Adenocarcinoma nas
Egregi Signori Medici,
Il mio compagno in data 26/04/2014 è stato ricoverato con diagnosi di "stato settico ed addome acuto"; nella stessa data è stato sottoposto ad intervento di "resezione colica secondo Hartmann per addome acuto occlusivo". Gli è stata fatta la colostomia.
E' stato poi eseguito l'esame istologico della neoplasia rivelatasi un adenocarcinoma NAS.
Tutt'oggi, sussistono varie complicanze, principalmente soffre di piastrinosi (750) con conseguente dolore al piede dx.
In data 20/05/2014 alla visita oncologica, l'oncologo ha interrotto l'assunzione di un farmaco, per sostituirlo con altri 3, siccome ha trovato il mio compagno sotto tono, stanco e senza forze.
Di seguito riporto i dati dell'esame istologico:
Descrizione macroscopica: Campione di resezione costituito da un segmento di grosso intestino di circa cm 42. All’apertura, a cm 3,5 dal margine di resezione più vicino, si osserva una lesione polipoide, di cm 5 ad anularità completa, infiltrante macroscopicamente la parete.
Dal tessuto adiposo periviscerale sono stati isolati n°13 linfonodi.
Diagnosi: Adenocarcinoma NAS del grosso intestino, moderatamente differenziato, infiltrante la parete fino al tessuto adiposo periviscerale.
Margini di resezione prossimale, distale: indenne.
Linfonodi totali isolati 13 tutti liberi da neoplasia.
Stadio patologico: pT3 G2 pN0
SNOMED:
T-59300
Di seguito l'ultimo PS:
DATA 20-05-2014
Anamnesi: Paziente recentemente sottoposto ad intervento di resezione colica sec. Hartmann per addome acuto occlusivo da adenocarcinoma affetto da anemia microcitica e piastrinosi in follow-up presso UO ematologia, già trattato in PS 2 gg or sono per dolore peristomale in assenza di ernia peristomale, rientra per persistenza del dolore.
Diagnosi: Subocclusione intestinale
Di seguito visita ematologica del 15-05-2014:
Marcata piastrinosi reattiva in paziente con adenocarcinoma del grosso intestino, pregresso intervento di resezione intestinale colica per addome acuto occlusivo.
s.p. Oncocarbide 500mg cp, 1cp 3 volte al dì;
s.p. Clexane 4000 UI, 1 fl s.c. al dì.
Continui terapia come da dimissione ospedaliera. Si invia a consulto oncologico. Controllo emocromo ogni 7gg.
La terapia è quella di dimissione ospedaliera con l'aggiunta dei nuova farmaci prescritti dall'oncologo ovvero:
PREFOLIC UNA CP AL GIORNO
FERROGRAD DUE CP AL GIORNO
DOBETIN 5000 MICROGRAMMI 1 FIALA OGNI 7 GIORNI
La terapia da dimissione è questa:
- Flagyl 250 1cp per 2 al dì per 10 giorni; (FINITO)
- Ciproxin RM 1000 1cp per 7 giorni; (FINITO)
- Oncocarbide 1 per 2 al dì per 15 giorni (SOSTITUITO CON I 3 PRECEDENTI)
- Antra 1 cp da 20 per 30 giorni;
- Asacol 800 per due al dì per 30 giorni,
- Clexane 4000 1cp per 15 giorni
Vorrei sapere a che punto era la stadiazione del tumore (metastasi?), se ci sono da aspettarsi recidive, come continuerà la terapia (chemio? radio? wait&watch?) e se il mio compagno potrà condurre una vita normale. (stomia apparte)
Grazie mille,
Cordiali Saluti.
Il mio compagno in data 26/04/2014 è stato ricoverato con diagnosi di "stato settico ed addome acuto"; nella stessa data è stato sottoposto ad intervento di "resezione colica secondo Hartmann per addome acuto occlusivo". Gli è stata fatta la colostomia.
E' stato poi eseguito l'esame istologico della neoplasia rivelatasi un adenocarcinoma NAS.
Tutt'oggi, sussistono varie complicanze, principalmente soffre di piastrinosi (750) con conseguente dolore al piede dx.
In data 20/05/2014 alla visita oncologica, l'oncologo ha interrotto l'assunzione di un farmaco, per sostituirlo con altri 3, siccome ha trovato il mio compagno sotto tono, stanco e senza forze.
Di seguito riporto i dati dell'esame istologico:
Descrizione macroscopica: Campione di resezione costituito da un segmento di grosso intestino di circa cm 42. All’apertura, a cm 3,5 dal margine di resezione più vicino, si osserva una lesione polipoide, di cm 5 ad anularità completa, infiltrante macroscopicamente la parete.
Dal tessuto adiposo periviscerale sono stati isolati n°13 linfonodi.
Diagnosi: Adenocarcinoma NAS del grosso intestino, moderatamente differenziato, infiltrante la parete fino al tessuto adiposo periviscerale.
Margini di resezione prossimale, distale: indenne.
Linfonodi totali isolati 13 tutti liberi da neoplasia.
Stadio patologico: pT3 G2 pN0
SNOMED:
T-59300
Di seguito l'ultimo PS:
DATA 20-05-2014
Anamnesi: Paziente recentemente sottoposto ad intervento di resezione colica sec. Hartmann per addome acuto occlusivo da adenocarcinoma affetto da anemia microcitica e piastrinosi in follow-up presso UO ematologia, già trattato in PS 2 gg or sono per dolore peristomale in assenza di ernia peristomale, rientra per persistenza del dolore.
Diagnosi: Subocclusione intestinale
Di seguito visita ematologica del 15-05-2014:
Marcata piastrinosi reattiva in paziente con adenocarcinoma del grosso intestino, pregresso intervento di resezione intestinale colica per addome acuto occlusivo.
s.p. Oncocarbide 500mg cp, 1cp 3 volte al dì;
s.p. Clexane 4000 UI, 1 fl s.c. al dì.
Continui terapia come da dimissione ospedaliera. Si invia a consulto oncologico. Controllo emocromo ogni 7gg.
La terapia è quella di dimissione ospedaliera con l'aggiunta dei nuova farmaci prescritti dall'oncologo ovvero:
PREFOLIC UNA CP AL GIORNO
FERROGRAD DUE CP AL GIORNO
DOBETIN 5000 MICROGRAMMI 1 FIALA OGNI 7 GIORNI
La terapia da dimissione è questa:
- Flagyl 250 1cp per 2 al dì per 10 giorni; (FINITO)
- Ciproxin RM 1000 1cp per 7 giorni; (FINITO)
- Oncocarbide 1 per 2 al dì per 15 giorni (SOSTITUITO CON I 3 PRECEDENTI)
- Antra 1 cp da 20 per 30 giorni;
- Asacol 800 per due al dì per 30 giorni,
- Clexane 4000 1cp per 15 giorni
Vorrei sapere a che punto era la stadiazione del tumore (metastasi?), se ci sono da aspettarsi recidive, come continuerà la terapia (chemio? radio? wait&watch?) e se il mio compagno potrà condurre una vita normale. (stomia apparte)
Grazie mille,
Cordiali Saluti.
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Lo stadio, se alla TC non evidenza di malattia altrove, necessiterebbe di un trattamento adiuvante e scopo precauzionale, seppur valutandolo con le situazioni concomitanti (condizioni di salute, comorbidità...).
Questi sono i casi in cui tutto va discusso de visu con l'oncologo di riferimento.
Tenga conto della negativvità linfonodale (buon segno)
Questi sono i casi in cui tutto va discusso de visu con l'oncologo di riferimento.
Tenga conto della negativvità linfonodale (buon segno)
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.3k visite dal 22/05/2014.
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