A 4 mesi dal trauma cranico

Buongiorno,
vi ringrazio in anticipo per l'aiuto. Vi descrivo la situazione.
Mia sorella (30 anni, pillola) ha subito un colpo alla testa, un pannello di legno le è caduto in testa (circa 5kg) da circa 1metro di altezza, con la superficie pari (non con lo spigolo), nella parte posteriore-superiore della testa, centralmente. Forte dolore nel punto interessato, SOLO per il giorno stesso e il seguente. Nessun svenimento, no ferita né sanguinamento, no bernoccolo o rigonfiamento, no colore, no fastidi successivo. Pupille ok, No vomito, no amnesia, nessun disturbo che faccia pensare a commozione o trauma grave o lesione cerebrale. Abbiamo pensato che fosse perché è stata colpita 'bene' e non con lo spigolo', per cui non è stato fatto nessun esame (tac, Rm..). Non è stata assunta aspirina.
PERO'
L'UNICO vero dubbio che può rimanere è un sanguinamento interno, asintomatico, che possa creare un ematoma col tempo. Di questo ho paura. aspettare e rischiare? o fare qualcosa ora?

La domanda è, ora che sono passati 4 mesi e mezzo, si può stare del tutto tranquilli?
Nel corso di questi 4 mesi non c'è mai stato vomito,
ci sono stati due mal di testa rilevanti: uno nel 3° mese, descritto come "forte senso di pressione in testa in generale"; uno nel 4° mese, descritto come "forte mal di testa nella zona della fronte" (con lieve nausa senza vomito), tale da dover tornare a casa e sdraiarsi; dopo una dormita di un'ora è passato tutto il dolore e la persona ha potuto uscire e comportarsi normalmente. Il giorno dopo c'è stata un sentore che il mal di testa stesse tornando "da lontano", e con una tachipirina immediata è passato tutto definitivamente.
Sempre nel 4° mese mi ha riferito di avere avuto una leggera fitta simile a una scossa elettrica nella parte superiore della testa, dicendomi che ogni tanto si presentano queste fitte brevi anche a distanza di mesi tra loro, anche negli anni passati.

Quello che mi porta a scrivervi è il fatto di trovarmi in una situazione di mezzo: avere di fronte dei sintomi leggeri e una situazione generale che da un lato fa pensare alla normalità e quindi non giustificano un ricorso immediato a un esame (tac, rm), e che dall'altro lato non mi lasciano del tutto tranquillo in quanto non escludono del tutto la possibilità che ci sia in corso un accumulo di ematoma, o magari una pressione esercitata su un nervo (che magari determina le scosse).
C'è un quadro generale che già conosciamo (tendenza muscolo-tensiva, e 10 anni fa ha fatto tac per mal di testa, Negativa) e che riconduce tutto allo stress e quindi a nulla di più grave, ma allo stesso tempo NON significa che non ci possa essere in corso anche qualcosa di direttamente derivato dal trauma, asintomatico. Ho paura di peggioramenti, ma ho anche paura di montare un caso magari per nulla, e fare esami inutili e creare angoscia in lei che al momento non è assolutamente preoccupata per questo episodio

Se ritenete che sia necessario una TAC (o altro), quale motivo mi suggerite per giustificare un ricorso a tale esame dopo così tanti mesi?
Viceversa, dopo 4 mesi ritenete che sia tutto ok? se non facciamo niente (esami e farmaci) si rischia qualcosa? posto che il problema al massimo può essere un lebto sanguinamento? un colpo simile può anche aver spinto un nervo? se sì è grave?
Grazie INFINITE
[#1]
Dr. Rosamaria Bruni Neuropsichiatra infantile, Neurologo, Psichiatra, Neurofisiopatologo 165 2 3

Salve,

Cio che ci deve orientare e' l ' esame clinico neurologico.
esiste una focalita?' alterazioni dell equilibrio? vertigo? etc etc
pupilla?

La sintomatologia riportata e' una cefalea sporadica che risponde
al trattamento farmacologico.

Evidentemente l' esame neurologico e' dirimente.

Sebbene non ci sia indicazione ,una tac le eviterebbe tanta ansia e tanti dubbi forse infondati.
Pero comproviamolo.!

Le auguro il meglio e spero di averle apportato soluzioni e tranquollita'.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la velocissima e cordiale risposta,
ancora complimenti per il vostro servizio.
Concordo, ovviamente una tac risponderebbe a tutto, ma avrebbe dei contro: costo elevato, eventuali radiazioni, lunghi tempi di attesa che creerebbero ansia (che verrebbe subito somatizzata e creerebbe problemi di salute) nella persona in questione, che attualmente è tranquilla e non pensa minimamente a ciò
[#3]
dopo
Utente
Utente
per cui la domanda vera è:
non facendo subito l'esame strumentale si rischia qualcosa di concreto?
Non vorrei far fare la Tac per eliminarmi l'ansia (l'ansia mi passa se riesco a capire dal punto di vista medico quali sono i veri rischi di questo quadro sintomatico), la farei fare se riteniamo che questo quadro potrebbe portare a ernia cerebrale o danneggiamento di un nervo
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