Seminoma al testicolo dx

Egregi dot. il 4/7 sono stato operato di orchidofunicolectomia al testicolo dx che, dopo diagnosi istologica, è risultato essere infiltrato da seminoma varietà classica.
Questo quanto dice il referto istologico:
"Seminoma varietà classica, infiltrante il testicolo. La neoplasia è plurifocale ed è sempre contenuta entro la tonaca albuginea. La rete testis, l'epididimo e le strutture del funicolo, anche in corrispondenza del margine di resezione, sono indenni."
Il 6/8 sono stato sottoposto a TC totalbody e questo è quanto è emerso:
"L'indagine TC eseguita senza e con somministrazione e.v. di MdC fà rilevare:
a livello latero-aortico sinistra presenza di formazione solida con c.e. diametri assiali di 24 mm x 20 mm e cranio-caudali di 54 mm, probabile linfoadenopatia.
Fegatio morfovolumetricamente nella norma dovi si apprezzano due millimetriche formazioni ipodense la maggiore delle quali al VIII segmento come da cisti biliari."
Tralascio tutte le altre localizzazioni che appaiono nella norma e senza esiti di rilievo.
Il medico oncologo mi ha ordinato una PET per evidenziare eventuali altri linfonodi interessati e quindi decidere quali procedure intraprendere ( chemio, radio o intervento chirurgico).
L'oncologo mi ha anche fatto ripetere i marcatori tumorali BHCG, alfa-feto proteina e LDH. Il solo marcatore "fuori norma" era l'afa-feto proteina sia prima che dopo l'intervento con valori praticamente uguali e cioè: 9,3 (prima) e 9,2 (dopo).
Ora le domande che mi si pongono sono:
è usuale che ci sia un linfonodo così grosso nonostante il tumore non avesse infiltrato i tessuti circostanti;
questa dimensione così importante del linfonodo è indice che il tumore era presente da molto tempo?
Gradirei anche una Vs valutazione sul percorso intrapreso dall'oncologo che mi segue (è uno specializzando, in attesa del rientro dell'oncologo titolare che non sò quando ci sarà) e se non riterreste opportuno iniziare subito un ciclo di chemio-terapia senza aspettare gli esiti della PET che non so quali tempi possano avere.
Grazie in anticipo a chi vorrà rispondere
Cordiali saluti
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Caro utente,
è frequente che per adenopatie superiori a 1-1,5cm di diametro si suppone una compromissione neoplastica. Ma non c'è sicurezza maggiore dell'esame istologico. In assenza di questo può essere sicuramente utile una valutazione con FDGPET che può mettere in evidenza la "attività cellulare metabolica" della adenopatia, descritta solo morfologicamente alla TC; e' chiaro che il rischio di conferma di ripresa di malattia è alto, ma si rassereni poichè il seminoma classico ha, in ogni caso e per qualsiasi stadio, una buona prognosi anche se ci dovesse essere la conferma definitiva di metastasi in quella sede. A mio parere il percorso intrapreso dal collega e corretto e ha un suo razionale più che logico.
Ci faccia sapere
Cordiali Saluti

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Ulteriore aggiornamento: esiti della PET negativi per quanto riguarda il linfonodo latero-aortico (non ho potuto visionare direttamente il referto, ma mi è stato letto telefonicamente dal mio oncologo).
L'oncologo mi ha chiesto di ritelefonare fra una settimana perchè vuole parlarne con il Primario.
Cosa può significare?
Cosa aspettarsi dal fatto che la PET non abbia rilevato accumulo di materiale radioattivo a livello del linfonodo incriminato?
E' un dato positivo oppure può anche non significare nulla (come mi avrebbe fatto intendere il mio oncologo)?
Grazie a chi vorrà rispondermi
Cordiali saluti