Frammenti di adenocarcinoma del grosso intestino ulcerato
Buongiorno, premetto che mio padre ha 78 anni e nel mese di giugno ha subito un inrtervento chirurgico al colon con la seguente refertazione istologica: DATI CLINICI: frammenti di adenocarcinoma del grosso intestino ulcerato. REPERTO MACROSCOPICO/MICROSCOPICO: Segmento del grosso intestino della lunghezza di cm 30dopo fisssazione. A cm 19 da un margine di resezioneè presente neoformazione stenosante ed ulcerata del diametro di cm 6 (A); si esamina la restante mucosa (B), un margine di resezione (C) e quello controlaterale (D). Nel tessuto adiposo perintestinale si repertano 13 linfonodi (E). DIAGNOSI ISTOPATOLOGICA: Adeonocarcinoma moderatamente differenziato (G2) infiltrante la parete del grosso intestino fino alla sierosa con perforazione del peritoneo viscerale, intenso infiltaro infiammatorio intra e peritumorale talora organizzato in aree di suppurazione, reazione stromale di grado moderato e necrosi focale (A). Restante mucosa del grosso intestino con presenza di aggregati linfoidi nodulari intramucosi e aspetti iperplastici dell'epitelio superficiale (B). Margini di resezione chirurgica indenni da figure neoplastiche (C/D), Iperplasia reattiva dei linfonodi repertati (E). CLASSIFICAZIONE UICC 2009: pT4a pN0 pMX Stadio II B. L'oncologo ha riferito che la chemio e la radio non verrà fatta, ma "in considerazione dell'aumentato rischio di recidiva (pT4) e dell'età di mio padre si consiglia l'assunzione di alcune pasticche per la durata di sei mesi (tre settimane si ed una no) di cui però al momento sconosco il nome. Ora, la mia domanda è la seguente: alla luce della refertazione di cui sopra la situazione di mio padre è grave? ed infine è possibile una recidiva del male? RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE
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Gentile Utente,
l'elemento di rischio è la dimensione della neoplasia e l'affioramento al peritoneo viscerale. Positivo che non vi siano linfonodi locoregionali coinvolti. Se non è già stato fatto suggerirei una TC total body con mdc per una stadiazione completa e la rilevazione a cadenza regolare dei marcatori CEA e Ca 19.9. Il rischio di recidiva comunque purtroppo c'è e se il Collega ha suggerito una terapia orale per 6 mesi credo voglia somministrare capecitabina (comunque un chemioterapico) a scopo adiuvante.
Cari saluti
l'elemento di rischio è la dimensione della neoplasia e l'affioramento al peritoneo viscerale. Positivo che non vi siano linfonodi locoregionali coinvolti. Se non è già stato fatto suggerirei una TC total body con mdc per una stadiazione completa e la rilevazione a cadenza regolare dei marcatori CEA e Ca 19.9. Il rischio di recidiva comunque purtroppo c'è e se il Collega ha suggerito una terapia orale per 6 mesi credo voglia somministrare capecitabina (comunque un chemioterapico) a scopo adiuvante.
Cari saluti
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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Utente
La ringrazio moltissimo per la sua pronta e competente risposta. Speriamo bene. Aggiungo che tredici giorni prima dell'intervento a mio padre è stato fatto l'esame TC Addome Superiore ed Inferiore (senza e con contrasto) con esito negativo in altri organi e/o apparati (cranio, torace, addome pelvi, fatta eccezione del tratto di colon dove risultava appunto "a 45 cm dal canale anale di un segmento colico con lume stenotico esteso per oltre 5 cm per la presenza di formazione vegentante a manicotto" che è stata poi asportata con l'intervento chirurgico); per quanto riguarda invece la terapia orale confermo la somministrazione della capecitabina. Di nuovo grazie e soprattutto un ringraziamento di cuore per il lavoro che dedicate tutti i giorni alle persone bisognose.
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Utente
Crepi il lupo. Le chiedo un ultimo quesito sempre in relazione alla Capecitabina: questa sostanza somministrata per sei mesi riesce a bloccare, rallentare o magari anche debellare eventuali nuove crescite tumorali; in pratica la persona interessata riesce ad avere un beneficio tangibile con la cura? Di nuovo grazie
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Utente
Buongiorno dottore, le scrivo sempre in relazione all'intervento chirurgico per il tumore al colon (sigma) subito da mio padre nel mese di giugno 2012. Ora, dopo aver fatto la chemio unitamente alla terapia orale (capecitabina) per tre mesi senza alcun problema particolare, ha iniziato ad eseguire i previsti esami TC cranio-torace-addome superiore ed inferiore (senza e con contrasto). Da questo esame è emerso nessuna alterazione tranne che: "SI EVIDENZIA LA PRESENZA DI NODULIE LINFATICHE PARACENTIMETRICHE IN CORRISPONDENZA DELLE STAZIONI DELLA COLICA DI DESTRA, A LIVELLO DELLA STAZIONE A DESTRA DELLA EMERGENZA DELL'ARTERIA MESENTERICA E ALLA BASE DEL LEGAMENTO DUODENO EPATICO (DIAMETRO MAX 16x7 mm)." ........Ora la mia domanda è cosa significa? anticipatamente ringrazio
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 30.4k visite dal 17/07/2012.
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