Intolleranza al glivec?

Buona sera,
vado dritta al punto!Mia madre,75 anni,è stata operata con successo di GIST (8cm)tre mesi fa.Da premettere che da qualche anno segue una terapia antidepressiva (Sereupin, 1 cp al giorno).Comunque si è rimessa discretamente,ha ripreso a fare i lavori domestici ed è tornata alla quotidianità ...fino al 23 marzo, quando ha iniziato la terapia preventiva:4 cp/die di GLIVEC100 per evitare la recidiva (la cui probabilità di ritorno è al 55%).Sin da inizio terapia ha cominciato ad avere dei disturbi: palpebre gonfie,occhi che lacrimano,testa pesante e rigidità muscolare(dice che si sente come ubriaca),vertigini,tremori,e muscoli completamente atrofizzati agli arti(cammina come un robot!).Insomma non ha più la forza di fare NIENTE e mio padre è diventato il suo babysitter.Una cosa pietosa!A causa di ciò in prossimità delle festività pasquali,ha interrotto volontariamente per qualche giorno la terapia col Glivec, ed alla successiva visita dall'oncologo era quasi priva di tutti gli effetti collaterali di cui sopra.Ma l'oncologo ha dato la colpa solo a lei e al suo non collaborare, per cui l'hanno convinta a ricominciare la cura diminuendo a 3 il numero delle compresse di Glivec giornaliere.Pochi giorni di quasi normalità e poi di nuovo tutti i problemi di prima.A sentire tutte le persone care,lei si sta lasciando andare completamente e passa quasi tutte le sue giornate trascinandosi dal letto al divano, ed evita accuratamente di vedere chicchessia, e di uscire di casa.Io purtroppo abito lontano e non ho la possibilità di toccare con mano la realtà.Insomma, scusandomi a priori per la terminologia inesatta utilizzata in questo consulto,vorrei sapere se c'è un farmaco sostitutivo al Glivec e se effettivamente le reazioni di mia madre al farmaco sono dovute effettivamente ad esso o se sono un effetto della malattia, non meno grave, denominata "depressione".Da aggiungere che nella struttura sanitaria che la segue NON è presente un sostegno psicologico!Inoltre se decidessimo di farla venire da noi, in altra regione italiana, potrebbe usufruire gratuitamente delle visite oncologiche di controllo e fare i consueti prelievi? Vi ringrazio anticipatamente della solerzia e della gentilezza con la quale siete soliti rispondere! Una figlia preoccupata!
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

la sintomatologia descritta potrebbe essere attribuibile al farmaco in corso che ahimè non ha alternative altrettanto valide. Occorre valutare comunque il rapporto rischio/beneficio e ponderare quanto la diminuzione del rischio di recidiva vale una vita non qualitativa. Un atteggiamento depressivo potrebbe essere coesistente rispetto ai disturbi legati al farmaco ma non esclusivo. Da questo punto di vista suggerirei una valutazione specialistica psichiatrica da affiancare a quella strettamente oncologica. Il punto di partenza per una definitiva decisione terapeutica potrebbe essere un nuovo esame TC con mdc che evidenzi la situazione di malattia attuale.

un caro saluto

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Grazie!
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