Trombosi vena retinica

nel mese di aprile-07 ho avuto una emorragia intraretinica (anomala nel suo aspetto). Dopo pù di un mese una vera trombosi (OVCR)sempre all'occhi detro e l'OCT evidenzia un'imponente edema ma nessuna zona ischemica. Il mio oculista mi ha detto che l'eventuale trattamento laser serve solo a limitare danni e complicanze ma la vista non la recupererò. Mi chiedo se è olo l'edema a mascherare e impedire la vi9sione è possibile far riassorbire l'edema con qualche terapia?

grazie
Carlo
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
caro carlo
per piacere mi fornisca qualche dato in piu della fluorangiografia,e dell'oct, ma se c'è edema perchè non fare avastin o lucentis?
Ne parli con il buon Cesare Forlini a ravenna.

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
mi permetto di aggiungere

" Le retinopatie ischemiche e quelle essudative generalmente condividono diversi patterns clinici ed angiografici come essudati, rarefazione della rete capillare retinica tipica delle aree ischemiche di non perfusione, dilatazioni microaneurismatiche, teleangiectasie microvascolari, neovascolarizzazione retinica e/o del disco ottico, emorragie retiniche e/o endovitreali, vasi retinici iperpermeabili con essudazione e precipitati lipidici intraretinici, neovascolarizzazione del segmento anteriore.

FARMACI ANTI VEGF SONO

AVASTIN , MACUGEN e LUCENTIS

AVASTIN® (bevacizumab) ovvero un anticorpo monoclonale umanizzato anti-VEGF, prodotto mediante la tecnica del DNA ricombinante, che ha dimostrato di possedere spiccate attività antiangiogeniche/antiedemigene e di arrestare la genesi vascolare della malattia.

MACUGEN® (pegaptanib sodico): Il MACUGEN® è fornito come soluzione acquosa senza conservanti contenente pegaptanib sodico alla concentrazione di 0.3 mg/100µL, in siringa sterile monouso di 1 ml del tipo USP I con ago da 27 gauge, iniettando 0.1mL.

LUCENTIS (Ranibizumab). Il ranibizumab è un frammento anticorpale umanizzato derivato dal bevacizumab che lega e blocca tutte le forme di VEGF nello spazio extracellulare.
Rispetto al bevacizumab, Lucentis è una molecola più piccola che ha delle proprietà peculiari quali il piccolo raggio e il minor peso molecolare (48 kD) che giustificano la maggior capacità di penetrare tutti gli strati della retina e quindi di diffondere nello spazio sottoretinico dopo somministrazione intravitreale.
Il meccanismo di azione consiste nell’inibizione della crescita neovascolare e nella riduzione della permeabilità vascolare.
Il farmaco viene iniettato per via intravitreale per massimizzare l’effetto inibitorio del VEGF nella retina mentre si minimizza l’inibizione sistemica del VEGF e non si interferisce con il suo ruolo fisiologico nei tessuti dei territori extraoculari.

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dopo
Utente
Utente
Egr prof. Marino,

anzitutto la ringrazio per le risposte datemi. Provvederò, dopo scansione dei doc immagini (FAG/OCT)di tentare ad inviarglieli,in modo che possa avere idea precisa della situazione. Per quanto riguarda gli anti-VEGF mi è sembrato di capire che hanno azione "preventiva" per evitare le complicanze di una conseguente e successiva neovascolarizzazione, ma la mia attuale preoccupazione è se (e come) possibile eliminare l'edema?

P.S. come posso farLe pervenire degli allegati formato JPEG?

Grazie e cordiali saluti
Carlo - Forlì
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
carlo provi su
l.marino@auxologico.it

oppure vada a trovare il mio amico CESARE FORLINI a RAVENNA