Tumore polmone - la chemio non ha funzionato

Cari dottori,
mio padre ha 74 anni, ex-fumatore (ha smesso da circa 20 anni), precedente abitudine 10 packs/year. All'inizio di Novembre 2010, dopo uno stato febbrile persistente ed un primo ricovero per sospetta polmonite, scopriamo la presenza di un tumore al polmone e avviamo tutto l'iter di stadiazione da cui emerge che è affetto da carcinoma polmonare non a piccole cellule del lobo superiore dx localmente avanzato (allo stato attuale diametro max 9.2cm), con adenopatie mediastiniche multiple e dubbie ripetizioni surrenaliche.

Inoltre, le ricerche molecolari di KRAS e EGFR hanno dato il seguente esito:

1) Assenza di mutazioni del gene EGFR (esone 18, 19, 20 e 21) valutata mediante PCR e sequenziamento diretto.
2) Assenza di amplificazione del gene EGFR valutata mediante FISH.
3) Bassa polisomia del cromosoma 7
4) Assenza di mutazioni del gene K-ras (codone 12, 13 e 61) valutata mediante PCR e sequenziamento diretto.

Abbiamo ultimato la prima linea di trattamento somministrata con 3 cicli di CDDP + GCB ma c'è stata una progressione loco-regionale della malattia (circa il 25%)

Abbiamo ultimato anche una seconda linea di trattamento somministrata con 3 cicli di PEMETREXED ma c'è stata un'ulteriore progressione loco-regionale della malattia di pari intensità.

Dopo le TAC di rivalutazione, gli oncologi sostengono di poter escludere il dubbio sulle sospette ripetizioni surrenaliche.

Alcuni oncologi dicono che, a questo punto, vista l'assenza di chemiosensibilità, la strada migliore da percorrere è quella di un trattamento radiante. Tuttavia, Tarceva sembra essere ancora un'opzione percorribile.

Gentilmente, avrei bisogno di un vostro esperto parere in merito al modo più corretto di procedere. In particolare:

1) Qual'è la sequenza ottimale di prosieguo la radioterapia prima e il tarceva dopo o viceversa?

2) Quali rischi reali può comportare la radioterapia?

3) Avendo escluso il dubbio sulla sospetta ripetizione surrenalica (che avrebbe lasciato deporre per uno stadio IV), mi era stata prospettata una remota possibilità di intervento chirurgico. In tal caso, vi chiedo se il fatto di fare il trattamento radiante prima dell'eventuale remota possibilità di intervento chirurgico possa in qualche modo essere sconveniente e rendere l'intervento meno fattibile?

4) In generale, cosa consigliate quando la chemio fallisce? Ho ancora qualche speranza? Quali altre possibilità ci sono?

Grazie per la vostra cortese attenzione.
Cordiali saluti

[#1]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
una lesione di 9,2 cm è difficile da "guarire" d'emblè! non sò il radioterapista cosa possa fare. Eviterei la concomitanza di rt e tarceva per non aumentare il rischio di polmoniti interstiziali

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. D'Angelo, la ringrazio per la risposta.
Il radioterapista ha confermato la fattibilità di un trattamento, tuttavia, ha detto che la situazione resta comunque di complessa gestione.

A tal proposito ha prescritto: "8 sedute di telereapia con acceleratore lineare con campi fissi, multipli o di movimento con tecniche 3D". Non è stata presa in considerazione la modalità con "modulazione d'intensità (IMRT)", c'è un motivo? So che quest'ultima tecnica è più sofisticata e avanzata.

In generale, quali carte consiglierebbe di giocare in caso di fallimento della chemio?

Grazie mille

[#3]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
per il primo quesito meglio di me può rispondere il radioterapista.
Per la seconda parte io proverei col tarceva
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dr. D'angelo, la ringrazio per la risposta. A tal proposito mi è stato detto che il tarceva ha migliori probabilità di risposta in caso di donne ex-fumatrici (o non fumatrici) con EGFR mutato e KRAS non mutato. Mio papà ha soltanto 1 dei 4 requisiti (KRAS non mutato), il che lo renderebbe fattibile ma con poche probabilità di funzionamento. Cosa ne pensa? Anche alla luce del fatto che la chemio non ha funzionato?

In merito al parere sulla metodica di radioterapia più appropriata lei avrebbe modo di girare questo scambio di opinioni a qualche altro medico presente in questo forum? (non saprei, per es. il Dr. Alongi).

Grazie ancora per la sua gentile attenzione.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. D'Angelo,
mio padre ha completato i 12 trattamenti di radioterapia con acceleratore lineare tecnica 3D e il 18 pv farà una TAC di rivalutazione.

In relazione alla corrispondenza avuta qualche mese fa, in caso di risposta positiva alla radioterapia (stabilizzazione/regressione), desideravo chiederle se consiglia l'avvio del trattamento con Tarceva da subito o se conviene aspettare ancora qualche altro mese (in tal caso quanti mesi).

Cordiali saluti
Grazie
[#6]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
direi che dopo una ventina di giorni dalla fine della RT potrebbe cominciare