Stato vegetativo dopo attacco cardiaco

Salve, la sera del 9 maggio 2009 mio padre (58 anni, fumatore, vita sedentaria e alimentazione poco corretta) è stato ricoverato per un attacco cardiaco dovuto all'occlusione di 2 coronarie, ed in seguito trasferito nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Pescara. Dopo essere stato intubato oggi è stato sottoposto ad una tracheotomia, e comunque si trova in stato vegetativo, in quanto ha gli occhi nn del tutto chiusi e sembra reagire agli stimoli, o comunque effettua piccoli movimenti(da quanto ho già letto, dovrebbero essere atteggiamenti tipici di chi si trova in questo stato).
Dall'EEG è risultato che c'è stata una "sofferenza diffusa al cervello ma non grave"(testuali parole del medico)dovuta all'ipossia causata dalla mancanza di afflusso sanguigno al cervello.
I medici adesso vorrebbero farlo trasferire in un ospedale più vicino a casa di mia madre, in attesa di trovare un centro idoneo alla riabilitazione.
Le mie domande sono queste:
quante sono le probabilità che mio padre possa tornare come prima, rimanere in stato vegetativo o non farcela?
Ci sono dei centri specializzati nella riabilitazione di persone in stato vegetativo, nelle vicinanze di Spezia o nelle vicinanze di Foggia(io abito a Spezia mia madre a Foggia)?
ringrazio anticipatamente di cuore chiunque sappia darmi un consiglio.
Sono disperato, mia madre passa 15 ore al giorno seduta fuori dal reparto a pregare, ed io sono preoccupato anche per lei oltre che per mio padre.
Essendo mia madre già vedova del mio padre naturale, ed avendo subito la perdita di un figlio 8 mesi prima del marito, ho paura per lei.
Scusate lo sfogo
di nuovo Grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
la Sua angoscia è comprensibile, ma, pur nei limiti della consulenza on-line, non mi pare che si possa parlare di stato vegetativo.
Cosa ha inteso il collega parlando di sofferenza diffusa non grave? Credo che siano stati eseguiti degli EEG, vero?
E' anche presto per parlare di stato vegetativo, ma ovviamente il mio parere qui va preso con molta cautela.

Cordialità ed auguri.