Un trattamento più breve, c'è una riduzione dell'eventuale tossicità
Gentili dottori,
mi chiamo Melinda e ho 32 anni, a settembre del 2009 inizia il mio incubo…un nodulo al seno sinistro che al inizio sembra un tumore benigno l’ecografia mammella bilaterale: strutture fibroghiandolari molto ben rappresentate e relativamente omogenee, piuttosto prominenti in sede supero-esterna destra ma senza elementi focali degni di nota. In corrispondenza invece della tumefazione palpabile tra i quadranti superiori di sinistra si apprezza nodulo ipoecogeno di 2.5cm medio-profondo, a margini polilobati e con scarsa vascolarizzazione al power-Doppler, nonché assenza di adenopatie ascellari sospette. Per quest’ultima considerazione il nodulo potrebbe essere eventualmente compatibile con fillode, ma resta comunque necessario procedere ad ulteriori accertamenti.
Mammografia bilaterale:Mammlle intensamente radiopache per abbondante presenza di struttura fibronodulare condizionante scarso contrasto intrinsec. A sinistra tra i qudranti superiori a sede dela nota formazione etero formativa, addensamento apparentemente a contorni regolari con diametro massimo di circa 4cm. Non evidenza di micro calcificazioni patologiche bilateralmente.
Continuo con l’esame istologico, recettori estrogeni e progestinico, core biopsy…diagnosi neoplasia scarsamente differenziata, G3
Risultato degli esami immunoistochimici effetuati:
ER-ICA Proporzione di cellule positive nella sezione esaminata: 0 e <1%
PgR-ICA Proporzione di cellule positive nella sezione esaminata: 0<1%
P185 C-Erb-B2(neu):2+(debolmente positivo)
AE1/AE3: positive
Snomed
T-1749
Stadio clinico T2N0M0 (stadaizione con PET total body negativa)
Senologo, oncologo io stessa increduli (non ci sono casi nella mia famiglia di tumore) decidono la terapia: somministrazione di un trattamento chemioterapico primario secondo lo schema Adriamicina+Taxolo q21 x 3 cicli e CMF 1.8 q 28 x 3 cicli. Al termine verrà attuato intervento chirurgico.
Cortesemente qualcuno mi potrebbe spiegare se questa terapia è giusta ?
Mi hanno detto che questo è un trattamento più breve, c’è una riduzione dell’eventuale tossicità a livello neurologico, tuttavia, è possibile che NON ABBIA NESSUN BENEFICIO da un punto di vista medico…
Grazie anticipatamente
Melinda
mi chiamo Melinda e ho 32 anni, a settembre del 2009 inizia il mio incubo…un nodulo al seno sinistro che al inizio sembra un tumore benigno l’ecografia mammella bilaterale: strutture fibroghiandolari molto ben rappresentate e relativamente omogenee, piuttosto prominenti in sede supero-esterna destra ma senza elementi focali degni di nota. In corrispondenza invece della tumefazione palpabile tra i quadranti superiori di sinistra si apprezza nodulo ipoecogeno di 2.5cm medio-profondo, a margini polilobati e con scarsa vascolarizzazione al power-Doppler, nonché assenza di adenopatie ascellari sospette. Per quest’ultima considerazione il nodulo potrebbe essere eventualmente compatibile con fillode, ma resta comunque necessario procedere ad ulteriori accertamenti.
Mammografia bilaterale:Mammlle intensamente radiopache per abbondante presenza di struttura fibronodulare condizionante scarso contrasto intrinsec. A sinistra tra i qudranti superiori a sede dela nota formazione etero formativa, addensamento apparentemente a contorni regolari con diametro massimo di circa 4cm. Non evidenza di micro calcificazioni patologiche bilateralmente.
Continuo con l’esame istologico, recettori estrogeni e progestinico, core biopsy…diagnosi neoplasia scarsamente differenziata, G3
Risultato degli esami immunoistochimici effetuati:
ER-ICA Proporzione di cellule positive nella sezione esaminata: 0 e <1%
PgR-ICA Proporzione di cellule positive nella sezione esaminata: 0<1%
P185 C-Erb-B2(neu):2+(debolmente positivo)
AE1/AE3: positive
Snomed
T-1749
Stadio clinico T2N0M0 (stadaizione con PET total body negativa)
Senologo, oncologo io stessa increduli (non ci sono casi nella mia famiglia di tumore) decidono la terapia: somministrazione di un trattamento chemioterapico primario secondo lo schema Adriamicina+Taxolo q21 x 3 cicli e CMF 1.8 q 28 x 3 cicli. Al termine verrà attuato intervento chirurgico.
Cortesemente qualcuno mi potrebbe spiegare se questa terapia è giusta ?
Mi hanno detto che questo è un trattamento più breve, c’è una riduzione dell’eventuale tossicità a livello neurologico, tuttavia, è possibile che NON ABBIA NESSUN BENEFICIO da un punto di vista medico…
Grazie anticipatamente
Melinda
[#1]
Gentile Melinda,
una chemioterapia neoadiuvante è procedura corretta. Peraltro i farmaci che vengono impiegati sono idonei per la patologia. Successivamente all'intervento chirurgico a mio avviso si dovrà procedere anche a chemioterapia adiuvante ed eventuale radioterapia sulla parete a seconda di quanto emergerà dal quadro istologico definitivo.
Un grande in bocca al lupo
Resto a disposizione
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
una chemioterapia neoadiuvante è procedura corretta. Peraltro i farmaci che vengono impiegati sono idonei per la patologia. Successivamente all'intervento chirurgico a mio avviso si dovrà procedere anche a chemioterapia adiuvante ed eventuale radioterapia sulla parete a seconda di quanto emergerà dal quadro istologico definitivo.
Un grande in bocca al lupo
Resto a disposizione
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Concordo che si tratti di una procedura corretta per poter procedere ad una terapia conservativa.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#4]
Talvolta già dopo i primi 2 cicli si registrano remissioni significative
http://www.senosalvo.com/iuvante.htm
http://www.senosalvo.com/iuvante.htm
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.5k visite dal 27/10/2009.
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