Sensazione di soffocamento

Gent.mi dott.ri,
vi scrivo per un parere circa una situazione che mi provoca molta ansia.

Ad agosto 2005 ho eseguito una RM dell’encefalo con angio-risonanza a causa di frequenti mal di testa di cui soffro da quando ero piccola.

I risultati sono stati negativi per entrambi, tanto che il neurologo ha espresso una diagnosi di emicrania da curare con appositi farmaci.

A settembre dello stesso anno ho cominciato a seguire un corso universitario molto impegnativo che mi ha provocato non poca tensione.

Tra fine anno 2005 e inizio 2006 ho avuto degli episodi che mi hanno molto preoccupata:

il 1^ episodio ha avuto i seguenti sintomi:
- sensazione di addormentamento al lato destro del volto (naso, orecchio guancia)
- tachicardia (dovuta alla paura)
- braccio destro e gamba destra come addormentati per pochi minuti ma il tutto accresciuto da ansia e tachicardia

a distanza di qualche giorno il 2^ episodio:
- con caratteristiche simili e
- sensazione di soffocamento,
- giramento di testa,
- sensazione di instabilità anche se ero seduta in treno.

Mi sono recata da un neurologo che, dopo avermi ascoltata e visitata con grande attenzione ha ritenuto di non dovermi far ripetere la RM in quanto recente e ha diagnosticato un “eccesso di stress” da curare con “eutimil” e “xanax”.

Sono andata avanti in questo modo, tra alti e bassi, fino a fine corso (giugno 2006). (per essere onesta non ho molto seguito la cura perché mi provocava sonnolenza) ma senza grandi miglioramenti nei sintomi.

Terminato il corso mi sono fermata, ho smesso di prendere le medicine e non ho avuto problemi.

A settembre 2006 ho ripreso scuola e dopo circa un mese ho avuto un episodio simile al nr. 1 dopo una lievissima discussione con una collega.

Negli ultimi giorni ho avuto altri due episodi durante i quali la mia ansia, ovviamente, si accresce a dismisura.

Ai sintomi descritti nel 1^ episodio si aggiungono:
- senso di addormentamento alla fronte e agli zigomi (come un velo)
- sensazione come di sbandamento
- gamba destra come se non fosse in linea con il corpo (come se facessi dei passi con una gamba penzoloni)
- difficoltà nell’utilizzo delle dita della mano destra (cioè se chiudo le dita per prendere qualcosa, se spalmo una crema con le dita unite e così via)
- sensazione come di essere divisa a metà nel corpo e come se ciò che accade nella perte destra del mio corpo non mi appartiene o non lo controllo.


Sono tornata per un controllo sempre dallo stesso neurologo, il quale mi ha consigliato di ricominciare la cura senza farmi ripetere alcun esame (RM, Ecodoppler o altro).

La mi domanda è:
i sintomi descritti sono compatibili con altre patologie quali: TIA o SM?
Devo andare da un altro medico o ricomincio la cura senza altro girare?

Sono molto confusa e devo dire preoccupata.

Vi ringrazio per la cortesia e saluto cordialmente
Angela
[#1]
Attivo dal 2006 al 2006
Neurologo, Psichiatra, Psicoterapeuta
Certamente il disturbo da Lei descritto va inquadrato in quanto può essere espressione di numerose patologie del sistema nervoso. Tra l'atro Le consiglio di sottoporsi ad un esame EEG( per escludere una patologia critica considerato il fatto che Lei parla di episodi presumibilmente di breve durata )e di rivolgersi al suo Neurologo di fiducia per approfondire la causa dei Suoi disturbi.
[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
La ringrazio Prof. è stato gent.mo.
a giorni scenderò dai miei genitori a napoli e cercherò di fissare una visita con un neurologo di fiducia
la saluto cordialmente

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