Astenia, ottundimento, instabilità

Salve, vi chiedo supporto in quanto da circa un mese e mezzo mi sento un'altra persona e questo mi sta creando non poche preoccupazioni.
Sono un giovane medico neolaureato, ho affrontato il percorso di studi con ottimi risultati ed anche nei momenti di stress sono sempre stato un tipo dinamico e volenteroso. Ho sempre saputo gestire l'ansia, non l'ho mai sofferta né somatizzata. Faccio questa premessa per dire che non riesco a spiegarmi questi sintomi, alla luce delle analisi eseguite: dal 26 novembre, giorno in cui ho iniziato tutto ad un tratto a sentirmi così, sono astenico, confuso, superficiale, non riesco a ricordare, ragionare, le giornate mi sfuggono ed io mi sento lontano, assente ed affrontare gli altri mi sembra improponibile con la mente così annebbiata. A tutto ciò si aggiunge un senso di instabilità e di dolenzia muscolo-articolare, occhi stanchi ed arrossati, a volte sento il cuore rimbombare nel petto.
Eseguite delle analisi di routine: emocromo in ordine, funzione tiroidea nei limiti, elettroliti nella norma e sostanzialmente tutto normale se non per un deficit di vitamina D (24 ng/dl) e per un lieve innalzamento dei livelli di bilirubina, sia totale che frazionata. Durante i giorni di tirocinio in ospedale (nell'ultimo periodo vissuti in maniera fin troppo superficiale e passiva per come avrei intenzione di affrontare questa professione) ho avuto modo di essere valutato da un otorino che ha escluso problemi vestibolari.
Scrivo nella sezione "Neurologia" perché da queste prime analisi non sembrebbero esserci alterazioni di natura organica ma in realtà, prima di avviarmi a considerare problematiche psichiche, vi chiederei aiuto in generale su come continuare il mio iter diagnostico, se conviene continuarlo o se devo adattarmi con pazienza a questo nuovo status, sperando sia un momento transitorio.
Sono pronto a fornire referti completi delle analisi ematochimiche.

Grazie per l'attenzione.
Alessandro
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Caro Collega,

è curioso che tutto sia avvenuto da un giorno all'altro, addirittura indichi una data precisa d'insorgenza della sintomatologia.
Visto da qui, il problema sembrerebbe di origine ansiosa, tuttavia prima di arrivare a questa conclusione è corretto escludere altre problematiche, per cui ti consiglio di effettuare prima una visita neurologica, il collega poi, in base ai riscontri della visita, ti dirà come procedere.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ci ho tenuto a riferire quella data perché ricordo perfettamente il momento in cui, mentre ero serenamente a tavola per la cena, ho percepito una sensazione "pre-lipotimica" con stordimento, instabilità, ottundimento che poi è parzialmente regredita, residuando però in questo stato di confusione ed alienazione che si trascina quasi invariato da quel momento al quale si sono aggiunte gradualmente astenia, dolori articolari, palpitazioni. O perlomeno questa è la mia percezione e la mia ricostruzione.
Per cui mi consiglia di continuare ad approfondire la problematica sottoponendomi primariamente a visita neurologica per poi procedere ad altre valutazioni?

Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Collega,

sì, ti confermo quanto detto precedentemente, effettua una visita neurologica, poi il collega valuterà come procedere in base all'orientamento diagnostico, cioè se richiedere ulteriori esami, impostare un’eventuale terapia o consigliarti un consulto presso un altro specialista.

Cordialmente
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Utente
Utente
Buongiorno, aggiorno dicendo che nel tempo la situazione è migliorata veramente poco, più che altro mi sto abituando a vivere con una marcia in meno. Il neurologo ha riscontrato solo una forte tensione cervicale e cefalica (che confermo) e mi ha proposto di iniziare con poche gocce di rivotril o amitriptilina soprattutto come miorilassante; in alternativa, degli integratori nutraceutici a base di magnesio. Ho preferito iniziare da questi ultimi in quanto il problema principale di questi mesi sono soprattutto l'ottundimento, la confusione ed il senso di irrealtà e sono francamente terrorizzato che terapie di natura psichiatrica possano precipitare la situazione e farmi perdere la lucidità che sto provando con tanta fatica a tenermi stretta.
Inizieró con degli integratori al magnesio, una visita oculistica (ho anche la percezione di aver una riduzione della acuitá, incapacità di concentrare l'attenzione su ciò che vedo e sento, occhi sempre umidi e stanchi) e proverò a rivalutare la situazione tra qualche tempo. Può essere questa una strada per ripartire?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Collega,

inizia con questi integratori, considera che non è possibile stabilire a priori se sia questa l’opzione migliore, poi in base ai risultati si vedrà come procedere.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Utilizzando una compressa al giorno di "Rilassando" percepisco un netto miglioramento delle tensioni muscolari a livello della testa e del collo, mi sento più focalizzato e, non da poco, quasi tornato a ragionare e ad essere normale. Come lei saprà, si tratta di integratori con magnesio ad alta biodisponibilitá e triptofano/precursori della 5-HT; il blister di compresse è quasi finito e la domanda sorge spontanea: riuscirò a mantenere questi miglioramenti una volta concluso il ciclo? Qual è il rischio di abitudine/dipendenza o di rebound utilizzando questi integratori?

Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Collega,

non è possibile stabilire se riuscirai a stabilizzare la buona condizione clinica una volta terminata la terapia.
Non c’è un rischio scientifico di assuefazione, dipendenza o rebound, al massimo potrebbe esserci di tipo psicologico.

Buona domenica
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la disponibilità e l'ascolto, nel nostro ambito sono virtù fondamentali. Per cui la ringrazio anche per gli insegnamenti e l'esempio che mi offre, in questa fase sto facendo veramente tutto ciò che è nelle mie possibilità per trovare la concentrazione e l'attenzione necessarie per affrontare questa professione.
Quest'oggi mi sottoporró ad una visita oculistica complessiva, ho la percezione che in queste settimane la mia acuità visiva si sia ridotta con conseguente profondo senso di fatica visiva; magari potrebbe essere causa o effetto di questo senso di stordimento e vertigine.

La terrò aggiornata, grazie.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Caro Collega,

quello che scrivi è una possibilità, cerca comunque di pensare il meno possibile questa Tua condizione e vivi la vita serenamente.

Buona giornata
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dopo
Utente
Utente
Aggiornamento: mi è stata riscontrato un deficit del visus ed ho iniziato ad utilizzare lenti per correggerlo (dx 0,5 sfe 0,5 cil - sx 0,75 sfe 0,5 cil), fundus indenne e pressione endoculare nella norma. Gli integratori al magnesio mi avevano aiutato un minimo ma, dopo averli assunti per circa un mese e mezzo, sono al punto di partenza: confuso, preda delle vertigini, goffo e fuori dalla mia persona. A ciò si aggiunge che avverto un forte senso di peso e debolezza dei muscoli della metà superiore del volto, che riesco comunque a muovere ma con discreta fatica, inclusa la rotazione verso l'alto degli occhi, ed inoltre un senso di astenia generalizzata che si acuisce in alcune parti della giornata, in cui sento le forze abbandonarmi e di essere ridotto ad uno straccio.
Temo una sintomatologia neurologica subdola o psichiatrica, infatti inizio ad essere preoccupato a 6 mesi dall'esordio di questa strana condizione: sto perdendo me stesso e la cosa mi porta giù, è come se percepissi che per me le cose possano precipitare da un momento all'altro con una diagnosi infausta e, a 26 anni, sento il tempo scivolare via e la fine incombente. Mi sono iscritto in palestra, vorrei studiare con piacere, cerco di gestire lo stress ma il mio corpo e la mia mente sembrano non collaborare, disconnessi e dissociati.
Un'altra visita neurologica? Pensare ad una RM? Temo di non riuscire ad essere più me stesso, non so se c'è tempo e possibilità per recuperare né il modo per poter recuperare.
Provo a parlarne con lei, a distanza è praticamente un'impresa ma conto sulla sua esperienza, la ringrazio da subito.

Saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Caro Collega,

ti sento depresso, è l’ora di iniziare una terapia diversa considerato che gli integratori non hanno dato i risultati sperati.
Effettua un’altra visita neurologica e riferisci le Tue preoccupazioni ed il Tuo stato d’animo al collega, sarà lui poi a stabilire cosa fare.

Cordiali saluti
[#12]
dopo
Utente
Utente
Credo stia subentrando anche un'alterazione del tono dell'umore, non è possibile avvertire con così tale imminenza la fine. Quasi che stia rinunciando a specializzarmi, a proseguire nel mio percorso in quanto sento dentro di me che non ne vale la pena, sento forte un declino psicofisico che mi porterà in breve tempo a perdere tutto. Consulteró un collega neurologo non con pochi timori (la nostra formazione spesso ci spinge a pensare al peggio) ma credo sia necessario affrontare seriamente la problematica.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Infatti parlavo di depressione... cerca di affrontare tutto serenamente e con fiducia.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Buonasera, torno a scrivere riguardo la mia problematica.
Ottundimento, vertigine e confusione persistono ma non voglio arrendermi a questa vita a metà per cui ho continuato ad insistere per cercare una soluzione, non mi sono ancora rassegnato ad accettare la causa psicologica o nessuna causa.

Per cui vi riporto il referto della RM encefalo+rachide cervicale (13/09):

- RM cranio smdc: lieve aumento di ampiezza della cisterna quadrigemina, per la verosimile presenza di una piccola cisti a tale livello (aracnoidea? della ghiandola pineale?). Utile approfondimento diagnostico mediante esame RM con mdc ev.
Piccola calcificazione della falce cerebrale in sede frontale.
Non si osservano ulteriori alterazioni di segnale nè processi espansivi intracranici. No processi espansivi dell'angolo pontocerebellare nè lungo il tratto intracisternale del VII e VIII nervo cranico.
Condotti uditivi e labirinti membranosi hanno regolare segnale.
Sistema venticolare e spazi liquorali periencefalici nella norma.

- RM rachide cervicale smdc: non si osservano alterazioni di segnale del midollo cervicale.
Al limite del campo di vista dell'esame si osserva, da D3 sino a fine campo (D5), sottile (2mm) e allungata alterazione di segnale di tipo liquorale centromidollare, come per lieve dilatazione del canale ependimale, che si consiglia di valutare per intero estendendo l'esame allo studio del rachide dorsale.
Minima salienza discale posteriore centrale in C5-C6 e C6-C7.
Canale vertebrale di ampiezza nei limiti.
Regolare allineamento dei metameri ossei esaminati.

Sono stato poi indirizzato presso un centro cefalee dato che soffro di emicrania sin dall'infanzia ed infatti il collega specialista mi ha diagnosticato un'emicrania trasformata, ritenendo questa sintomatologia continua e sfumata come un sorta di disturbo "di sottofondo" tra le crisi dolorose (che effettivamente sono sempre meno "crisi" e sfumano in questo senso di generale malessere) e pertanto mi ha consigliato di avviare una terapia di profilassi con GRADIENT 5mg 1 cp dopo cena per cercare di alleviare la confusione e la noia continua che avverto.

A questo punto chiedo se vi sono delle possibili osservazioni da parte dei colleghi di Medicitalia.it riguardo l'esito della risonanza magnetica ed eventuali commenti e riflessioni sulla molecola consigliatami in profilassi (accorgimenti, riflessioni, esperienze...), nonchè qualsiasi altra parola di supporto e consiglio.

Vi ringrazio.
[#15]
dopo
Utente
Utente
La seconda scelta propostami è stato il Rivotril, tutto un altro tipo di molecola e di effetti.

Quale posologia si indica per la cefalea tensiva? Nella vostra esperienza è risultata essere una scelta efficace?

Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

i farmaci utilizzati nella cefalea tensiva sono vari e appartengono a diverse categorie. Tra i più attivi ci sono alcuni triciclici a basso dosaggio.
Riguardo la posologia, resta individuale e non ci sono dosaggi prestabiliti, deve attenersi alla prescrizione dello specialista.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Il farmaco che per ora riesce a dare concreto sollievo alla vertigine e alla confusione e che invece mi fa tornare a soffrire quando lo sospendo è il MAG2. È un elemento suggestivo in questa diagnosi differenziale?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

il magnesio contribuisce al buon funzionamento del sistema nervoso e del metabolismo energetico per cui è normale che ne avverta i benefici.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Niente da fare. Sono approdato al Laroxyl per la gestione della tensione facciale, della testa e del collo associata a vertigini e confusione.
Avevo avuto avvisaglie con il magnesio ed ora mi rendo conto che forse il miorilassamento è la giusta strada da percorrere dati i discreti benefici. Ovviamente il fatto di dover assumere psicofarmaci rappresenta comunque un qualcosa che mi lascia un attimo in allerta: il collega neurologo mi ha consigliato 5-6 gocce di Laroxyl la sera e di aumentare gradualmente fino a 10. Leggo però sul bugiardino che la dose ideale sarebbe dai 30 ai 50 mg/die per le cefalee transive.
Qual è la vostra scuola di pensiero sulla posologia e sull'utilizzo di Laroxyl in quadri simili al mio? Grazie.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

il dosaggio del laroxyl nella cefalea tensiva è variabile da un soggetto all’altro. È buona norma iniziare con bassi dosaggi fino ad arrivare a quello terapeutico per il singolo paziente.
Spesso anche 10 mg (5 gocce) possono essere efficaci.

Cordialità