Miopia (non stabile?), lasik, etc.

Ho 44 anni, maschio, e per quanto possa sembrare strano, la mia miopia sembra non essersi ancora stabilizzata. Circa due anni fa ho fatto l'ultimo controllo, presso oculista di primissimo livello (dott. Tassinari a Bologna), ed è risultato un deficit di 5 diottrie in ciascun occhio. Già allora avevo la netta impressione che la miopia non fosse ancora stabile, impressione confermata oggi, dato che, a distanza di circa 2 anni ho la certezza che, con gli stessi occhiali e lenti, ci vedo un po' peggio di prima (potrebbe essere un calo di 0.25, ma comunque c'è sicuramente stato). All'epoca, l'oculista, dopo attento esame, mi disse che gli occhi erano in perfetto stato ed ero un paziente ideale per l'intervento di correzione. Alla mia osservazione che la miopia non mi pareva ancora stabile (e nemmeno oggi, a quasi 2 anni di distanza!) è rimasto piuttosto stupito, e senza comunque farmi alcuna pressione, mi ha detto: "Be', non vorrà aspettare di farlo a 50 anni!". Preciso ancora che il bravissimo dott. Tassinari mi ha semplicemente proposto l'eventualità dell'intervento, senza naturalmente nessuna "pressione" da parte sua.
Domanda: il mio caso (miopia che pare non essere totalmente stabilizzata a 44 anni) è un caso così raro? E, se volessi procedere all'intervento, è vero che esso tende a fermare un eventuale peggioramento in corso della miopia e quindi magari non devo preoccuparmi se la miopia non è del tutto stabile?
Altra domanda: attualmente da vicino ci vedo benissimo (una vera vista di falco - ma da vicino :-)) - nel senso che vedo anche caratteri minuscoli). Con gli occhiali per miopia con gradazione -4.75 vedo piuttosto bene da vicino (anche se ovviamente li tolgo quanto devo leggere da vicino!). Invece con le lenti a contatto stessa gradazione -4.75 (le uso non più di otto/dieci volte al mese a dir molto, e uso lenti morbide giornaliere e per max 5/6 ore), faccio una certa fatica a distinguere i caratteri molto piccoli da vicino, soprattutto in condizioni di luce non ideale, e devo allontanare leggermente il giornale, per esempio. Anni fa, con miopia minore e quindi con lenti a contatto con minore correzione, avevo certamente meno difficoltà a leggere da vicino. Ripeto che, senza correzione, da vicino ho attualmente una vista più che perfetta e vedo anche i caratteri minuscoli. Il mio dubbio è: se e quando facessi l'intervento di correzione della miopia, rischio poi di trovarmi ad avere magari abolito gli occhiali da lontano ma a iniziare a usarli per leggere da vicino?
In casi come il mio (ovviamente previa visita per idoneità), le lenti intraoculari potrebbero essere un'alternativa? Possono cioè, a distanza di tempo, essere sostituite tramite un altro intervento, nel caso ci fosse bisogno di modificare la correzione?
Tutto questo precisando che non ho nessuna frenesia per fare l'intervento.
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Dr. Diego Micochero Oculista 1.4k 61 20
Se la miopia non è stabilizzata bisogna considerare attentamente la possibilità di intervenire, in quanto un eventuale calo visivo successivo all'intervento potrebbe costringerla ad usare nuovamente occhiali o lac.
Detto questo, deve essere chiaro che, una volta azzerata la miopia, la presbiopia si manifesterebbe, costringendola all'uso di lenti correttive per vicino ( in altre parole non vedrebbe più ad occhio nudo le parole piccole da vicino ).
Chiariti questi due punti fondamentali, la decisione come sempre va presa dal paziente avute tutte le spegazioni del caso fornite dal chirurgo.
Questi punti fondamentali valgono sia per una correzione con laser che per una con lente intraoculare ( che io sconsiglierei per una miopia di media entità come la sua.
Cordialmente

DOTT.DIEGO MICOCHERO
DOTTORE DI RICERCA e già PROFESSORE a c.dell' UNIVERSITA' di PADOVA
Corso del Popolo, 21 PADOVA
340 5240373-338 8718992

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