Trattamento di chemio si o no
Salve, avrei un bisogno urgente di avere un vostro parere.
mio padre di 73 anni è stato operato l 11marzo u.s.all intestino sigma per l asportazione di una massa un adenocarcinoma infiltrante.l operazione è andata bene, tutto inlaparoscopia non c'erano metastasi e i 20 linfonodi che sono stati tolti tutti puliti.l esame istologico diceva:adenocarcinoma primitivo G2 infiltrante la parete del viscere fino al tessuto adiposo pre viscerale.immagini suggestive di infiltrazioni neoplastiche linfonvascolari.
Stadio patologico pT3 pN0 pMx.
Visto che fortunatamente è stato asportato via chirurgicamente Dovrà fare la chemio?
Grazie in anticipo cordialmente
mio padre di 73 anni è stato operato l 11marzo u.s.all intestino sigma per l asportazione di una massa un adenocarcinoma infiltrante.l operazione è andata bene, tutto inlaparoscopia non c'erano metastasi e i 20 linfonodi che sono stati tolti tutti puliti.l esame istologico diceva:adenocarcinoma primitivo G2 infiltrante la parete del viscere fino al tessuto adiposo pre viscerale.immagini suggestive di infiltrazioni neoplastiche linfonvascolari.
Stadio patologico pT3 pN0 pMx.
Visto che fortunatamente è stato asportato via chirurgicamente Dovrà fare la chemio?
Grazie in anticipo cordialmente
[#1]
Gentile Signora
a distanza di due mesi dall'intervento chirurgico suo padre sarà stato sicuramente consigliato su cosa fare.
Qualunque cosa stia facendo (radioterapia, chemioterapia o solo controlli medici) consideri che i tumori del colon e dell'intestino sono strettamente correlati con l'alimentazione. Abitudini particolari facilitano l'insorgenza del tumore che si manifesta dopo lunghi periodi asintomatici.
Il cancro all'intestino è la terza causa di morte sia negli uomini che nelle donne. Fortunatamente sembra che la modifica radicale della alimentazione rappresenti una innovativa opzione terapeutica in appoggio alle terapie convenzionali. Le consiglio di informarsi su questo argomento.
cordiali saluti
a distanza di due mesi dall'intervento chirurgico suo padre sarà stato sicuramente consigliato su cosa fare.
Qualunque cosa stia facendo (radioterapia, chemioterapia o solo controlli medici) consideri che i tumori del colon e dell'intestino sono strettamente correlati con l'alimentazione. Abitudini particolari facilitano l'insorgenza del tumore che si manifesta dopo lunghi periodi asintomatici.
Il cancro all'intestino è la terza causa di morte sia negli uomini che nelle donne. Fortunatamente sembra che la modifica radicale della alimentazione rappresenti una innovativa opzione terapeutica in appoggio alle terapie convenzionali. Le consiglio di informarsi su questo argomento.
cordiali saluti
Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale
[#2]
Utente
Grazie dottore .in effetti papà ha gia iniziato trattamento di chemio dopo aver sentito 3pareri di specialisti. Anche se ci hanno detto che i benefici saranno mimimi xke il trattamento è solo preventivo..ora le chiedo se io e mia sorella dobbiamo effettuare uno screening di prevenzione o come mi hanno detto visto che papà ha avuto questo problema a 73 anni e nn ha avuto altri tumori nell apparato digerente, non è da premder in considerazione la teoria della familiarità.
In anticipola ringrazio cordialmente. ..
In anticipola ringrazio cordialmente. ..
[#3]
Gentile signora
La familiarità non centra se non in minima parte ed è molto difficile da dimostrare. Quello che sicuramente accomuna Lei, suo padre, suo fratello e tutta la sua famiglia è lo stile di vita alimentare. Analizzi l'apporto calorico da proteine animali e lo quantifichi in percentuale rispetto agli zuccheri e a grassi. Con questi valori potrà dare da sola la risposta alla sua domanda.
In riferimento a suo padre probabilmente non ha capito quello che le hanno detto i Dottori: " il trattamento è solo preventivo". In un cancro dell'intestino che ha superato la parete intestinale, non esiste la parola prevenzione. Le cellule cancerose sono in circolo e questo è il motivo per cui hanno prescritto la chemioterapia.
La riporto alla realtà. Si informi e studi i rapporti tra alimentazione e malattie degenerative dopodiché tragga le sue decisioni.
cordiali saluti
La familiarità non centra se non in minima parte ed è molto difficile da dimostrare. Quello che sicuramente accomuna Lei, suo padre, suo fratello e tutta la sua famiglia è lo stile di vita alimentare. Analizzi l'apporto calorico da proteine animali e lo quantifichi in percentuale rispetto agli zuccheri e a grassi. Con questi valori potrà dare da sola la risposta alla sua domanda.
In riferimento a suo padre probabilmente non ha capito quello che le hanno detto i Dottori: " il trattamento è solo preventivo". In un cancro dell'intestino che ha superato la parete intestinale, non esiste la parola prevenzione. Le cellule cancerose sono in circolo e questo è il motivo per cui hanno prescritto la chemioterapia.
La riporto alla realtà. Si informi e studi i rapporti tra alimentazione e malattie degenerative dopodiché tragga le sue decisioni.
cordiali saluti
[#4]
Utente
Dottore la ringrazio x la sua risposta, per quanto riguarda la chemio , mi avranno parlato di benefici minimi xke al momento nn ci sono masse da ridurre e da trattare ma cellule cattive che si sono infiltrate nell organismo.per quanto riguarda la mia educazione alimentare è sempre stata diversa da quella di miopadre, il quale ha sempre mangiato a pranzo fuori casa
, insaccati salumi e formaggi,sempre fritture verdure si ma soffritte poche minestre fibre o verdure. Forse questo ha influito molto sulla sua malattia.la ringrazio e la saluto cordialmente
, insaccati salumi e formaggi,sempre fritture verdure si ma soffritte poche minestre fibre o verdure. Forse questo ha influito molto sulla sua malattia.la ringrazio e la saluto cordialmente
[#5]
Gentile Signora
La alimentazione di suo padre ha di certo influenzato la insorgenza del tumore intestinale. La capacità dell'organismo è tale che se l'alimentazione viene corretta in modo drastico e si riduce l'apporto delle proteine animali allo 0%, il tumore ha la possibilità di regredire e di scomparire.
Le consiglio che far continuare a suo padre la terapia antiblastica che ha iniziato e tutto il programma che i medici gli prescriveranno in seguito. In contemporanea Lui dovrà fare una scelta di vita e passare ad una dieta vegetale e integrale. In questo modo quello che Le hanno detto i Dottori, e che io le ho confermato, potrà essere superato e suo padre potrà guardare la vita con speranza.
cordiali saluti
La alimentazione di suo padre ha di certo influenzato la insorgenza del tumore intestinale. La capacità dell'organismo è tale che se l'alimentazione viene corretta in modo drastico e si riduce l'apporto delle proteine animali allo 0%, il tumore ha la possibilità di regredire e di scomparire.
Le consiglio che far continuare a suo padre la terapia antiblastica che ha iniziato e tutto il programma che i medici gli prescriveranno in seguito. In contemporanea Lui dovrà fare una scelta di vita e passare ad una dieta vegetale e integrale. In questo modo quello che Le hanno detto i Dottori, e che io le ho confermato, potrà essere superato e suo padre potrà guardare la vita con speranza.
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.1k visite dal 28/04/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.