Ptosi palpebrale e bocca storta

Buonasera. Il consulto lo richiedo non per me, ma per mia sorella (attualmente 18enne) che quasi un anno fa ha iniziato a manifestare, da un giorno all'altro, una accentuata ptosi palpebrale all'occhio destro (che peggiora con la stanchezza) e bocca storta con dolori alla guancia (sembra che tiri a detta sua) sempre nella parte destra del viso. La prima diagnosi, fatta da un neurologo, è stata paralisi di Bell, iniziata a curare con cortisone e vitamine per il nervo. Facciamo anche delle analisi del sangue che risultano essere nella norma. Segue elettromiografia, il nervo non risulta danneggiato, il neurologo decide di escludere la paralisi di Bell, e di conseguenza interrompere la terapia cortisonica, e di procedere con risonanza magnetica dell'encefalo sia con il contrasto che senza. Dalla risonanza magnetica il neurologo trova un conflitto neuro-muscolare associando a questo la causa del problema. Le prescrive "rivotril" per rilassare il muscolo facciale e per alleviare il dolore. Decidiamo allora di andare a visita da un neurochirurgo per risolvere il conflitto, ma dopo la visita e dopo aver osservato gli esami esclude totalmente il conflitto, arrivando alla conclusione che sì è presente un conflitto ma che non è la causa del problema. Chiede di eseguire nuovamente un'elettromiografia ma come la precedente i nervi non sono danneggiati. Proviamo a sentire il parere di un altro neurologo che chiedere di eseguire un'altra elettromiografia con blink reflex e un'ecografia alla parotide. L' elettromiografia uguale alle precedenti, dall'ecografia invece si evince un leggero ingrossamento della ghiandola. Il neurologo lascia il giudizio sospeso. Nel frattempo vengono fatti anche degli esami per la miastenia che risultano essere negativi. Ovviamente il problema è sempre presente da nove mesi senza alcun miglioramento, la palpebra risulta sempre abbassata (causando fastidio e problemi alla vista. Tra l'altro, come dicevo, con la stanchezza risulta più chiuso), il muscolo del viso e la bocca sono sempre tirati creando dolore e problemi anche nelle più banali delle attività come bere o mangiare. È come se la parte destra fosse "atrofizzata", ha problemi anche nel sorridere oppure nel sollevare il sopracciglio (sempre destro). Se è d'aiuto aggiungo che mia sorella soffre spesso, e questo già in passato di forti mal di testa a livello cervicale che spesso hanno come causa stress e tensione. Da cosa può essere dovuta la sua attuale condizione? Ovviamente questo problema crea difficoltà e pare che nessuno ci sappia dare una risposta. Lei attualmente prende ancora "rivotril". Vi ringrazio anticipatamente e mi scuso per la lunghezza del testo e se non sono riuscita a spiegare bene qualcosa, ma via internet risulta essere un po' complicato.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
La paresi periferica facciale era da escludere già dall'inizio: non chè ptosi palpebrale ma caso mai c'è un deficit nella chiusura dell'occhio (lagoftalmo).

Gli esami strumentali eseguiti negativi.

Sarebbe utile/necessario poter vedere le immagini della RM Encefalo con mdc.

Sarebbe utile visitare di persona la paziente.

Lascia perplesso che sia la ptosi palpebrale che la asimmetria rima orale (bocca storta... che andrebbe valutata anch'essa nella sua entità) peggiorino alla sera con la stanchezza.
La paziente alla sera vede anche doppio (diplopia)?
Potrebbero essere segni iniziali di una malattia della placca neuro-muscolare.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio intanto per la risposta. No, non ha mai manifestato di veder doppio. Con la stanchezza (magari determinata da qualche ora passata in più sui libri, davanti al computer, facendo attività fisica) solo un dolore alla guancia più forte (è praticamente visibile ad occhio nudo che il muscolo risulti essere più "tirato") e una chiusura quasi totale dell'occhio. Le allegherei/manderei volentieri la risonanza ma onestamente parlando non saprei come fare.
C'è qualcosa che possiamo fare? Le visite e gli esami finora fatti sono risultati tutti inconcludenti e pare che nessuno sappia consigliarci o dirci nulla. Ammetto che è una situazione piuttosto seccante.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Ovviamente occorre alla paziente una valutazione clinica neurologica con un esperto in terapia del dolore cranio-facciale.

Pertanto un secondo o ennesimo parere con professionista che abbia le caratteristiche suddette e che sia in grado di valutare le immagini di Angio-RM Encefalo visionandole senza leggere prima il referto.

Circa il referto... può provare a inviarlo per iscritto "tra virgolette".
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