questa integrazione, non per "potenziamento cognitivo". Trovo le diagnosi in questo campo, molto riduttive, ad esempio la distimia (fondamentalmente una depressione caratterizzata da apatia e anedonia continue e non caratterizzata da fasi particolarmente acute e rimuginio tipiche della depressione maggiore) e l'ADHD, il disturbo da deficit d'attenzione, condividono uno stesso meccanismo, cioé una bassa attivazione della corteccia prefrontale e della via mesocorticale della dopamina. La dopamina ha un ruolo centrale sia nella cognizione sia nell'emozione, così come questo può riguardare anche altri neurotrasmettitori. Nel linguaggio specialistico utilizzano il termine "comorbità", ma possono essere anche due facce della stessa medaglia. Fare diagnosi, distinguere, non sempre ha senso, così come dividere nettamente sfera cognitiva e sfera emotiva, è una suddivisione semplicistica che ha poco senso eppure che molti professionisti, soprattutto psichiatri, tendono ancora a fare, andando in questo modo contro le stesse basi della disciplina che dovrebbero rappresentare.



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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
"...Io ho una diagnosi di distimia e una di apnee del sonno...";
allora curi le apnee nel sonno (o roncochirurgia endoscopica o CPAP) e curi la distimia.
Già risolto anche solamente solo il primo problema le sue performances mnesico/cognitive miglioreranno in misura rilevante.

Cordialmente.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ho aperto un'altra richiesta di consulto, dove ho descritto come il Gabapentin migliora e non poco la qualità del mio sonno. Questo mi fa pensare che se il mio sonno non è abbastanza ristoratore, questo è dovuto più a un fatto neurologico dei vari stadi del sonno, che a un problema di respirazione, dico bene o mi sbaglio?

Questo è il consulto: https://www.medicitalia.it/consulti/neurologia/473529-sonno-piu-ristoratore-con-gabapentin-preso-prima-di-dormire.html