Neurite ottica asintomatica?

Buongiorno, scrivo per mio marito.

Ha 68 anni, e il 16 giugno è stato ricoverato per una mielite (C3/C6), attualmente procede con buon recupero.

La rm ha evidenziato, oltre a questa infiammazione, anche sfumata alterazione di segnale (iperintensità in flair, non captante) e assottigliamento al nervo ottico di sinistra.
Mio marito non ha mai avuto sintomi ottici nè oculari.
È possibile che abbia avuto una neurite totalmente asintomatica?
Da bambino fu operato per severo strabismo all'altro occhio, che è rimasto pigro.
Dunque l'occhio con il nervo assottigliato è quello che vede meglio.
È da sempre astigmatico, ma con gli occhiali ha vista perfetta.
Anni fa ebbe un grosso trauma facciale.
In un uomo di questa età è possibile ipotizzare che il reperto sia di natura congenita/traumaica/ischemica?
Ho anche pensato che, pur essendo stato operato all'altro occhio, magari la sua conformazione di nascita era particolare.
Ci sono esami che possano fare luce sulla natura precisa di questo reperto?
Grazie, cordiali saluti
Dr. Ruggiero Paderni Oculista 549 38
Gentile sig.ra,

Occorre prima di tutto indagare la natura della mielite (autoimmune, compressiva, infettiva..?)
Immagino che in sede di ricovero lo abbiano sottoposto a specifici esami sierologici. Se così non fosse, sarebbe opportuno consultarsi con il neurologo.

Inoltre sarebbe utile che Suo marito si sottoponesse ad un esame dei potenziali evocati visivi al fine di valutare la risposta del nervo ottico.

Può essere di aiuto procedere con una valutazione neuroftalmologica.

La saluto cordialmente

Dr. Ruggiero Paderni
Medico Chirurgo Specialista in Oftalmologia
Responsabile Servizio Neuroftalmologia
www.ruggieropaderni.it

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Utente
Utente
Gentilissimo,
grazie per la risposta.
Al momento il neurologo propende per una forma autoimmune tipo mogad (per il tipo di infiammazione al midollo e la buona ripresa). Gli esami per gli anticorpi mog e Aqp4 sono risultati negativi ma stiamo aspettando ulteriore conferma con un test più sensibile (cba). Tutto il resto è ugualmente negativo.
Ha fatto i pev ed è in attesa di avere un responso.
So bene che queste forme danno sintomi agli occhi, ma di solito la manifestazione è eclatante. Mi pare più raro non avere avuto alcun sintomo. Pertanto avrei piacere di capire se ci possa essere una possibilità che, nonostante il sospetto, il reperto all'occhio sia incidentale, considerata età, storia clinica e visiva. Cordiali saluti
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Dr. Ruggiero Paderni Oculista 549 38
Esistono forme asintomatiche di mogad, per quanto meno diffuse. Non sempre il sintomo è eclatante.

Le ipotesi a poco servono se non sono suffragate da esami clinici e strumentali.

Perchè pensare ad un danno congenito quando è presente il sospetto di una patologia che tipicamente colpisce il nervo?

Attendete l'esito dei pev, che dovrebbe offrire qualche informazione in più. E valutate un controllo neuroftalmologico che consente di indagare con più precisione la funzione visiva.

La saluto cordialmente

Dr. Ruggiero Paderni
Medico Chirurgo Specialista in Oftalmologia
Responsabile Servizio Neuroftalmologia
www.ruggieropaderni.it

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Utente
Utente
Grazie.
Naturalmente attendiamo gli esiti.
La mia domanda nasceva dal fatto che, essendo stato ricoverato per mielite, siamo rimasti sorpresi di trovare un assottigliamento al nervo ottico, e sfumata alterazione non captante, senza alcun sintomo.
Allora ero interessata a sapere se la risonanza discerne con assoluta chiarezza la natura e anche l'anzianità di una lesione, perché mi chiedevo se in un uomo di questa età, con una storia passata di trauma facciale, pressione alta, fumatore, possa darsi un reperto simile non per forza esito di neurite.
Questo farebbe la differenza tra un esordio multifocale e uno con localizzazione singola, con prognosi differenti.
Grazie, la saluto cordialmente
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Dr. Ruggiero Paderni Oculista 549 38
Certo,

Il reperto sul nervo ottico non è obbligatoriamente correlato alla mielite.

Ma la risonanza non può darle grosse informazioni su quanto sia recente la lesione.

Più utile attendere l'esito dei potenziali evocati.
Inoltre andrebbero valutati altri parametri, tramite la valutazione neuroftalmologica. Occorre osservare il nervo ottico, le fibre nervose e molto altro.

La saluto cordialmente.

Dr. Ruggiero Paderni
Medico Chirurgo Specialista in Oftalmologia
Responsabile Servizio Neuroftalmologia
www.ruggieropaderni.it

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