Calazi multipli?

Cari Dottori, buongiorno!
Vi scrivo dalla Cina dove vivo da 3 anni.
Ad Ottobre 2009 e' apparsa un granulino nell'interno della palpebra superiore dell'occhio destro, posizione centrale. Nessun dolore, solo una sensazione di presenza di corpo esterno e leggera pressione sull'occhio quando a testa in giu'. In seguito ne e' apparso un altro piu' verso l'interno della palpebra.
Sono andata all'ospedale americano e mi hanno detto che si tratta di piccole cisti, dovute all'ostruzione di ghiandole lacrimali. Mi hanno detto che la prima, un po' piu' grande ma in ogni caso di dimensioni minuscole, poteva essere tolta con un piccolo intervento e che l'altra poteva eventualmente andarsene da sola. Ho fatto l'intervento a fine Gennaio e mi hanno prescritto un collirio antibiotico da applicare 6 volte al di' per una settimana e un gel da applicare la sera. A distanza di un mese e mezzo, proprio vicino al granulino operato (che e' ancora li', piu' o meno uguale) ne e' apparso un terzo! Ora ne ho 3, piccolissimi ma presenti e visibili se tengo l'occhio chiuso. Ho intenzione di tornare all'ospedale americano per farglielo notare ma vorrei rientrare in Italia per farmi visitare da qualcuno di piu' affidabile.
Mi sapreste gentilmente dire se secondo voi si tratta di calazi e come mai si stanno 'moltiplicando'? E' una cosa grave?
Posso fare degli impacchi di acqua tiepida la sera? L'operazione e' necessaria o si possono curare con qualche pomata/collirio?

Vi ringrazio infinitamente per qualsiasi consiglio potete fornirmi!
Un saluto dalla Cina
Maria
[#1]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima Maria,
UN SALUTO ALLA CINA!!
La sua è una CALAZIOSI!!
Il calazio unitamente all'orzaiolo, rappresenta una delle più frequenti lesioni acquisite della palpebra.
Le palpebre contengono alcune strutture annessiali particolari: le ciglia con annesse le ghiandole di Zeiss (gh. sebacee); le ghiandole di Moll,sudoripare modificate, e le ghiandole di Meibomio. Queste sono ghiandole sebacee olocrine inserite profondamente nel piatto tarsale e completamente indipendenti dai follicoli delle ciglia. Sono presenti in un numero variabile da 20 a 30 sulla palpebra superiore e da 10 a 20 in quella inferiore e producono un materiale lipidico normale costituente del film lacrimale.
Qualora si verifichi l'ostruzione del dotto escretore o quando una primitiva infezione batterica (orzaiolo interno) ne provochi la rottura,il rilascio del materiale lipidico nei tessuti circostanti produce una reazione da corpo estraneo costituita da istiociti, cellule giganti multinucleate, plasmacellule, eosinofili, linfociti e leucociti polimorfonucleati. Si costituisce così il calazio, un lipogranuloma che si sviluppa attorno alle ghiandole di Meibomio. La diagnosi differenziale principale va posta con l'orzaiolo, infezione batterica a carico del bulbo pilifero e/o delle ghiandole di Zeiss (orzaiolo esterno) o delle ghiandole di Meibomio (orzaiolo interno), il più delle volte sostenuta dallo Staphylococcus aureus.
Può regredire in circa una settimana o si incista ed allora resta.
Il calazio è quindi una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da
palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze sterili medicate preconfezionate.
I soggetti affetti da calaziosi vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esmi dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc.Quindi è bene controllare funzionalità epatic,alterazioni della colecisti e dell'intestino e/o del colon!!

Un caro saluto.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Prof. Siravo,
Grazie infinite per la sua esauriente risposta.
Credo che si tratti proprio di calazi incistiti, sono infatti presenti da mesi... Vorrei sapere come trattarli farmacologicamente senza ricorrere nuovamente ad un intervento chirurgico. L'uso di impacchi di acqua tiepida puo' fare regredire i calazi incistiti?
La ringrazio ancora e Le invio un caro saluto.
M
[#3]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
purtroppo se si sono incistati l'unica alternativa è il reintervento!!
Quando il trattamento conservativo fallisce si può ricorrere(se proprio non si vuol reintervenire) all' infiltrazione di 0.05-0.2 ml di Triamcinolone 5 mg/dL, che determina la guarigione delle lesioni entro 1 o 2 settimane, questo approccio terapeutico si è dimostrato più efficace rispetto al solo trattamento conservativo.
In ultimo si può ricorrere al curettage transcongiuntivale del granuloma. Qualunque sia la scelta terapeutica è bene tenere presente che la presenza di calazi a livello della palpebra superiore può determinare un transitorio appiattimento della porzione centrale della cornea con conseguente diminuzione del visus, peraltro reversibile a seguito della guarigione.
Un caro saluto
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