Carcinoma mammario - scintigrafia/metastasi

Buongiorno, sarei molto grata se qualcuno potesse darmi qualche consiglio/chiarimento/conforto.
Mia madre, 62 anni, ha subito pochi giorni fa una quadrantectomia per carcinoma duttale infiltrante di cm 0.7, G2, diagnosticato con mammografia, ecografia e biopsia.
Prima dell'intervento ha eseguito ecografia del fegato e rx torace, con esito negativo.
Nel corso dell'intervento è stato esaminato il linfonodo sentinella risultato negativo.
Siamo in attesa del referto istologico definitivo.
Nel frattempo è stata programmata, tra 10 giorni, una scintigrafia ossea.
Mia madre lamenta dolori persistenti alla schiena e io ho paura che possano esserci metastasi ossee.
Volevo chiedere se è normale eseguire la scintigrafia dopo l'intervento, non sarebbe meglio sapere prima se ci sono metastasi per poter orientare diversamente l'intervento chirurgico prevedendo eventualmente una mastectomia totale?
Che probabilità ci sono che un tumore così piccolo abbia già determinato metastasi dolorose alle ossa?
Qualunque risposta sarebbe molto gradita per interrompere la mia attesa ed ansia.
Grazie
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
Volevo chiedere se è normale eseguire la scintigrafia dopo l'intervento, non sarebbe meglio sapere prima se ci sono metastasi per poter orientare diversamente l'intervento chirurgico prevedendo eventualmente una mastectomia totale?

LA RISPOSTA A QUESTA DOMANDA E' NO! Oggi un intervento così demiolitivo è rivolto solo a particolari casi.

Certo riuscire a sapere prima può eservire per un certo tipo d'impostazioni, ma se la lesione è così piccola, senza interessamento linfonodale concordo col dubbio di secondarismi. Perchè non potrebbero essere artrosi o discopatie?

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta.
E' rassicurante sapere che quanto è stato fatto finora sia corretto.
Per quanto riguarda il dubbio sulle metastasi mi sembra di cogliere nella sua risposta una indicazione tranquillizzante indirizzata verso la possibilità (o probabilità?) di altre patologie di ben minore rilevanza, me lo auguro proprio.
grazie
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Utente
Utente
Scintigrafia effettuata - assensa di secondarismi.
Grazie ancora per la risposta
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
bene...
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Utente
Utente
Buongiorno,
A distanza di 7 mesi, nell'ambito dei controlli di routine e' emerso un unico valore fuori dalla norma, la fosfatasi alcalina, che prima era assolutamente nella norma, e' schizzata a 300.
Ovviamente le preoccupazioni maggiori riguardano possibili metastasi, in particolare ossee, visto che tutti gli altri valori del fegato sono nella norma.
Vengo alla domanda, e' possibile che l'azione del tamoxifene sulle ossa nei primi sei mesi di terapia alteri la fosfatasi?
Il valore 300 e' molto preoccupante o potrebbe essere dovuto ad altre cause momentanee?
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
devo proseguire con i controlli periodici.
tenga conto che l'alterazione della fosfatasi alcalina può essere presente anche nell'osteoporosi o patologie intestinali non oncologiche.
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Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta.
Mi permetto di chiederle ancora, quali esami suggerirebbe di fare prima della prossima visita di controllo che è fissata tra un mese?
Gli esami che le sono già stati prescritti sono mammografia ed ecografia addominale.

grazie
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