K prostata ed enantone
Gentile Dottore, le scrivo brevemente la storia clinica di mio padre(76 anni).
Nell'agosto 2006 a seguito di un aumento repentino del PSA (da 4 a 7.99 nel giro di un mese) è stato sottoposto a biopsia e 12 prelievi. Diagnosi finale di adenocarcinoma intracapsulare della prostata T2a Nx Mx Glesoason Score 3+3 e volume prostatico 31cc.
A novembre 2006 è stato sottoposto a brachiterapia prostatica con infissione di semi di Iodio 125.
I controlli successivi hanno dato i seguenti risultati:
02/12/06 11,72 ng/ml
08/03/07 5,94 ng/ml
28/06/07 3,97 ng/ml
30/07/07 3,04 ng/ml
09/11/07 1,99 ng/ml
11/02/08 3,03 ng/ml
15/04/08 3,60 ng/ml
05/2008 3.89 ng/ml
Viene eseguita la PET-Colina con evidenza di lieve captazione a livello di prostata e un linfonodo metastatizzato.
Nell' agosto 2008 (PSA 6.3 ng/ml) si è proceduto ad una linfoadenectomia pelvica estesa con asportazione di 36 linfonodi pelvici di cui uno risultato metastatizzato.
Dopo un mese dall'intervento il PSA aumenta passando da 3.3 a 5.8 ng/ml.
Iniziamo subito la terapia ormonale con casodex 50 mg una volta al giorno.
Dopo un mese il PSA scende a 1,67, con valori successi:
17/02/2009 0,94
10/07/2009 0,93
27/10/2009 1,11
13/04/2010 1,83
01/10/2010 3.53
Si passa a prendere casodex 100 mg e dopo 20 gg il PSA aumenta a 3,83 ng/ml.
Il 22 novembre scorso è stata eseguita presso l'ospedale di Cuneo una PET-Colina che ha dato come esito captazione focale del tracciante a livello della prostata e localizzazioni secondarie a più linfonodi all'altezza dei polmoni e della sede iliaca.
Dopo un mese di casodex 150 mg il PSA è salito a 9.54 e mercoledì 19 gennaio 2011 ha iniziato Enatone 3.75 (ogni 28 giorni) ma lui è crollato:stanchezza fisica,dolori muscoloscheletrici molto forti (non riesce a camminare a vestirsi...).I medici sostengono che è una reazione esagerata non legata al farmaco ma probabilmente a un crollo emotivo,una depressione per la consapevolezza della sua malattia. Mi dica per cortesia un suo parere,non so più cosa pensare e sono molto preoccupata. La ringrazio anticipatamente Anna.
Nell'agosto 2006 a seguito di un aumento repentino del PSA (da 4 a 7.99 nel giro di un mese) è stato sottoposto a biopsia e 12 prelievi. Diagnosi finale di adenocarcinoma intracapsulare della prostata T2a Nx Mx Glesoason Score 3+3 e volume prostatico 31cc.
A novembre 2006 è stato sottoposto a brachiterapia prostatica con infissione di semi di Iodio 125.
I controlli successivi hanno dato i seguenti risultati:
02/12/06 11,72 ng/ml
08/03/07 5,94 ng/ml
28/06/07 3,97 ng/ml
30/07/07 3,04 ng/ml
09/11/07 1,99 ng/ml
11/02/08 3,03 ng/ml
15/04/08 3,60 ng/ml
05/2008 3.89 ng/ml
Viene eseguita la PET-Colina con evidenza di lieve captazione a livello di prostata e un linfonodo metastatizzato.
Nell' agosto 2008 (PSA 6.3 ng/ml) si è proceduto ad una linfoadenectomia pelvica estesa con asportazione di 36 linfonodi pelvici di cui uno risultato metastatizzato.
Dopo un mese dall'intervento il PSA aumenta passando da 3.3 a 5.8 ng/ml.
Iniziamo subito la terapia ormonale con casodex 50 mg una volta al giorno.
Dopo un mese il PSA scende a 1,67, con valori successi:
17/02/2009 0,94
10/07/2009 0,93
27/10/2009 1,11
13/04/2010 1,83
01/10/2010 3.53
Si passa a prendere casodex 100 mg e dopo 20 gg il PSA aumenta a 3,83 ng/ml.
Il 22 novembre scorso è stata eseguita presso l'ospedale di Cuneo una PET-Colina che ha dato come esito captazione focale del tracciante a livello della prostata e localizzazioni secondarie a più linfonodi all'altezza dei polmoni e della sede iliaca.
Dopo un mese di casodex 150 mg il PSA è salito a 9.54 e mercoledì 19 gennaio 2011 ha iniziato Enatone 3.75 (ogni 28 giorni) ma lui è crollato:stanchezza fisica,dolori muscoloscheletrici molto forti (non riesce a camminare a vestirsi...).I medici sostengono che è una reazione esagerata non legata al farmaco ma probabilmente a un crollo emotivo,una depressione per la consapevolezza della sua malattia. Mi dica per cortesia un suo parere,non so più cosa pensare e sono molto preoccupata. La ringrazio anticipatamente Anna.
[#1]
Sembrerebbe una malattia orientata gia' verso l'ormono refrattarieta'. Si potrebbe passare a farmaci come l'estramustina o ad altre opzioni teraputiche, ma deve parlarne con il suo oncologo che conosce il caso e puo visitare il paziente capendo se i sintomi che riferisce sono psico-somatici o realmente organici, da intolleranza la farmaco.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#2]
Ex utente
Gentili Dottori,
Volevo aggiornare la situazione di mio padre che dopo 3 iniezioni di Enantone 3.75 l'andamento del PSA è stato il seguente:
19 gennaio 2011 9.54
2 febbraio 2011 6.8
1 aprile 2011 8.2
L'urologo mi ha confermato un ormonorefrattarietà del tumore ma mi ha consigliato di continuare con l'enantone e consultare l'oncologo per valutare come intervenire nell'evoluzione della malattia. in letteratura si parla di sopravvivenza mediana in questi casi di 12 mesi e che le chemioterapie non sono molto efficaci nel prolungare la sopravvivenza. Io e la mia famiglia siamo angosciati e non sappiamo cosa aspettarci.Non possiamo più fare niente? Vi chiedo cortesemente di aiutarci ad affrontare la situazione. Cosa dobbiamo aspettarci? come evolverà la situazione? e soprattutto soffrirà molto? Avevo 17 anni quando ho perso la mia mamma per un tumore al duodeno e ricordo ancora oggi tutto il dolore che ha dovuto sopportare e che non l'ha abbandonata fino alla sua morte.
Grazie infinite.
Anna
Volevo aggiornare la situazione di mio padre che dopo 3 iniezioni di Enantone 3.75 l'andamento del PSA è stato il seguente:
19 gennaio 2011 9.54
2 febbraio 2011 6.8
1 aprile 2011 8.2
L'urologo mi ha confermato un ormonorefrattarietà del tumore ma mi ha consigliato di continuare con l'enantone e consultare l'oncologo per valutare come intervenire nell'evoluzione della malattia. in letteratura si parla di sopravvivenza mediana in questi casi di 12 mesi e che le chemioterapie non sono molto efficaci nel prolungare la sopravvivenza. Io e la mia famiglia siamo angosciati e non sappiamo cosa aspettarci.Non possiamo più fare niente? Vi chiedo cortesemente di aiutarci ad affrontare la situazione. Cosa dobbiamo aspettarci? come evolverà la situazione? e soprattutto soffrirà molto? Avevo 17 anni quando ho perso la mia mamma per un tumore al duodeno e ricordo ancora oggi tutto il dolore che ha dovuto sopportare e che non l'ha abbandonata fino alla sua morte.
Grazie infinite.
Anna
[#3]
Non faccia vincere l'ansia, può essere cattiva consigliera. Valuti con lucidità se è il caso di intervenire con una terapia farmacologica non ormonale, dopo colloquio con l'oncologo medico che le spiegherà nel dettaglio benefici del trattamento e possibile risultato in base alla storia del paziente.
Cordialmente
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 11.4k visite dal 28/01/2011.
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