Tumore al polmone, la disperazione e' al limite!

Carissimi medici.
Sono consapevole che ricevete tante ma tante richieste di consulto, con altrettanti autori disperati come me, ma io ho bisogno di un consulto per sperare e capire il dafarsi.

Passo al dunque.
Hanno diagnosticato a mia madre, che ha 56 anni, un tumore al polmone dx di circa 7 cm, e due lesioni al cervello, una delle quali ha già provocato perdita di sensibilità sul lato sinistro del corpo.
Ora, cosa posso fare per avere delle risposte sul dafarsi da parte Vs, e anche capire se e dove si puo' intervenire come struttura, tenendo conto che attualmente il tutto si svolge a Palermo.
Tenete conto che 12 anni fà, mia madre è stata operata a Bassano del Grappa, per lo stesso problema ma con asportazione di uno dei reni, e senza necessità di effettuare cicli di kemio.
Spero vivamente che possiate rispondere a questa mia interrogazione, poichè, come capirete, la ns disperazione ha toccato il culmine.

Grazie anticipatamente.
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Dr. Bruno Pasquotti Chirurgo toracico, Chirurgo generale 88 2
E' importante conoscere il tipo istologico del tumore polmonare, valutare la reale estensione delle lesioni cerebrali. Essendo queste già sintomatiche penso la paziente abbia già iniziato una terapia mirata con diuretici e cortisonici. Penserei a dei cicli di Radioterapia a livello cerebrale per ridurre l'edema che si forma attorno a queste lesioni e potrebbe essere la causa della sintomatologia. Ripeto che senza definizione istologica non è possibile trarre alcuna conclusione. Resto a disposizione

Dr. Bruno Pasquotti

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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Caro Dottore, intanto grazie per la risposta.
Mi hanno detto che hanno cominciato una terapia sicuramente cortisonica, non sò se diuretica, posso informarmi.
Ora, ci hanno detto che dovranno eseguire una broncoscopia con esame istologico e biopsia per capirne la natura.
La cosa che mi fà riflettere è che, come dice lei, non hanno cominciato la radio terapia.
Come posso farle avere tutta la documentazione necessaria e a quale struttura posso rivolgermi, poichè, sinceramente ma senza nulla togliere ai medici che lavorano con tanta professionalità, non mi fido tanto delle strutture al sud.

In oltre, e chiedo scusa per il dilungamento, entro che tempi dovrebbero attuare la broncoscopia e quindi una terapia?
Le metastasi essendo trasportate dal sangue, potrebbero espandersi ancora?

Grazie anticipatamente.
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Dr. Bruno Pasquotti Chirurgo toracico, Chirurgo generale 88 2
La conoscenza del tipo istologico del tumore è fondamentale per iniziare una chemioterapia. I tempi quindi devono essere stretti. Sono sicuro che, se la RT non è stata iniziata, probabilmente non c'è una necessità immediata, si può aspettare e vedere se la terapia cortisconoca fornisce un risultato sulla sintomatologia. Prima di prendere visione della documentazione (il paziente è a casa o risulta in regime di ricovero?) aspetterei la risposta della broncoscopia. Mi faccia sapere.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Caro Dr Pasquotti, la ringrazio per le sue continue risposte.

La Mamma è ricoverata in neurologia, ma a breve verrà trasferita in pneumologia per la broncoscopia, che ci dirà la natura del problema.

Alla terapia cortisonica ha risposto bene, per l'endema e la messa in sesto generale, infatti mangia, e prima non aveva fame, e da due giorni muove meglio gli arti sinistri.

Desideravo chiederLe, anche se pur non conoscendo la natura del tumore, cosa si dovrebbe fare in questo caso, è operabile?
Le metastasi possono essere curate?
Secondo lei, la prassi che si sta seguendo è corretta?
Capisco la sua professionalità nel pronunciarsi vs i colleghi siciliani, ma per me è importante capire se dobbiamo andare fuori come abbiam fatto in altre occasioni.

RingraziandoLa enormemente, spero in una sua risposta e La saluto affettuosamente.

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Dr. Bruno Pasquotti Chirurgo toracico, Chirurgo generale 88 2
Purtroppo posso solo ripeterle che l'esame istologico e la natura del tumore sono la chiave per poter affrontare una terapia adeguata. Senza vedere i radiogrammi degli esami fatti e senza conoscere in mamniera precisa la storia della paziente non ritengo possibile fornire dati sulla prognosi. La malattia, considerate le lesioni secondarie cerebrali è al IV Stadio. Escludo un intervento chirurgico ma caldeggio a breve l'inizio di una chemioterapia.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Caro Dott. Pasquotti,
le riporto il referto della tac total body:

TC Encefalo
Dopo infusione di mdc e v. spiccata iperdensità delle lesioni focali con intenso edema perifocale adiacente al tetto della cella media del VL destro.
Altre millimetriche lesioni con analoghe caratteristiche tdm post contrastografiche, ed ipodensità edemigena, perilesionale, si rilevano in sede occipitale sinistra, corticale parietale destra e parietale profonda sinistra al vertice.
strutture della linea mediale in asse.

TC Torace
Tessuto solido-alto disomogeneo, riccamente vascolarizzato dopo infusione di mdc e v. si apprezza in corrispondenza del segmento mediale del lobo inferiore di destra; tale tessuto ha margini irregolari dim. max a-p cm 7,3 circa, diam. max cranio-caudale di cm 7 circa impronta e disloca il bronco lobare inferiore, infilatra la vena polmonare di destra e manitiene stretti rapporti di contiguità con la vena cava superiore pur mantenedo un chiaro pinao di clivaggio.

Desideravo sapere Dr Pasquotti, cosa significa in poche parole, che la malattia è al 4° stato e perchè mai non si può operare? Il polmone non si può asportare e tentare il bagno encefalico per le lesioni cerebrali??

Ringraziandola per il suo prezioso aiuto, saluto cordialmente.
[#7]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Buongiorno, non ho avuto risposta alla mia ultima comunicazione.
Rimango in fervente attesa.
Grazie, cordialità.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Nulla....spero che sia solo per l'assenza del Dr Pasquotti.
Attendo con trepidazione.
Grazie
[#9]
Dr. Bruno Pasquotti Chirurgo toracico, Chirurgo generale 88 2
Mi scuso per il ritardo, ma penso che le mie due ultime risposte non siano state registrate. Per quanto riguarda lo Stadio IV. Si ratta dell'ultimo stadio di malattia quanto il tumore ha già data localizzazioni a distanza (metastasi). Non si interviene chirurgicamente perchè asportare il tumore primitivo lasciando le metastasi non modifica assolutamente la prognosi della malattia ma aumenta i rischi e le complicanze proprie di qualsiasi intervento chirurgico. Non so cosa intenda con il termine "bagno cerebrale" ma io opterei unicamente per della chemioterapia associata eventualmente a radioterapia. Utile la terapia palliativa per controllare e ridurre eventuali disturbi indotti dal tumore primitivo o dalle sue metastasi. Mi scuso ancora per il disguido
[#10]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Caro Dr. Pasquotti, ero convinto che non aveva risposto per ovvi motivi.

In sostanza, mia madre è in pericolo di vita?
A cosa serve la chemioterapia viste le sue condizioni?
Le metastasi possono essere fermate, annientate....non sò......ci sono casi in qui i pazienti sopravvivono?
Come ha sicuramente focalizzato, vorrei sapere a cosa andiamo in contro in maniera totalmente sincera, visto che abbiamo capito che la cosa è abbastanza grave.
La prego di darmi una risposta definitiva e ringraziandola anticipatamente, la saluto cordialmente.

Grazie
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Dr. Bruno Pasquotti Chirurgo toracico, Chirurgo generale 88 2
E' difficile fare prognosi certe specialmente se non si è potuto prendere visione di tutta la documentazione clinica. Ogni paziente è u caso a se stante. Siamo al cospetto di un paziente con malattia molto avanzata che necessiterà oltre di una CT per ridurre l'evoluzione della malattia stessa anche di un Centro per le Cure Palliative per controllare eventuali futuri disturbi dovessero presentarsi.
[#12]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Illustre Dr.
Io comprendo bene le sue parole, ma ho letto risposte da parte di suoi altrettanto illustri colleghi, che anche se ci sono delle metastasi non bisogna disperare, non so se si riferiscono a tutte le metastasi o a quelle presenti in determinati organi.

Io desidero sapere come, secondo voi, dobbiamo comportarci e se è possibile, vorremmo inviarLe la documentazione necessaria, se solo Lei mi dice dove e come.
Desideravo anche sapere, se in Sicilia ci sono di questi centri di qui parla lei, e se è possibile vorrei sapere dove e se sono affidabili.

Cmq, lei ha già detto due volte " chemio palliativa " come se non ci fosse speranza di curarLa, ma come è possibile, visto le parole e le rassicurazioni di molti oncologi.

N.B.
Ma ha letto il referto della tac che Le ho riportato sopra?

Grazie sempre, cordiali saluti.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Salve, dopo un p'ò di tempo, ancora non trovo una risposta alla mia domanda, e pure lei, D.r Pasquotti, si è presa la responsabilità di trattare l'argomento che io ho aperto, e trattandosi di una situazione alquanto delicata, speravo che questo forum, pieni di grandi medici, mi avrebbe quantomeno dato una calibrata per capire la situazione.
Ha intenzione di rispondermi???
Grazie.
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Dr. Bruno Pasquotti Chirurgo toracico, Chirurgo generale 88 2
Egregio utente, provi a sentire il Dr. Roberto Bordonaro (oncoct@hotmail.com) a Catania.
[#15]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Egregio Dr Pasquotti, ho provato a contattare il Dr Bordonaro ma senza esito.
Vi chiedo solo le ultime cose poi vi aggiornerò sulla faccenda.

Desideravo sapere se l'unico metodo per effettuare un esame istologico (spero di scrivere correttamente) è una biopsia tramite bronco scopia.

Quanti giorni necessitano, nella normalità, per avere gli esiti?

E' possibile che il tessuto esaminato vada in necrosi ed è impossibile analizzarlo?

Ed in fine, è possibile che la biopsia acceleri l'evoluzione del tumore e quindi la sua crescita?

Spero davvero nelle sue risposte, grazie, grazie anticipatamente.
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Dr. Bruno Pasquotti Chirurgo toracico, Chirurgo generale 88 2
La biopsia non accelera l'evoluzione della malattia. Ci sono due possibilità per ottenere una diagnosi istologica, la prima è rappresentata dalla biopsia in corso di broncoscopia, la seconda dalla biopsia sotto guida TC. In ultimo c'è la biopsia chirurgica. Dipende dalla sede della lesione. Solitamente gli esiti si possono avere in una settimana a meno che non si desideri procedere con analisi di immunoistochimica che richiedono qualche giorno in più. La necrosi può essere presente ed è solitamente dovuta alla scarsa irrorazione ematica in alcune parti del tumore. Riprovi con Bordonaro.
[#17]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Egregio Dr Pasquotti, grazie per la risposta.
Cosa posso chiedere al Dr Bordonaro, quello che ho chiesto a lei??+
Spero mi risponda.
Grazie.
[#18]
Dr. Bruno Pasquotti Chirurgo toracico, Chirurgo generale 88 2
Deve presentargli tutta la documentazione in suo possesso e assieme valutare le possibili opzioni terapeutiche.
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