Continua infezione gengivale

Buonasera,

Ho una dentatura sana e regolare, salvo per i quattro incisivi inferiori (sono ammassati, con poco spazio tra di loro e pure stortini).

Due anni fa ebbi un’infezione a tutta l’area, risolta con una pulizia, erreflog collutorio è un ciclo di Augmentin.

Tutto ok fino a novembre 2023, quando arrivò a farmi visita un ascesso parodontale localizzato.
Ciclo di Augmentin e curettage sembravano aver risolto, sennonché si ripresentò ancora un leggero ascesso (con piccola fistola).
Altro ciclo di Augmentin per chiudere il cerchio.

Circa 10 giorni fa ho notato che tra gli altri denti (ma non dove ho fatto il curettage) c’è una sostanza che sembrerebbe pus, fuoriesce premendo leggermente la gengiva.
Non ho dolore, ma c’è una leggera mobilità e ho la consueta sensazione di allungamento con masticazione un po’ irregolare.

Il dentista mi ha visitato e stabilito di fare una nuova pulizia (tra 10 giorni da oggi, l’ultima era stata effettuata 6 mesi fa) e procedere a splintaggio per limitare i danni all’osso (nella panoramica di meno di due anni fa era ok).
Mi ha anche prescritto l’Augmentin, da prendere nel caso fosse esploso un nuovo ascesso (mi trovo in vacanza).

Ora, non ho dolore ma il pus continua a esserci (ma sarà pus?
Non ha sapore e non ho alitosi) e la masticazione è ancora innaturale.
Mi chiedo se sia il caso di cominciare il terzo ciclo di antibiotico nell’arco di un mese e mezzo (!! ! ) o se posso attendere l’appuntamento per la pulizia con serenità.
Sono molto attento e ci tengo ai miei denti, non voglio che la situazione degeneri, anche se in effetti è identica a quando mi ha visto l’ultima volta, settimana scorsa.
Consigli in attesa che lo richiami lunedì?
Grazie mille!
[#1]
Dr. Giovanni Auletta Dentista, Ortodontista 1.5k 35
Gentile utente lo splintaggio dei denti non successivo ad un trattamento ortodontico è un trattamento al limite in caso di notevole mobilità dentaria.
A tal riguardo ritengo che una sola seduta di igiene sia assolutamente insufficiente.

Le consiglio quindi che le venga fatto un approfondimento diagnostico,per pianificare la corretta terapia parodiontale.

La risposta ha il solo scopo informativo.

Dr.Giovanni Auletta

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