Lesioni epatiche
Salve mio padre è stato operato per un tumore al colon 6 mesi fa,essendo di primo grado e con linfonodi negativi hanno deciso di non effettuare chemioterapia.A distanza di sei mesi purtroppo si sono presentate 3 lesioni al fegato di circa 2 cm e ci hanno consigliato solo adesso di fare la chemio.La mia domanda è questa,perchè non hanno fatto qualcosa prima per evitare che queste metastasi si sviluppassero?E'possibile una guarigione dalle metastasi?grazie
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Gentile utente,la decisione di non prescrivere chemioterapia postoperatoria sarà scaturita dalla istologia del tumore asportato che prende in considerazione vari parametri(dimensione,,invasione della parete colica,differenziazione,linfonodi)..Gli oncologi si saranno sicuramente attenuti alle linee guida che prevedono in pazienti come il suo papà di non effettuare una chemioterapia adiuvante a "pioggia" con tutte le possibili problematiche legate ad essa.
Purtroppo la patologia neoplastica ha spesso un andamento subdolo che non coincide con il decorso postoperatorio che si ipotizza per un paziente.
Ora la presenza di metastasi epatiche prevede un programma di trattamento oncologico adeguato che potrebbe anche avere un esito positivo.
Saluti ed in bocca al lupo!
Purtroppo la patologia neoplastica ha spesso un andamento subdolo che non coincide con il decorso postoperatorio che si ipotizza per un paziente.
Ora la presenza di metastasi epatiche prevede un programma di trattamento oncologico adeguato che potrebbe anche avere un esito positivo.
Saluti ed in bocca al lupo!
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
[#4]
Utente
Buongiorno Dottore a distanza di tanto tempo vorrei informarla sull'evoluzione della malattia,mio padre ha cominciato la cura di chemio folfox-4 e dopo 4 mesi abbiamo fatto una tac di controllo. I valori del cea 19.9 da 73 erano scesi a 25 e il referto diceva in sostanza che le lesioni al fegato si erano notevolmente ridotte nonostante la probabile recediva del colon.Ha continuato e continua tuttora a fare la chemio ma oggi abbiamo ritirato le analisi di controllo e purtroppo mi sono accorta che il cea 19.9 è aumentato nuovamente a 48.Significa che la chemio non sta facendo più effetto?La ringrazio se vorrà darmi un appoggio con un suo parere
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Gentile utente,leggendo la data del precedente consulto,ritengo che bisogna essere soddisfatti della risposta alla chemio.La riduzione delle lesioni epatiche e l'assenza di recidiva colica rappresentano un buon risultato soprattutto se si sono accompagnate ad una discreta qualita di vita.
L'incremento del valore del marcatore mette in allarme ma da solo non basta a far pensare che tutto sia compromesso.I colleghi oncologi valuteranno quali indagini effettuare per avere informazioni certe sullo stato della malattia.Spero comunque che anche questa volta riescano a trovare soluzioni terapeutiche che consentano di avere notizie di suo padre ancora per molto tempo.
In bocca al lupo e saluti
L'incremento del valore del marcatore mette in allarme ma da solo non basta a far pensare che tutto sia compromesso.I colleghi oncologi valuteranno quali indagini effettuare per avere informazioni certe sullo stato della malattia.Spero comunque che anche questa volta riescano a trovare soluzioni terapeutiche che consentano di avere notizie di suo padre ancora per molto tempo.
In bocca al lupo e saluti
[#9]
Utente
Salve dottore,oggi abbiamo ritirato la tac e il referto riporta questo:Paziente in follow up oncologico ed in trattamento chemioterapico per metastasi epatiche e già sottoposto a emicolectomia sx (2013).Al controllo odierno,rispetto al precedente esame TC del 27/11/2014 portato in visione,non sono evidenti sostanziali variazioni dei reperti descritti;in particolare le piccole lesioni ipodense di significato secondario appaiono sostanzialmente invariate per dimensione,numero e aspetto TDM.Non si osservano nuove localizzazione metastatiche di malattia in sede sovra e sottodiaframmatica.Invariata la raccolta fluida saccata con bolle aeree nel suo contesto alla coda del pancreas.La anastmosi colorettale appare pervia e regolare per aspetto TDM in assenza di segni di recidiva di malattia.Non versamento libero nell'addome.Invariati i restanti referti.Posso avere un suo parere?La ringrazio
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Utente
Dottore posso farle un'altra domanda ?nella frase "L'anastmosi colorettale appare pervia e regolare per aspetto TDM in assenza di segni di recidiva di malattia"nella mia ignoranza la interpreto come se in quel punto la malattia non si sia ripresentata,allora mi chiedo,queste metastasi da dove vengono?Mi scuso se non sono stata chiara
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Gentile utente,l'assenza di recidiva nel colon significa che la patologia in questa sede e'assente.Purtroppo le cellule neoplastiche diffondono anche per via ematica oltre che linfatica e pertanto si ritrovano in organi distanti(esempio il fegato)da quello in cui ha avuto origine la neoplasia.Questo spiega perché anche quando si ritiene che sia stato eseguito un intervento di asportazione radicale del tumore primitivo(colon),la presenza in circolo di cellule neoplastiche può dare metastasi a distanza in assenza di recidiva locale.
Spero di avere risposto al suo quesito
Spero di avere risposto al suo quesito
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Utente
Salve Dottore avrei bisogno di un suo parere,mio padre dopo 14 cicli di Fol Fox ha dovuto interrompere per l'insorgere di pesanti effetti collaterali e continua con il De Gramont,giovedì 27 agosto abbiamo la tac per vedere e capire cosa deve continuare a fare.Dalle ultime analisi abbiamo riscontrato il valore del D dimero tre volte superiore alla norma,così l'oncologa ha sospeso l'uso della cardioaspirina e prescritto punture di Clexane.Purtroppo da quando ha cominciato queste punture,siamo alla dodicesima ha la pressione alta,un affanno che prima non aveva,stanchezza e si sente,specialmente la sera molto accaldato,mi chiedo,potrebbero essere le punture a provocargli tutto questo?Grazie Dottore
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Gentile utente, mi auguro che le condizioni di suo papà non siano ulteriormente peggiorate nel tempo, se le condizioni sono rimaste immutate e si parla sempre di 3 lesioni epatiche di circa 2 cm, le consiglio di far visionare la tac, presso un Centro di chirurgia epatica per valutare se ci siano dei margini di trattamento chirurgico, più per le condizioni generali di suo padre che non per il numero e le dimensioni delle metastasi che entrano nei criteri di resecabilità, con una prognosi migliore, se asportate con criteri di radicabilità R0, cioè senza residuo tumorale.
Mi tenga pure aggiornato se desidera.
Saluti
Mi tenga pure aggiornato se desidera.
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
[#16]
Utente
buongiorno dottore e grazie per la sua risposta,da una tac fatta ad agosto purtroppo le tre lesioni sono rimaste invariate ma ce n è un'altra piccolissima di pochi millimetri,inoltre la tac aveva riscontrato qualcosa al polmone che secondo l oncologa non era riconducibile ad una metastasi e fatta poi vedere ad uno pneumologo ha confermato la stessa cosa consigliando comunque una tac dopo tre mesi.Oggi abbiamo la tac di controllo al torace,speriamo bene,..
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No si tratta di un intervento chirurgico mirante alla eliminazione delle metastasi ed in termini di prognosi superiore alla terno ablazione, certo se eseguito in centri con alti volumi per questo tipo di procedure.
Saluti
Saluti
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Gentile utente ,in accordo con il collega Sforza condivido la radicalita' della chirurgia rispetto alla termoablazione con radiofrequenza ma quest'ultima è' meno rischiosa e meno invasiva.Il numero delle metastasi e la loro dimensione rientrano nei parametri di indicazione alla termoablazione.Importante e' anche la sede nel senso che la localizzazione di tre lesioni in un solo lobo farebbe propendere per la chirurgia resettiva(sempre che le condizioni cliniche lo consentano e non vi sia sospetto di malattia in sede extra epatica.),in lobi diversi meglio la termoablazione.
Come vede l'orientamento terapeutico e' così vasto ed articolato che richiede ,come giustamente consigliato,la gestione in reparti ad alto volume di chirurgia epatica.
Saluti
Come vede l'orientamento terapeutico e' così vasto ed articolato che richiede ,come giustamente consigliato,la gestione in reparti ad alto volume di chirurgia epatica.
Saluti
[#21]
Gentile utente, per trarre delle conclusioni più chiare e che non la inducano in confusione. L'indicazione al trattamento migliore, deve essere espressa da un chirurgo epatico esperto e non da un chirurgo generale, in quanto la radiofrequenza spesso viene indicata come strada terapeutica, perché nella realtà nella quale si lavora non si sa o non si può' espletare una chirurgia del fegato avanzata. In termini terapeutico- prognostici se la situazione di suo padre è quella che ci ha descritto e non c'è stato quindi un peggioramento della stessa , come già le ho rappresentato, esistono le condizioni per poter eliminare completamente le localizzazioni epatiche, cosa che purtroppo con la radiofrequenza non si ottiene.
Ci tenga aggiornati.
Saluti
Ci tenga aggiornati.
Saluti
[#24]
Utente
Buongiorno dottore,abbiamo avuto l'esito della tac :esame eseguito per controllo di micronoduli polmonari in pz in follow up per CRC ,si segnala millimetrica formazione nodulare al segmento postero basale del lobo inferiore di dx,non caratterizzabile per le esigue dimensionie pertanto meritevole di follow-up.Immodificato per dimensioni e aspetto il micronodulo segnalato al segmento latero basale dello stesso lobo.Non è più evidente il diffuso aspetto a vetro smerigliato descritto in precedenza.in entrambi gli ambiti polmonari.Assenza di versamento pleurico.
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Utente
Gentile dottore la aggiorno sulla situazione.In seguito alle formazioni nodulari parenchimali polmonari dx evidenziati dalla tac,fatta la visita dallo pneumologo,ci consiglia una pet.Questo è il risultato:Referto pet/tac total body
l'indagine pet ha dimostrato di un'unica lesione nodulare ipermetabolica a livello del parenchima epatico al passaggio fra VII-VIII segmento (suvmax6.1;parenchima epatico suvmax2.5)riferibile a lesione metastatica a distanza.In risposta al quesito clinico,a livello polmonare non si repertano aree francamente ipermetaboliche.Si osserva al livello addominale in corrispondenza della fossa iliaca dx,area di dismogeneo uptake glucidico di pertinenza colica,verosimilmente cieco in prossimità della valvola ileo-cecale,In prima ipotesi di significato aspecifico,si rimanda al curante per una eventuale rivalutazione endoscopica se non recentemente eseguita
l'indagine pet ha dimostrato di un'unica lesione nodulare ipermetabolica a livello del parenchima epatico al passaggio fra VII-VIII segmento (suvmax6.1;parenchima epatico suvmax2.5)riferibile a lesione metastatica a distanza.In risposta al quesito clinico,a livello polmonare non si repertano aree francamente ipermetaboliche.Si osserva al livello addominale in corrispondenza della fossa iliaca dx,area di dismogeneo uptake glucidico di pertinenza colica,verosimilmente cieco in prossimità della valvola ileo-cecale,In prima ipotesi di significato aspecifico,si rimanda al curante per una eventuale rivalutazione endoscopica se non recentemente eseguita
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Gentile utente, da quello che descrive andrebbe fatto un controllo endoscopico sulla sospetta lesione colica, per il resto mi sembra che le lesioni metastatiche abbiano risposto bene, quindi faccia rivalutare la situazione all'oncologo per le ulteriori decisioni del caso.
Saluti
Saluti
[#32]
Gentile utente,desidero scusarmi prima di tutto per la mia assenza dal sito dovuta a motivi familiari.Entrando nel merito della valutazione della condizione clinica di suo padre,concordo in pieno con gli orientamenti e conclusioni del Collega Sforza.
Saluti
Saluti
[#37]
La ipercaptazione messa in evidenza dalla Pet a livello addominale,richiede la valutazione endoscopica per stabilire se a sede intraluminale(all'interno del colon) o all'esterno del viscere(linfonodi o tessuto aiposo pericolico).
Saluti
Saluti
[#39]
La risposta tecnica è del medico nucleare, ma ritengo perché sul fegato come sul polmone o sulle ossa esistono molte e altre patologie che possono dare un up take glucidico di lieve entità e quindi non significative.
[#41]
Utente
buongiorno dottori,abbiamo portato in visione la pet e l'ultima colonoscopia di mio padre fatta nemmeno un anno fa,secondo l'oncologa si potrebbe pensare ad un eventuale intervento chirurgico per cercare di rimuovere la metastasi al fegato(dopo ovviamente una tac e un risonanza) in quanto secondo lei al livello della fossa iliaca dagli esami portati potrebbe essere una infiammazione.Ho un dubbio che riporterò anche alla dottoressa,leggevo della radioterapia stereotassica che ha avuto ottimi risultati sul fegato e polmoni,non potrebbe essere meno invasiva e meno pericolosa di un intervento?grazie
[#42]
Gentile utente,
certamente la radioterapia stereotassica ,rappresenta un ulteriore opzione terapeutica per il trattamento non chirurgico delle metastasi epatiche .L'accurata selezione dei pazienti e l'effettuazione in centri di alta specializzazione garantiscono gli ottimi risultati della metodica.
Saluti
certamente la radioterapia stereotassica ,rappresenta un ulteriore opzione terapeutica per il trattamento non chirurgico delle metastasi epatiche .L'accurata selezione dei pazienti e l'effettuazione in centri di alta specializzazione garantiscono gli ottimi risultati della metodica.
Saluti
[#43]
Gentile utente, ritorno nuovamente sull'argomento che mi ha stimolato ad intervenire sperando di aiutarla, insieme ai preziosi consigli del dott. Pennetti, a pianificare il miglior trattamento terapeutico per il suo papà. A questo riguardo le ribadisco che secondo studi dimostrati di evidenza scientifica medica, non esistono trattamenti, anche se meno invasivi, sovrapponibili o migliori del trattamento chirurgico di metastasectomia allo stadio in cui è la malattia epatica in questione, a maggior ragione che la problematica sospetta si è dimostrata essere infiammatoria.
Saluti
Saluti
[#45]
Tutte le principali città regionali hanno dei Centri: Roma, Milano,Torino, Padova, Bologna, Pisa, Modena, Napoli, Palermo, Bari ed altri. Purtroppo non possiamo segnalarne nello specifico. Provi su internet soprattutto centri universitari.
Saluti
Saluti
[#46]
Utente
buonasera dottori,dopo tanto tempo riscrivo per avere un consulto e un parere da voi,mio padre è stato poi operato a marzo 2016 e sottoposto a termoablazione piu'resezione epatica.Abbiamo effettuato controlli ogni quattro mesi tutti fortunatamente negativi.Purtroppo al controllo fatto una settimana fa,la pet ha evidenziato nel parenchima polmonare sx due formazioni nodulari solide con lieve deposizione di FDG suv max 2.2 e suv max 2.3,mentre in quello sx sempre formazioni nodulari solide metabolicamente silenti,sono sicuramente metastasi secondo voi?grazie
[#48]
Utente
salve dottore,ho dimenticato di scriverle innanzitutto che mio padre ha sviluppato,sicuramente per colpa della chemio fatta,la LMC ,inoltre nel referto, il medico nucleare scrive che per ler lei sono sicuramente secondarismi.Ora,la nostra oncologa vuole cominciare subito con la chemio ma io non sono assolutamente daccordo.Voglio sentire altri pareri in quanto leggevo di radioterapie innovative quali la stereotassica o la tomoterapia,può aiutarmi spiegandomene le differenze?grazie
[#49]
Si tratta di terapie radioterapiche e non farmacologiche, ma il tipo di terapia lo lasci stabilire all'oncologo, perché l'efficacia è diversa a seconda della natura del tumore e della sua localizzazione.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 49 risposte e 13.4k visite dal 04/07/2014.
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