Adenocarcinoma tipico dell'endometrio

Spett.le Dott.,
le scrivo per un problema riguardante mia moglie di anni 38 essendo nata il 15/05/1968.
INFORMAZIONI :

- Marzo 2004 : durante un’isteroscopia volta a capire perché mia moglie non rimanesse incinta, dopo essere stata sottoposta anche a trattamenti ormonali, viene notato un polipo nell’endometrio. Dopo l’esame istologico ne viene evidenziata la natura maligna.
- 9 Aprile 2004 : mia moglie viene operata – eseguita isterectomia con conservazione degli annessi.

MACROSCOPIA : Utero senza annessi del peso di g 70, a parete ispessita e fibromatosa, (spessore massimo di cm. 2,2). Cavità uterina di cm 8,4 x 3,7 di cui cm 4,2 di corpo. A livello del corpo, a cm 1,5 dal fondo, lesione polipoide sessile biancastra che si estende circonferenzialmente per cm 2,2 e longitudinalmente 1,5. Al taglio non si osserva infiltrazione macroscopica della parete miometriale. Macroscopicamente indenni da neoplasia gli osti tubarici bilaterali e l’ostio uterino interno. Si eseguono sezioni multiple con inclusione in toto dell’endometrio, di cui una sezione di parete anteriore ed una di parete posteriore per l’esame intraoperatorio. Presenza inoltre di multipli nodi intramurali di colore bianco-bunastro, al taglio di aspetto fascicolato, il maggiore di cm 3,2. Nel canale cervicale minute cisti mucose. Sparse erosioni alla portio.

MICROSCOPICA : sulla base di un endometrio proliferativo si osserva un polipo glandulo-iperplastico con iperplasia complessa con atipie e con multipli focolai di adenocarcinoma con le seguenti caratteristiche :

ONCOTIPO . Adenocarcinoma tipico (variante adenosquamosa)
GRADING ISTO-ARCHITETTURALE : alto
GRADING NUCLEARE : GRADO I
FATTORI PROGNOSTICI : reazione linfocitaria NO reazione desmoplastica NO mitosi : 9 in 10 HPF
TIPO DI INVASIONE : ASSENTE
INVASIONE DI VASI LINFATICI : assente
INFILTRAZIONE DI VASI EMATICI : assente

ALTRO focolai di adenomiosi nella parete uterina. I nodi macroscopicamente descritti corrispondono a leiomiomi titpici con vistosi fenomeni involutivi fibrosclerotici, comunque senza carattere di atipia ( <5 mitosi/10 HPF).

DIAGNOSI : ADENOCARCINOMA ENDOMETRIALE INTRAMUCOSO, NELLA VARIANTE ADENOSQUAMOSA. ADENOMIOSI E LEIOMIOSI DELLA PARETE.

MATERIALE INVIATO - Free fluid e Washing peritoneale

DIAGNOSI – NEGATIVA LA RICERCA DI CELLULE TUMORALI MALIGNE.

Nei tre anni successivi all'intervento (eseguito da un'equipe della quale faceva parte il suo ginecologo) come follow up le è stata prescritta una Risonanza Magnetica ogni anno, un'ecografia transvaginale ed un paptest inizialmente ogni 4 mesi che successivamente sono diventati 6.
In ottobre, in occasione della penultima visita ginecologica, ci fu detto che alla visita successiva in marzo, essendo ormai passati 3 anni, pur continuando con le visite di controllo, dovevamo ritenere la pratica chiusa. Questa notizia, come lei potrà immaginare ci riempì di gioia perchè ci sembrava di uscire da un lungo incubo. Mercoledì scorso, il giorno 28 Marzo, siamo andati alla nuova visita ed ANCORA PRIMA CHE LA VISITA INIZIASSE, appena entrati nello studio, il ginecologo ci ha detto che a partire da questa visita avrebbe aggiunto un ulteriore controllo di natura ematica, cioè il CA 125.
Alla richiesta del perchè ci ha risposto che prima non avrebbe avuto senso un controllo del CA 125, ma che ora poteva tornare utile.
Anche se l'ecografia transvaginale fatta in studio e la palpazione delle pareti interne è andata come le volte precedenti, cioè senza evidenziare problemi (il risultato del paptest arriverà tra un mese) le dirò Dott. che l'aggiunta di un ulteriore esame ci ha procurato parecchia ansia.
Ho letto su internet che un test tipo il CA 125 soprattutto per le donne in età fertile potrebbe non essere indicativo e risultare a volte anche falsato.......se mai dovesse verificarsi una cosa del genere credo che la nostra ansia salirebbe a 1000. Il cielo non voglia!
Speriamo tanto in una sua risposta che ci possa aiutare a vivere meglio la situazione. La ringrazio anticipatamente per la sua cortesia.

Paolo
[#1]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Carissimo Paolo,
l'ansia è una cattiva consigliera, specialmente in queste situazioni.
si è discusso tantissimo e si continua a discuutere anche in questo forum sul ruolo dei marcatori tumorali che solo in follow-up hanno un ruolo accettato; ma anche in questi casi, da solo, il marker ci dirà sempre ben poco. E'infatti un dato orientativo e spesso non attendibile. UN aumento dai valori ritenuti nella norma necessita SEMPRE di conferme di altro genere(esami di imaging o soprattutto dati istologici) per definire una ripresa di malattia. Quindi sia sereno. Oltretutto il tumore descritto sopra sembra non infiltrare il miometrio o le strutture vaculo-linfatiche e non coinvolgere linfonodi locoregionali. Tutti questi sono dati prognostici relativamente rassicuranti, anche se bisogna tenere sempre alta la guardia dei controlli.
Cordialità
Dr.F.Alongi

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Spett.le Dr.F.Alongi, la voglio ringraziare prima di tutto per la cortesia usata nel volermi rispondere e per l'averlo fatto in maniera esauriente. Una domanda a Lei o a chi volesse rispondere : un'amica di mia moglie che soffre di artrite (artrosi???) deformante e che lavora, in qualità di assistente medica, in un ente ospedaliero ha riferito a mia moglie d'aver fatto un esame del DNA riguardante la sua patologia (l'artrite deformante appunto), esame che a suo dire sarebbe in grado di prevedere i futuri sviluppi della stessa. Detto francamente io diffido dalle sfere di cristallo in grado di prevedere il futuro, comunque volevo chiederVi, per mia moglie, se, nel caso dell'adenacarcinoma tipico dell'endometrio esista un qualche tipo di esame del DNA che possa prevedere possibili recidive nel tempo e l'eventuale localizzazione di esse. Immagino che se davvero esistesse un'esame del genere avremmo risolto buona parte dei problemi dell'umanità. Vi sottopongo comunque la domanda. Cordiali saluti. Paolo
[#3]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Caro signore la proteo-genomica e lo studio dei polimorfismi del DNA è il futuro per molte patologie neoplastiche, ma nella pratica clinica utilizziamo, al momento, solo esami facilmente disponibili come i tanto discussi marcatori tumorali e gli esami clinico-strumentali di follow-up, che il suo specialista le prescriverà con periodicità per almeno i primi 5 anni dal trattamento.
Cordiali Saluti

Dr.Filippo Alongi
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