Emovitreo trazioni vitreoretiniche

Salve. Vi racconto brevemente la mia storia. Ho 23 anni e mai in vita mia avuto problemi oculistici se non una leggerissima miopia di 1.50. Premetto che faccio da circa due anni un lavoro molto faticoso, in cui sollevo pesi e faccio numerosi sforzi e piegamenti per circa 7 ore al giorno. La mattina del 30 Ottobre, al lavoro inizio a vedere 2-3 macchie scure nella parte superiore dell'occhio. Il 31 queste macchie diventano dei filamenti e noto anche un leggero offuscamento. Mi reco dall'oculista e subito mi dice Emovitreo con sospetto sollevamento retinico, la sera stessa mi fa il laser e mi mette in contatto con i medici del reparto Oculistica dell'ospedale di Acquaviva delle Fonti (BARI).
Lunedì 6 dopo vari controlli mi ricoverano per numerosi esami. Premetto che, non ho patologie di nessun genere e alla domanda se avessi subito traumi non sapevo che rispondere se non che il 19 di Ottobre mi fossi lanciata con il paracadute da un'altezza di 4mila metri. (Non so se si tratti di un vero e proprio trauma). Vengo dimessa perché pare non ci sia nessun sollevamento retinico, e tornando a casa continuo la terapia con Vessel in cp e una dieta ricca di acqua e sali minerali. Vengo visitata periodicamente e la situazione sembra sempre stabile. Una mattina dopo 6 starnuti dovuti ad un brutto raffreddore, inizio a vedere dei fulmini (lampi) laterali. Corro a visita e mi viene detto che "persiste laccatura ematica, ematoma coideale pressoché riassorbito. Presenza di echi a medio alta reflettività in camera vitrea che presentano aree di contatto con la superficie retinica". Vengo rimandata a casa con l'aggiunta di Deltacortene 25mg, 1 cp al mattino. Tra 7 giorni devo tornare a controllo.
Vorrei chiedere, che mi venisse spiegato possibilmente in parole semplici:
1- perché la prescrizione di Cortisonici, come vanno ad agire/placare il mio problema.
2- aspettando ce la possibilità che si creino fori retinici o un distacco di retina. Crede anche lei che aspettare sia la migliore soluzione?
3- Conosce il reparto di oculistica sopra citato? Mi hanno fatto un' ottima impressione, davvero un equipe competente ma un parere in più penso non guasti.
4- la causa può essere attribuita al paracadute, ad una retina disidratata e un lavoro usurante?
È più di un mese che sono a riposo assoluto, e non ho risultati se non negativi...questo mi porta ansia e preoccupazione di star aspettando invano sprecando solo del tempo.
Grazie in anticipo per le risposte.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
sue domande

1- perché la prescrizione di Cortisonici, come vanno ad agire/placare il mio problema.

risposta
riducendo drasticamente la reazione infiammatoria vitreale ed evitando trazioni vitreo-retiniche

2- aspettando ce la possibilità che si creino fori retinici o un distacco di retina. Crede anche lei che aspettare sia la migliore soluzione?
risposta
SI certo
anche il riposo aiuta

3- Conosce il reparto di oculistica sopra citato?

risposta
il dottor Tommaso Miceli Ferrari è un caro amico e davvero un bravissimo oculista , i colleghi sono molto preparati e l'Ospedale è molto bene attrezzato.
E' in ottime mani.


4- la causa può essere attribuita al paracadute, ad una retina disidratata e un lavoro usurante?

risposta
al paracadute , se ha subito uno strappo : era un lancio vincolato?
Retina disidratata?? mi giunge nuova e non esiste
lavoro usurante?
quale è il suo lavoro usurante?
usa la pillola?
ha controllato i fattori di coagulazione?
è anemica?

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la prontezza di risposta.
Sono sicura di essere in buone mani, me ne danno la certezza ad ogni visita che faccio; Quando poi sono a casa ci penso e mi sorgono ulteriori domande che non so a chi rivolgere senza aspettare la prossima visita.
Allora:
- É stato un lancio in tandem, quindi attaccata ad un istruttore.
- Sono un Operatrice Socio Sanitaria, in una clinica per anziani con problemi di mobilità (rotture di femore ecc): le garantisco che sollevare pesi è all'ordine del giorno.
- Per retina disidratata intendo: prima di questo problema bevevo si e no un litro scarso di acqua al giorno, e non mangio assolutamente nessun tipo di frutta. Questo può aver inciso?
- Non assumo la pillola, e non risulto anemica.
È il caso che faccia degli esami (PT)?
Grazie ancora.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
si esegua per piacere i test per la coagulazione ed emocromo
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dopo
Utente
Utente
Salve Dottore,
infine ho eseguito anche una fluorangiografia che ha dato come esito: vasculopatia retinica periferica, sindrome di Eales, ad entrambi gli occhi!
Mi sa dire qualcosa di più riguardo a questa malattia? Eziologia? Porta a cecità sicuramente? Come devo agire?
Devo cominciare delle sedute di laser per bruciare le aree degenerative, se ho capito correttamente.
Grazie.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
MALATTIA DI EALES fa parte delle malattie rare

Codice esenzione : RF0210

La malattia di Eales e caratterizzata da ricorrenti emorragie retiniche e vitree associate a periflebite retinica.
Questa malattia oftalmologica talvolta e associata a manifestazioni del sistema nervoso centrale.
Le complicazioni della malattia di Eales possono portare a perdita della vista.
L'acuita visiva aumenta dopo vitrectomia nella maggior parte dei pazienti con tali complicazioni e rimane stabile nel follow-up a lungo termine .
La malattia di Eales è una perivasculite primaria retinica ad eziologia indeterminata osservata soprattutto nel subcontinente indiano e raramente nell’Est.
La dimostrazione della presenza del DNA del M. Tubercolare ottenuta tramite la tecnica nPCR in un numero significativo di membrane epiretiniche di pazienti con la malattia di Eales, mette in evidenza un probabile ruolo di questo batterio nella patogenesi di questa complessa condizione clinica
Gli antigeni retinici possono entrare in gioco nell'eziopatogenesi della malattia di Eales.
Un agente esterno potrebbe portare all'esposizione di antigeni retinici uveopatogenici del sistema immunitario normalmente sequestrati, portando ad una risposta immunitaria eccessiva nell'occhio
La malattia di Eales non è mai riconducibile ad una singola causa. La flebite retinica, variabile per gravita` ed andamento, sembra essere causata da molti fattori e da piu meccanismi eziopatogenetici. Alcuni dei casi di flebite retinica riscontrabile nella malattia di Eales, potrebbero essere riconducibili alla tubercolosi tramite infezione diretta o tramite una reazione di ipersensibilita. L'infiammazione venosa retinica conduce ad occlusione venosa infiammatoria: BRVO o CRVO. L'intero spettro clinico della malattia di Eales puo essere spiegato sulla base di questo evento patologico. Nella maggior parte dei casi il meccanismo della flebite sembra essere immunopatogenetico. Forti indicazioni suggeriscono che i vasi retinici sensibilizzati, specialmente venosi, sviluppano l'infiammazione come reazione di ipersensibilita causata dalla circolazione di immunocomplessi circolanti originati da cause diverse. La presenza di alcune proteine anomale puo essere associata all'angiogenesi. Alcuni casi di flebite con formazione di noduli, infiltrazione massiva o completa occlusione di segmenti venosi sembra essere spiegata dalla infezione tubercolare diretta. Ci si attende che le cause della flebite retinica siano identificate grazie ai dati accumulati da studi istopatologici e immunopatologici su campioni intraoculari e di sangue. La preponderanza maschile in questa patologia suggerisce il possibile ruolo degli ormoni sessuali o di fattori genetici legati al sesso.
Lo scopo del trattamento e ridurre la vasculite retinica, l'associata vitreite e ridurre il rischio di emorragie vitree da neovascolarizzazione. La fotocoagulazione laser, la crioterapia e la vitrectomia sono la modalita di trattamento attualmente in uso nella malattia di Eales. Il periodico esame del fundus associato all'angiografia con fluoresceina e la fotocoagulazione precoce sono essenziali nella gestione di questa malattia. La vitrectomia dovrebbe essere consigliata nell'emorragia vitrea non rimossa e nelle alterazioni vasoproliferative retiniche
Possono portare a risultati altamente soddisfacenti: il trattamento con corticosteroidi orali associati a farmaci antitubercolari in casi selezionati durante la fase attiva della flebite; l'ablazione selettiva retinica delle parti interessate da retinopatia proliferativa tramite fotocoagulazione o crioablazione; la chirurgia vitro-retinica nei casi di emorragia vitrea non risolventisi o nelle complicazioni associate alla gliosi
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dopo
Utente
Utente
Mi sa dire di centri specializzati che si occupano di malattie rare dell'occhio come questa?? Al sud ma anche al nord Italia!!
Ora sto facendo tutta una serie di esami del sangue, (la mantoux è risultata negativa) e sono controllata anche da un'immunologa. Devo eseguire un rm encefalo con e senza contrasto, ho eseguito una tipizzazione tissutale hla I e II classe, mi saprebbe suggerire altri esami??