Sincope recidiva e eeg con privazione di sonno

Buongiorno dottori,
Mi trovo qui di nuovo a chiedervi un consulto su un referto eeg effettuato dopo privazione sonno:
In veglia tracciato di fondo costituito da ritmo Alfa circa 12 hz di basso voltaggio instabile reagente asimmetrico.

Presenti saltuari blauffees di attività teta con aspetto cuspidato (sharp waves) a espressione fronto temporale sinistra con frequente propagazione controlaterale omologa.

l iperpnea e la sli non modificano tracciato.

sonno non raggiunto.

Conclusioni: anomalie cuspidali focali fronto temporali sinistre.


Sintomi: a maggio malore nel sonno o al risveglio non ricordo nulla, mio marito mi ha trovato a terra dopo aver sentito il botto con trauma facciale.

Ricordo solo che avevo avvertito sensazione di essere spinta dal letto e sensazioni uditive strane che non riesco a spiegare.

La mattina stessa 3 sincopi consecutive.

A giugno nella notte nel sonno ho provato una sensazione stranissima uguale a quella che sento dopo che mi sto riprendendo dalle sincopi (torpore sensazioni uditive, non riesco a spiegarmi anche perché credo di essere in uno stato confusionale).

Stessa cosa si è ripetuta 2 settimane fa nella notte e la mattina 2 sincopi senza trauma.

A maggio dopo l episodio feci tac al pronto soccorso senza mdc e rm con contrasto e eeg standard.

Tutto nella norma tranne la tac che evidenziava formazioni calcifiche con orletto sclerotico nella cisterna fronto temporale sinistra.

La rm leucoecefalopatia multifocale.

Ma i 2 neurologici che hanno visionato i CD hanno detto che non è nulla di patologico.

Intanto dopo il secondo episodio il cardiologo dopo visita cardiologica ok e accertamenti neurologici negativi, ha deciso di impiantarmi un loop recorder.
In attesa della visita con il neurologo volevo un vostro parere.
Grazie
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Immagino che avrà già eseguito la visita neurologica.
Non si può escludere che alcune di quelle che lei chiama "sincopi" siano accessi epilettici. Questa ipotesi potrebbe essere confermata dall'attività irritativa registrata all'EEG.
In questi casi dubbi si procede con il criterio "ex adjuvantibus", eseguendo cioè una terapia indicata per la patologia sospetta e valutarne l'efficacia.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore, la ringrazio per la sua risposta. Si ho eseguito la visita e il neurologo sostiene che le anomalie riscontrate potrebbero essere degli artefatti o comunque dovute al fatto che non ho raggiunto il sonno. Inoltre sostiene che mancano segni tipici dell'epilessia: morsus, rilascio delle urine. E poi che è improbabile un'epilessia alla mia età senza problemi neurologici visto che la rmn all encefalo con mezzo di contrasto eseguita a maggio non ha evidenziato problematiche serie. Lei ritiene utile eseguire un altro eeg? La ringrazio.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Sì, se quei disturbi si ripetono.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-