Neoplasia polmonare e secondarismi linfonodali
Salve, volevo cortesemente chiedere un consulto per mio padre di anni 68 a cui è stato diagnosticato una neoplasia polmonare e secondarismi linfonodali, riporto di seguito tac torace: tessuto solido disomogeneo polilobato a margini irregolari in sede ilare-perilare sinistra submestiastinica e parascissurale che si estende dal segmento anteriore del lobo superiore di sinistra coinvolgendo l'ilo omolaterale sino al segmento superiore del lobo inferiore omolaterale. Tale formazione delle dimensioni massime di circa 8.5x7.8x4.3 cm. determina encasement delle strutture vascolo-bronchiali ilari, in assenza di significative stenosi dei bronchi principali nè di difetti di opacizzazione dei grossi vasi; substenosi dei bronchi subsegmentari del segmento superiore del lobo inferiore. I reperti suddescritti depongono per neoformazione eteroplastica. In atto non evidenza di immagini da riferire a localizzazioni secondarie a carico del restante parenchima polmonare. Placche calcifiche della pleura parietale e diaframmatica di sinistra,da già nota pachipleurite calcifica. Strie iperdense al segmento lingulare come da fenomeni fibrotico-disventilatori. Linfonodi aumentati di volume di dimensioni variabili da pochi millimetri a circa 2.5 cm. in sede para-tracheale, finestra aortopolmonare (dt max 2.5 cm.) carenale e sottocarenale, ed ilare destra (1.8 cm.) in atto non evidenza di versamento pleuro-pericardico. TC encefalo e addome non evidenziano nulla. Mio padre è stato sottoposto a chemioterapia secondo schema CDDP+GEM dopo 2 mesi gli hanno rifatto la TC e il tumore si era ridotto di circa mezzo cm. i linfonodi invariati. Gentili dottori volevo avere un vostro parere sulla terapia che gli stanno facendo, capire a che stadio è il tumore di mio padre e che prospettiva di vita ha. Vi ringrazio per l'attenzione e per il lavoro che svolgete.
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Gentile Utente,
ma è stata eseguita una biopsia per tipizzare il tumore prima del trattamento chemioterapico? Supponendo si tratti di un adenocarcinoma o di un carcinoma squamocellulare del polmone la terapia è idonea (anche se personalmente preferisco la combinazione cisplatino + docetaxel). La situazione è molto seria, pertanto ritengo opportuno proseguire la chemioterapia, magari abbinando ipertermia (vedi sito www.ipertermiaroma.it).
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
ma è stata eseguita una biopsia per tipizzare il tumore prima del trattamento chemioterapico? Supponendo si tratti di un adenocarcinoma o di un carcinoma squamocellulare del polmone la terapia è idonea (anche se personalmente preferisco la combinazione cisplatino + docetaxel). La situazione è molto seria, pertanto ritengo opportuno proseguire la chemioterapia, magari abbinando ipertermia (vedi sito www.ipertermiaroma.it).
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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Utente
Gentilissimo Dr. Pastore, la ringrazio per la sua cortese e sollecita risposta, ho letto il sito da lei indicatomi, è una speranza e vorrei provare a far sottoporre mio padre a questa terapia, nè parlerò al più presto ai medici che lo seguono ai quali chiederò anche l'esito della biopsia. Purtroppo il centro di ipertermia più vicino è a 250 km. ed è privato(ma questi ostacoli si superano)quindi se le è possibile rispondermi di nuovo volevo sapere con che frequenza si effettuano le sedute e per quanto tempo (1 alla settimana di più?). Grazie.
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La frequenza delle applicazioni di ipertermia viene decisa sulla base della documentazione clinica, della neoplasia, delle condizioni cliniche del paziente. Generalmente si eseguono due o tre applicazioni settimanali.
Cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Cari saluti
Carlo Pastore
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.8k visite dal 31/08/2010.
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