Tanto premesso, negli ultimi tre mesi gli episodi di emicrania oftalmica, tutti preceduti da breve

Dopo accurata visita oculistica, neurologica e campo visivo mi fu diagnosticata il 27/11/2002 un'emicrania oftalmica, gli episodi erano di due tre l'anno.
Dal 01/11/2008 sto effettuando una cura con interferone Pegasys 180 mg (una la settimana). I risultati sono abbastanza soddisfacenti, eccezion fatta per un ipertiroidismo che è in fase di verifica.
Tanto premesso, negli ultimi tre mesi gli episodi di emicrania oftalmica, tutti preceduti da breve aura che si manifesta con disturbi visivi della durata di 5/15 minuti con successiva emicrania di due/tre giorni. Nessun medicinale mi porta giovamento.
TRa gli effeti indesiderati del suddetto medicinale dice chiaramente che può portare emicranie, visione offuscate, però l'oculista sostiene che gli episodi di emicrania non hanno nulla a che vedere con la cura in corso.
Il domandone è questo: questo aumento di attacchi di emicrania è una conseguenza/effetto della curà? Quali potrebbero i suggerimenti/consigli da seguire per contenere gli attacchi? Quali medicinali (eventualmente) assumere?

p.s. Mi alleno in palestra da 25 anni con tre sedute settimanali di 75 minuti e la domenica vado a correre per 75 minuti.Mai preso nulla.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile utente,
mi spieghi meglio le caratteristiche di questa cefalea (tipo di dolore, durata, età di insorgenza per la prima volta, farmaci usati anche se inefficaci, ecc..) e quale tipo di disturbo oculare presenta e quando, cioè prima, durante o dopo l'attacco emicranico e quanto dura.
Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Gentile utente,

sebbene gli episodi di emicrania facciano parte della sua storia clinica, non è da escludere che il trattamento con peginterferon possa aver causato una accentuazione delle crisi di cefalea.
Fatta questa premessa, il farmaco precitato è ovviamente necessario per contrastare il problema di epatopatia in atto. A questo punto è necessario valutare, sulla base dei parametri ematochimici, se sia possibile instaurare un trattamento di prevenzione dell'emicrania da attuare per alcuni mesi con un farmaco caratterizzato da minimi effetti collaterali sulla funzionalità epatica.
Cordiali saluti ed auguri.

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BAT - ASL BARI

[#3]
dopo
Utente
Utente
Alla cortese attenzione del Dott. Antonio Ferraloro

Seguito Sua richiesta di ulteriori notizie Le comunico quanto segue.
La prima volta che ho avuto episodi del genere è stato all'incirca venti anni fa (oggi ne ho 51).
La caratteristica è sempre la stessa:
prima ho problemi di vista, non vedo bene, non riesco a mettere a fuoco, vedo nel complesso ma non nel dettaglio. Questo problema dura da 5 a 20 minuti durante i quali me ne sto al buio con gli occhi chiusi.
Subito dopo ci vedo nuovamente benissimo. Per due tre giorni successivi mi rimane il mal di testa o sul lato sinistro o sul lato destro o come se avessi un peso sulla testa. Avverto dolore solo se scuoto la testa. Il massimo del dolore lo avverto se faccio dei colpi di tosse o uno starnuto.
I medicinali che ho preso, senza alcun giovamento, oki, brufen , efferalgan e adesso tachipirina.
In attesa di una Sua gradita risposta la saluto cordialmente.
[#4]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile utente,
per contenere gli attacchi emicranici è consigliabile una terapia preventiva. In tal senso oggi disponiamo di un ampio ventaglio di farmaci. nel suo caso però la terapia dovrebbe essere prescitta di comune accordo tra il neurologo e lo specialista che la segue per il problema epatico (come giustamente consigliato dal collega Muciaccia) considerando lo stato attuale dell'epatopatia.
Cordialmente
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